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Come creare un business plan: esempio pratico (2024)

Pubblicato: 21/09/2023, 11:18 am

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Perché creare un business plan?

Business plan: esempio in 6 punti, 1. mission o vision, 2. offerta e proposta di valore, 3. pubblico di riferimento e potenziali clienti, 4. flussi di ricavi, canali di vendita e di marketing, 5. organizzazione, fornitori e gestione delle attività, per concludere.

Un business plan è un documento utilizzato per definire obiettivi e strategie che consentano a un’attività di raggiungere il successo. Nell’articolo che segue forniremo un semplice esempio di business plan, che copre le indicazioni essenziali per l’avvio di una piccola impresa o di un’attività in proprio: se hai intenzione di dare vita a un progetto imprenditoriale, questo esempio può rappresentare un punto di partenza per sviluppare una pianificazione più completa.

La creazione del business plan è un processo essenziale per comprendere meglio costi, incarichi, opportunità di guadagno e quali modelli di business siano più remunerativi. Non sono solo gli imprenditori alle prime armi a dover sviluppare un business plan: si tratta di un’operazione preziosa per chiunque gestisca un’attività. Un business plan può essere strutturato secondo diversi gradi di complessità, dai più basilari ai piani più dettagliati, comprensivi di ricerche di mercato, costi e previsioni sui ricavi. Che tu sia un imprenditore in proprio o abbia lanciato una startup in cerca di finanziamenti, creare un business plan ben strutturato è un passo fondamentale per avviare un’impresa .

Un business plan completo dovrebbe comprendere sei elementi chiave, illustrati in questo esempio. Il livello di approfondimento richiesto dipende principalmente dalla scelta di avviare una piccola impresa o di ricorrere a un finanziamento da parte di un investitore. Le imprese finanziate da investitori, infatti, richiedono ricerche di mercato più approfondite e dettagli operativi e finanziari a sostegno del progetto.

Inizia il tuo business plan con un resoconto conciso che racchiuda la tua idea. Questa sezione deve rispondere in modo sintetico a cinque domande fondamentali. Le risposte saranno approfondite nelle sezioni successive del nostro esempio di business plan.

  • Di cosa si occupa la tua azienda? Vendi prodotti, servizi, informazioni o un insieme di queste cose?
  • Dove si svolge l’attività? La tua attività si svolge online, in negozio, tramite dispositivi mobili o in un luogo o ambiente specifico?
  • A chi si rivolge la tua attività? Qual è il mercato di riferimento della tua azienda e che caratteristiche ha il tuo cliente ideale?
  • Perché i potenziali clienti dovrebbero considerarla? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a notare la tua attività?
  • In che modo i tuoi prodotti e/o servizi si distinguono da quelli della concorrenza? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a scegliere la tua attività rispetto a quella di un concorrente?

Se hai difficoltà a fornire risposte a queste domande nella sintesi del tuo business plan, non preoccuparti. Man mano che lavorerai al piano, è molto probabile che scoprirai possibili risposte a queste domande, identificando nuove opportunità per la tua idea di business.

In questa sezione del business plan, dovrai illustrare la tua offerta commerciale. È inoltre il momento di definire la tua proposta di valore, spiegando perché la tua attività potrebbe risultare preziosa per dei potenziali clienti.

Lavorando a questa parte, potresti scoprire nuove opportunità di mercato che inizialmente non avevi considerato. Per esempio, una startup specializzata in prodotti senza glutine e chetogenici potrebbe ampliare la propria proposta di valore preparando dolci personalizzati per occasioni speciali adatti a diverse preferenze alimentari.

In questa sezione identificherai il tuo pubblico di riferimento, parlando dei problemi e delle esigenze specifiche a cui il tuo prodotto o servizio può fornire risposte. Questa fase è fondamentale per sviluppare una strategia di marketing e un’offerta di prodotti.

Per farlo in modo efficace, individua un problema che il tuo target si trova ad affrontare. Per esempio, la startup specializzata in cibi senza glutine e chetogenici può rivolgersi a persone attente alla salute e alla ricerca di questi prodotti. Tuttavia, è essenziale accertarsi di rivolgersi a una base di clienti sufficientemente ampia da poter sostenere l’attività, il che potrebbe significare che dovrai offrire una varietà di prodotti da forno tradizionali insieme quelli più particolari.

La nostra economia è trainata dalle tecnologie informatiche e grazie a internet oggi le startup possono contare su molte opportunità di guadagno e raggiungere un pubblico di riferimento sempre più variegato. In questo contesto, i flussi di ricavi e i canali di vendita divengono anche strumenti di marketing: la presente sezione è dedicata a tutti questi aspetti.

Flussi di ricavi

I flussi di ricavi corrispondono ai molti modi in cui è possibile generare guadagni con la propria attività. Nel tuo business plan, elenca le fonti di entrate al momento del lancio e indica eventuali idee che consentano di ampliare l’attività in futuro.

Ad esempio, il business plan della startup specializzata in prodotti gluten free potrebbe contemplare i seguenti flussi di ricavi:

  • Vendita di prodotti: online, in negozi pop-up, all’ingrosso e (in futuro) in negozio
  • Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: monetizzazione dei post contenenti link di affiliazione pubblicati all’interno di un blog e/o sui profili social
  • Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito web
  • Vendite di ebook: (in futuro) pubblicazione di ebook di ricette di dessert senza glutine e compatibili con la dieta chetogenica
  • Ricavi ottenuti grazie ai video: (in futuro) monetizzazione di un canale YouTube con video informativi sulla realizzazione di dessert senza glutine e chetogenici
  • Webinar e corsi online: (in futuro) monetizzazione di webinar orientati al coaching e corsi online dedicati a consigli e tecniche di cottura
  • Contenuti riservati ai soci: (in futuro) monetizzazione di una sezione del sito web riservata ai soci e dedicata a contenuti speciali a integrazione dei webinar e dei corsi online
  • Franchising: (in futuro) vendere l’idea di aprire forni specializzati nella realizzazione di questi prodotti di nicchia a imprenditori di franchising.

Canali di vendita

I canali di vendita consentono di generare flussi di ricavi. Questa sezione risponde anche alla domanda “dove si svolge l’attività?” contenuta nel secondo punto della vision del progetto.

Ad esempio, nel business plan della startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbero essere indicati i seguenti canali di vendita:

  • POS: un sistema di vendita per dispositivi mobili come Shopify o Square POS per la gestione delle vendite in mobilità in contesti quali mercati, eventi e fiere
  • Piattaforma ecommerce: un negozio online come Shopify , Square o WooCommerce per le vendite al dettaglio online e gli ordini di vendita all’ingrosso
  • Canali social: post e pin con pulsanti per l’acquisto su Facebook , Instagram o Pinterest, che consentano di vendere online attraverso i propri profili
  • Negozio: una sede fisica, quando l’attività sarà cresciuta al punto di consentirti di gestire un negozio.

Di seguito elenchiamo ulteriori canali che possono fungere da fonti di reddito:

  • Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: sezione blog sul sito di ecommerce e partner affiliati
  • Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito di ecommerce
  • Vendite di ebook: vendite di ebook su Amazon tramite Kindle Direct Publishing
  • Ricavi ottenuti grazie ai video: canale YouTube con monetizzazione degli annunci pubblicitari
  • Webinar e corsi online: piattaforme dedicate a corsi online e webinar che consentano di gestire la creazione di account per gli iscritti e il caricamento e la riproduzione di contenuti registrati
  • Contenuti riservati ai soci: contenuti protetti da password tramite applicazioni per la creazione di community di utenti iscritti come MemberPress.

Canali di marketing

Spesso i canali di marketing e di vendita utilizzati dalle imprese presentano forti sovrapposizioni. I video e le piattaforme online come i social media, i siti web o i blog fungono sia da strumenti di marketing che da fonti di ricavi, risultando particolarmente utili per le startup e le imprese di piccole dimensioni.

Ad ogni modo, i canali pubblicitari tradizionali come la radio, la TV, le comunicazioni dirette per posta e la carta stampata hanno mantenuto il proprio valore per molte attività e, pertanto, devono essere presi in considerazione al momento della creazione di un piano di marketing e di un budget all’interno di un business plan.

In questa sezione del nostro esempio di business plan spieghiamo come indicare la struttura, le modalità di gestione dell’azienda ed eventuali certificazioni o permessi necessari per l’avvio dell’impresa.

La startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbe elencare alcuni punti simili ai seguenti:

  • Struttura aziendale: definizione dell’organizzazione dell’attività
  • Permessi e certificazioni: licenza per il trattamento degli alimenti e per la produzione alimentare artigianale. In alternativa, affitto di una cucina commerciale in possesso dei requisiti necessari
  • Ruoli e responsabilità: imprenditore in proprio, tutti i ruoli e le responsabilità sono in capo al titolare
  • Attività quotidiane: procurarsi gli ingredienti e cucinare tre giorni a settimana per rispondere agli ordini. Riservare del tempo agli eventi di settore, ai mercati e agli ordini dei partner all’ingrosso, se necessario. Spedire a giorni alterni gli ordini effettuati online. Aggiornare il sito web e creare post social, sul blog e contenenti link di affiliazione nei giorni in cui non vengono effettuate le spedizioni.

L’ultimo passaggio nella stesura del business plan consiste nell’elencare i costi previsti per l’avvio e la gestione dell’attività, oltre che i ricavi attesi. Grazie a strumenti gratuiti come Square e alle opportunità di marketing offerte dai social media, è possibile lanciare una startup a costi molto contenuti.

In molti casi, il costo della merce, della spedizione e dell’imballaggio, delle autorizzazioni e licenze, e della stampa dei biglietti da visita sono le uniche spese da sostenere.

Sviluppare al meglio il business plan della propria attività è un passaggio fondamentale per chi si appresta a lanciare un’impresa, ma è altrettanto importante che la fase di pianificazione non si trasformi in un ostacolo per l’avvio dell’attività.

Tieni presente, inoltre, che un business plan non è mai un documento destinato ad assumere valore definitivo. I mercati, il pubblico e le tecnologie sono in costante evoluzione, così come gli obiettivi aziendali e le strategie sviluppate per raggiungerli. Considera il tuo business plan, quindi, come un documento dinamico, soggetto a revisioni periodiche, da ampliare e modificare in risposta alle opportunità di mercato e alla crescita della tua attività.

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Krista Fabregas è una professionista esperta nell'ambito dell'ecommerce e della redazione di contenuti online. Vanta oltre vent'anni di esperienza pratica, che mette al servizio di chi desidera lanciare e far crescere società di successo nel settore tecnologico. Tra le sue competenze rientrano l'avvio e lo sviluppo di attività di ecommerce, operazioni e logistica per le PMI, piattaforme per la creazione di siti web, sistemi di pagamento, marketing multicanale e redditi da attività collaterali e programmi di affiliazione. Krista ha conseguito la laurea in Lettere presso la University of Texas di Austin e ha ricoperto posizioni apicali presso la NASA, un'azienda Fortune 100 e diverse startup digitali.

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Guida al Business Plan: scrivere la descrizione dell’impresa (Parte 3)

Dopo aver introdotto che cosa sia un Business Plan e dopo aver compreso come partire con il piede giusto con la predisposizione dell’Executive Summary, non ci rimane che compiere un’ulteriore passo in avanti e comprendere come poter scrivere una buona descrizione della propria impresa.

Foto di Roberto Rais

Nelle ultime settimane abbiamo avuto modo di introdurre un tema piuttosto importante e ricorrente nelle iniziative imprenditoriali di tutti i nostri lettori: la redazione del Business Plan , un documento essenziale per poter presentare impresa, prodotti, servizi, mission, filosofia, obiettivi, sostenibilità finanziaria e tutte le altre specifiche caratteristiche che gli stakeholders si aspettano di leggere.

E così, dopo aver introdotto che cosa sia un Business Plan , e dopo aver compreso come partire con il piede giusto con la predisposizione dell’ Executive Summary , non ci rimane che compiere un’ulteriore passo in avanti e comprendere come poter scrivere una buona descrizione della propria impresa.

Che cosa è la descrizione dell’impresa

Terminato l’Executive Summary che abbiamo avuto modo di esaminare nella parte precedente del nostro approfondimento sul Business Plan, arriviamo a occuparci della descrizione dell’impresa che, come intuibile, è l’area del Business Plan dedicato a una panoramica più approfondita della tua società, con lo scopo di illustrare in modo puntuale la natura dell’impresa e descriverne le caratteristiche fondamentali.

All’interno di questa sezione dovrà pertanto trovare riferimento la mission (attenzione: non è certamente quella di fare denaro!), gli obiettivi a lungo termine, quelli di breve e medio (che ovviamente dovranno essere integrati con i target più estesi), i punti di forza e di debolezza , i fattori di successo, e così via.

Una parte introduttiva, ancorché piuttosto sintetica schematica, potrà poi essere impiegata in relazione alle informazioni generali come, ad esempio, il tipo di società, la data di costituzione, i cambiamenti passati della forma giuridica, quelli previsti, gli investitori, gli amministratori, l’organigramma, le figure di spicco, e altro ancora, pur di rilievo.

Senza scendere in eccessivi livelli di profondità analitica, ricorda poi che un buon Business Plan dovrà includere il nome dell’impresa, la forma giuridica, che cosa fa, quale è il suo mercato di riferimento, dove si colloca all’interno dello stesso mercato, qual è l’offerta di beni e di servizi che vuole realizzare o sta già realizzando, quale è il suo orizzonte territoriale, quale livello di sviluppo ha già raggiunto. Il tutto dovrà poi essere integrato con gli obiettivi che la società intende raggiungere, che naturalmente dovranno essere realistici, realizzabili e monitorabili, e dovranno presumibilmente essere in grado di attirare l’interesse e l’attenzione di potenziali finanziatori e investitori di capitale.

5 elementi che devono guidare la descrizione della società

A questo punto, per poterti guidare con maggiore chiarezza verso la soddisfazione dei requisiti che una corretta e congrua area descrittiva dovrebbe includere, vogliamo riassumere di seguito i 5 elementi che non dovrebbero mai mancare in questa area del Business Plan .

Vediamoli insieme, punto per punto.

Mercato e settore

È fondamentale fornire ai lettori del Business Plan un’idea chiara del mercato e del settore in cui opera la tua iniziativa di impresa. Dunque, una volta che avrete descritto con brevità le caratteristiche della tua società, concentrateti nel posizionarla con precisione nella sua combinazione di mercato / settore.

In questo modo aiuterai il lettore del Business Plan a comprendere in quale scenario competitivo opera l’impresa, elemento che potrebbe condizionare molte delle scelte che seguiranno.

Un altro elemento che non può assolutamente mancare nel tuo Business Plan è rappresentato dall’indicazione degli obiettivi, che dovranno essere riportati in maniera chiara ed esplicita, includendo target finanziari, economici, commerciali, indicatori di riferimento, tra gli altri.

Cerca naturalmente di avere cura di indicare gli obiettivi più rilevanti (non è necessario scendere troppo in profondità in questa fase) e focalizzarti sugli indicatori più rilevanti per il mercato / settore in cui opera la società.

Un aspetto davvero importante del tuo sforzo di sintesi e di realizzazione di un’opportuna sezione descrittiva dell’impresa non potrà che essere rappresentato dall’elencazione dei risultati già conseguiti in passato, soprattutto se sono positivi e degni di particolare nota.

Abbi pertanto cura di indicare i tuoi elementi di successo: così facendo, rafforzerai l’impressione di ottime competenze specifiche, e darai al lettore la valutazione di affidabilità sulle tue capacità.

Punti di forza

I punti di forza sono le determinanti che ritieni possano costituire un elemento critico di successo, la spinta propulsiva che ti permetterà di raggiungere gli obiettivi aziendali. Già nella sezione dedicata alla descrizione dell’impresa dovrai avere cura di indicarli almeno in linea sintetica.

Potrebbero ad esempio essere le caratteristiche del management o della organizzazione aziendale, o ancora alcune caratteristiche dei prodotti e dei servizi, particolari modalità propositive.

Punti di debolezza

Così come dovresti porre la giusta enfasi nell’elencare i punti di forza, dovresti essere sufficientemente capaci nel gestire i punti di debolezza, ovvero gli elementi di difficoltà che potrebbero minacciare il successo dell’impresa e il conseguimento dei target. Soffermati su quelli principali, indicando come ritieni che possano essere contenuti o eliminati.

In questo modo, farai comprendere al lettore del business plan che hai esaminato ogni aspetto cruciale che potrebbe impattare negativamente sulla sostenibilità dei tuoi piani e che ti sei occupato di comprendere come affrontarli preventivamente.

GUIDA AL BUSINESS PLAN

  • Come farne uno vincente per la tua startup
  • Executive Summary
  • Descrizione dell’impresa (questa pagina)
  • Prodotti e servizi
  • Analisi di settore
  • Analisi del mercato e della concorrenza
  • Strategia di marketing
  • Piano operativo
  • Piano finanziario

Business Plan parte 1

Business Plan parte 2

Leggi il quarto capitolo!

Foto di Roberto Rais

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La descrizione dell’impresa nel business plan: come si scrive?

La descrizione aziendale è una parte del business plan in cui viene descritta la visione dell’impresa. È fondamentale, dunque, nella compilazione di questo campo, riuscire a presentare in modo realistico la mission, i punti di forza e di debolezza dell’azienda, gli obiettivi strategici da raggiungere, posti a breve e a lungo termine. Vediamo, passo dopo passo, come farlo.

Come descrivere un’azienda: farsi delle domande, darsi delle risposte

Per stilare la descrizione di una azienda, così da rendere concreta la sua strategia, la visione e i propositi di crescita, sarà utile procedere per sezioni. Ognuna di esse corrisponderà a un aspetto specifico: il background, lo status corrente, le competenze, il piano futuro. Per fare ciò, sarà utile porsi delle domande. Le risposte a esse, se fornite in maniera diretta e sintetica, saranno gli elementi caratterizzanti di una descrizione ben fatta, che risulterà puntuale ed efficace.

La descrizione azienda: come raccontare l’azienda

Nella prima sezione della descrizione azienda del business plan illustreremo anzitutto, in modo sintetico, la sua storia: come, quando e dove è nata? In quale settore merceologico opera? Chi l’ha fondata? Con quali risorse e mezzi? Procederemo, poi, a esporre la mission: come l’azienda si pone sul mercato? Come intende differenziarsi dai suoi concorrenti? Con quali azioni?

Una volta esposte queste informazioni, avremo creato il punto di partenza che ci consentirà di andare oltre, procedendo nella descrizione in maniera chiara, esaustiva e consequenziale.

Punti di forza e punti di debolezza dell’azienda

A questo punto passeremo all’esposizione dei punti di forza e di debolezza dell’azienda, e di quali strategie vengono adottate per valorizzare gli uni e superare gli altri. Sarà utile, per redigere al meglio questa parte della descrizione, indicare le caratteristiche del management, la forma di organizzazione aziendale, i prodotti o i servizi su cui si è puntato per raggiungere i risultati prefissi, specificando quali siano stati i maggiori successi raggiunti dall’azienda e quali azioni hanno portato ad essi.

Gli obiettivi aziendali a medio e lungo termine

L’ultima parte della descrizione aziendale , infine, sarà dedicata agli obiettivi a medio e a lungo termine. Sarà illustrato, cioè, quanto si intende realizzare nei prossimi tre, cinque e dieci anni. È opportuno, in questa parte come in ogni parte della descrizione aziendale, indicare dati e propositi coerenti con lo stato corrente dell’azienda: esprimere la volontà di realizzare obiettivi troppo, o troppo poco, ambiziosi renderà la descrizione azienda più o meno realistica e, dunque, più o meno credibile agli occhi di potenziali finanziatori.

Al di là di ogni report statistico o tabella di fatturato, quando ci interroghiamo su come descrivere un’azienda, qualunque sia il suo settore di riferimento, dobbiamo costantemente tenere presente che le possibilità di convincere chi legge a investire in essa è la sua capacità di presentarsi, per quella che è e per quella che vuole diventare, senza mediazioni, esagerazioni o forzature.

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  • Gestione finanziaria

Business plan: a cosa serve, come farlo ed esempio pratico

Alessandra Di Mauro

Il business plan è un documento molto importante per la vita dell’impresa e per definire strategie, obiettivi e modalità per raggiungerli. Si tratta di uno strumento utile sia per prendere decisioni strategiche sia per mostrare a terzi l’operatività dell’azienda e le prospettive future. Infatti, può essere redatto per scopi interni oppure al fine di mostrarlo agli stakeholders.

In sostanza, il business plan è imprescindibile per un’azienda di medio-piccole dimensioni che è orientata alla crescita e che vuole stabilire i prossimi step da fare per riuscire a raggiungere determinati obiettivi. In particolare, il documento può essere verso un target specifico o può essere generico: nulla vieta di fare un BP generale e poi andare a integrare le informazioni utili nel momento in cui lo si deve presentare a una determinata platea: investitori, istituzioni, banche, fornitori, clienti o qualsiasi altro soggetto.

Come (e quando) si prepara e in che cosa consiste un business plan?

Un business plan è un documento che riassume un progetto imprenditoriale già esistente o in via di sviluppo definendo obiettivi, strategie, piano operativo, piano marketing e proiezioni future . Se per ogni cittadino c’è una carta d’identità, per ogni azienda dovrebbe esistere un Business Plan, anche se mantenendo il paragone dobbiamo specificare che un BP è un documento molto più complesso e completo, un vero e proprio piano d’azione.

Infatti, contiene una serie di informazioni rilevanti riguardo la storia dell’azienda, l’idea imprenditoriale ma anche il futuro, le prospettive di crescita e i dati economico-finanziari previsti. Insomma, non è solo un documento descrittivo, ma è piuttosto uno strumento strategico per il presente e il futuro dell’impresa a livello interno e a livello esterno.

Viene redatto in diverse parti, in genere quattro, ma molto dipende anche dalla natura dell’attività e dal suo stato di realizzazione: un BP di un’azienda neonata è inevitabilmente molto diverso dal BP di un’azienda esistente da anni.

Per quanto riguarda invece la frequenza con cui strutturare questo documento, possiamo dire che è piuttosto variabile: la sua copertura va dai 3 ai 5 anni , ma molto dipende dalle finalità con cui viene realizzato e dalle prospettive future. Non è infatti possibile utilizzare un Business Plan di tre anni fa (anche se esso considerava i cinque anni successivi) per presentare l’azienda ad un investitore se nel frattempo sono cambiati elementi significativi dal punto di vista gestionale e operativo.

Viceversa, per le piccole realtà può non essere necessaria la redazione del Business Plan o una sua troppo frequente revisione , molto dipende anche dalla tipologia di attività effettuata. Spesso si associa la redazione di un Business Plan alla nascita di una startup: non appena si ha l’idea e un prototipo di prodotto o servizio, si inizia a strutturare un BP in modo da poterlo presentare a investitori più o meno istituzionali . Effettivamente si tratta di un iter sensato, ma non è l’unico caso in cui un’azienda (o anche la startup) ha bisogno di questo strumento.

Anzi, nel corso della vita dell’azienda possono essere realizzati diversi business plan di diversa durata e con diversa finalità.

Quali sono i 4 componenti di un business plan? Ecco come farlo

Un buon business plan deve essere redatto seguendo dei principi di trasparenza, accuratezza e facilità di comprensione . Non deve quindi necessariamente contenere elementi troppo tecnici o specifici, ma deve fornire le informazioni principali per comprendere il business e avere un’idea delle prospettive future.

Si può dividere in diversi modi, ma la classica scaletta prevede quattro componenti principali: descrizione dell’impresa, analisi di mercato, organizzazione e gestione, piano finanziario . In alcuni casi si può considerare anche l’ipotesi di inserire un’ultima sezione conclusiva, redatta considerando il pubblico target a cui il business plan si rivolge e riassumendo le informazioni principali.

La prima sezione prevede fondamentalmente un contenuto descrittivo , il più possibile scorrevole e interessante. La presentazione dell’idea di business e una descrizione dell’impresa passano anche per la visualizzazione del prodotto (con contenuti multimediali accattivanti e semplici) e del team che ha contribuito a creare e far crescere l’azienda, che sia neonata o che abbia alle spalle anni e anni di storia. Si può valutare una descrizione dell’impresa asciutta ed essenziale o un testo più articolato che possa spiegare anche l’origine del prodotto, il modo in cui è stata concepita l’idea (soprattutto se si tratta di una startup), il tempismo con cui i fondatori si sono incontrati e hanno fatto nascere il business e così via.

Nella seconda sezione, invece, si parla di mercato: a chi si rivolge il prodotto e perché dovrebbe raccogliere un certo riscontro?

L’analisi di mercato risponde a queste domande passando per i seguenti step: analisi demografica e dimensione del mercato, target e suoi bisogni , analisi della concorrenza (se esiste) e delle barriere all’ingresso (sia in termini di mercato sia in termini di regolamentazione ). L’analisi di mercato fornisce quindi informazioni di contesto molto utili per comprendere in che situazione opera (o opererà) l’azienda ed è già possibile intuirne gli elementi di forza e di debolezza in termini di posizionamento.

Come ulteriore approfondimento su punti di forza e punti di debolezza c’è anche la possibilità di integrare la SWOT Analysis , uno strumento di pianificazione strategica che suddivide in quattro aree di valutazione il contesto in cui opera l’azienda: punti di forza e punti di debolezza, come anticipato, ma anche minacce e opportunità. Ovviamente punti di forza e di debolezza si riferiscono alla situazione interna all’azienda, cioè alle caratteristiche del business, dell’impresa e alle risorse presenti (o non presenti). Invece minacce e opportunità si riferiscono al contesto esterno e possono dipendere dalla collocazione geografica dell’azienda, da elementi legati all’attualità, alla regolamentazione, alla fiscalità e così via.

Nella sezione successiva si approfondiscono le modalità operative e di gestione pensate (o già in applicazione) per raggiungere gli obiettivi . Fa parte di questa sezione anche l’analisi delle Risorse Umane necessarie e già operative in azienda: è necessario inserire nuove figure ? Quali sono le prospettive in termini di crescita o mantenimento delle figure chiave ? Sono presenti in quest’area anche informazioni riguardo la gestione del personale , la motivazione, la possibilità di crescita , i principi che ispirano il lavoro e molto altro ancora.

Conseguenza dell’organizzazione delle risorse umane è anche la definizione dell’operatività dell’azienda nei suoi aspetti più pratici. Nel caso di produzione di beni fisici può, per esempio, essere approfondita la modalità di produzione , il luogo in cui avviene e le risorse necessarie, la gestione del magazzino e l’IT, oltre naturalmente alle eventuali certificazioni.

Infine, il piano finanziario riassume le informazioni finanziarie , appunto, legate allo storico dell’impresa, se c’è, e alla sua potenziale crescita nel tempo. Se è possibile si utilizzano i dati finanziari degli ultimi tre o cinque anni e, sulla base di essi, si possono formulare delle ipotesi per gli anni futuri, in genere altrettanti tre/cinque . Rientrano in quest’area i calcoli relativi non solo ai risultati economici come il fatturato , ma anche i margini lordi delle vendite, ai flussi di cassa , la gestione di debiti e crediti , la previsione di determinati investimenti e le motivazioni di quanto accaduto negli anni precedenti. Come già anticipato in precedenza, un BP deve considerare il contesto in cui si è operato: l’anno in cui è scoppiata la pandemia da Covid-19 è ad esempio da considerarsi come anomalo e un eventuale risultato economico negativo non può essere considerato rilevante quanto quello di qualsiasi altro anno.

Soprattutto per le aziende medio-piccole può essere necessario rivolgersi a un professionista per avere un parere più completo e per poter fare previsioni verosimili. Infatti, è importante non fare previsioni eccessivamente ottimistiche (potrebbero essere un “boomerang”), ma anche evitare scenari pessimistici che potrebbero allontanare eventuali investitori. All’interno di quest’ultima sezione sono rilevanti anche i dati relativi ai flussi di cassa passati e previsti in futuro, ma su questo aspetto ci si focalizza successivamente.

Infine, come anticipato in precedenza, si può aggiungere anche un’eventuale conclusione che riassume gli aspetti più importanti e tale chiusura può essere modificata sulla base del target a cui ci si rivolge. Proprio di questo aspetto forniamo un approfondimento nel seguente paragrafo.

Come scrivere un business plan efficace: analisi del target e del mercato

Come già specificato in precedenza, il business plan è da intendere come uno strumento che si modifica nel tempo e che cambia sulla base delle esigenze dell’azienda e, naturalmente, del soggetto a cui è rivolto.

Un classico soggetto a cui si rivolge il business plan è un finanziatore , con le dovute differenze se si tratta di un ente istituzionale, di una banca o di un soggetto privato. Soprattutto nel caso delle startup , ci si rivolge a questo genere di soggetti con la consapevolezza che è necessario fornire informazioni precise dal punto di vista finanziario, con previsioni che siano contemporaneamente allettanti ma verosimili.

Rivolgersi a un professionista per la redazione del business plan può essere una mossa molto saggia, in particolare se lo si vuole presentare a enti come le banche: esse infatti richiedono requisiti piuttosto stringenti da rispettare e non elargiscono facilmente i finanziamenti necessari per avviare (o ampliare) un business.

Diverso ragionamento per eventuali investitori privati, come i cosiddetti business angel : si tratta di investitori informali che possono apportare tanto capitali quanto conoscenza , know-how e competenze specifiche. Nel rivolgersi a questi soggetti è necessario fare leva sull’aspetto imprenditoriale, esaltando l’idea e l’innovazione a cui in genere sono particolarmente sensibili. Un buon Business Plan è equilibrato su tutti gli aspetti, ma nella presentazione a un Business Angel è centrale l’idea e l’evoluzione che può avere, mentre è accettabile che non vi siano ancora tutte le competenze necessarie per realizzare il progetto (anzi, esse potrebbero essere apportate proprio dal BA).

In alcuni casi il business plan può essere uno strumento anche per diffondere un’idea e per cominciare a farla conoscere. Definirlo una forma di pubblicità è eccessivo, ma si tratta comunque di uno strumento pubblico che può aiutare a far diffondere l’idea di business e attrarre così, ancora una volta, investitori o competenze… o più semplicemente potenziali clienti (per il presente o per il futuro).

In alcuni casi il business plan è uno strumento valido anche per dialogare con le istituzioni , mostrando ad esempio l’impatto positivo che un progetto può avere sulla collettività e ottenere così un sostegno, in genere soprattutto simbolico, da parte di tali istituzioni.

Esempio pratico per creare un Business Plan: non solo per startup, scarica i PDF!

Come già anticipato il business plan è uno strumento che non serve solo alle startup , ma ci sono situazioni in cui può essere particolarmente utile, ecco riassunti i tre scenari più frequenti:

  • Startup neonata o idea in corso di validazione;
  • Cambiamento di strategia all’interno di un business esistente;
  • Evoluzione ed espansione di un’azienda già esistente.

Nel primo scenario ci riferiamo a una neonata startup o a un’idea (cioè una potenziale startup) che sta formulando ora i primi step dal punto di vista operativo. I primi anni di vita sono senza dubbio i più complessi per le idee di business innovative e, anche per questa ragione, formulare un Business Plan affidabile e verosimile può fornire un’ottima linea guida da seguire e, anche a posteriori, può permettere di capire come intervenire su aree critiche o modificare determinate strategie. Inevitabilmente, essere precisi riguardo le previsioni, soprattutto finanziarie, può essere complicato.

Il secondo scenario ipotizza un’attività che ha scelto di modificare in maniera consistente il proprio core business , motivo per cui utilizza un Business Plan per comunicare a diversi soggetti questo cambio di rotta e per pianificarne l’effettiva realizzazione. Ad esempio, la riconversione di un processo produttivo può comportare rilevanti cambiamenti dal punto di vista operativo per l’azienda stessa e per numerosi stakeholders : fornitori, clienti, creditori, istituzioni e così via. Un trend in questo senso molto attuale è legato alla crescente attenzione alla sostenibilità da parte di imprese nei più disparati settori.

Infine, il terzo scenario ipotizza una consistente crescita prevista nel prossimo futuro dell’azienda, motivo per cui si può intensificare la ricerca di investitori o adattare tutte le aree aziendali alla nuova dimensione: il business plan può aiutare a determinare i confini di questa crescita, comprendere quali strategie mettere in atto e valutare la necessità di risorse per riuscirci.

In ogni caso, molte aziende e startup rendono il proprio business plan scaricabile in PDF direttamente dal sito: che tu sia un investitore o semplicemente un curioso, prova a dare un’occhiata per farti un'idea di come i progetti vengono concretizzati in un BP.

Modello di Business Plan e previsione di flussi: Excel non basta più!

Come visto, la previsione dei parametri economico-finanziari fa parte di un buon business plan e, anzi, in molti casi è uno dei fattori critici del documento. Infatti, ipotizzare i flussi di cassa futuri è un esercizio talvolta complesso e senza dubbio centrale nelle ipotesi di crescita. La liquidità aziendale è infatti decisiva nel comprendere se e come la crescita è possibile ed è sostenibile anche nel medio periodo.

In tal senso, Agicap si posiziona come un alleato fondamentale della gestione dei flussi passati , presenti e futuri . Un software che raccoglie tutte le informazioni utili e automatizza la gestione: collega tutti i conti bancari , categorizza entrate e uscite e ti permette di consultare dati sempre aggiornati e corretti.

Excel e i suoi fogli di calcolo sono un vecchio ricordo, così come errori di battitura e infiniti inserimenti manuali . Agicap consente anche di creare e adeguare gli obiettivi e avere sempre a portata di clic tutti gli scenari possibili del prossimo futuro : flussi di cassa, investimenti, assunzioni, fatturato…

Inoltre, Agicap centralizza fatture, debiti e crediti . Un modo efficace anche per ridurre i ritardi, accelerare gli incassi e migliorare così i dati effettivi e le previsioni in termini di cashflow.

Anticipare i potenziali problemi operativi , gestionali e finanziari è una capacità inestimabile dei business sostenibili nel tempo e Agicap è lo strumento con cui perseguire questo obiettivo.

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Business plan: cos’è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

Business plan: cos’è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

Business plan copertina

Se hai in mente di aprire una startup o avviare un’attività , il Business Plan è un documento che non può mancare nella tua cassetta degli attrezzi.

In questo articolo, scopriremo cos’è un business plan, a cosa serve, quali componenti contiene e come farlo.

Indice dei contenuti

Cos’è un Business Plan?

Come fare un business plan

Il Business Plan è un documento che descrive un progetto imprenditoriale: i suoi obiettivi, la strategia di marketing e di business e il piano finanziario.

Si tratta di uno strumento essenziale per

  • avere ben chiara la strategia di business aziendale ;
  • ottenere finanziamenti per la tua startup.

Ma come si fa un Business Plan?

La prima cosa da sapere è che questo documento è composto da due parti:

  • Parte Descrittiva : qui fornisci una panoramica completa del tuo progetto, descrivendone il mercato, l’analisi dei competitor e le strategie di marketing;
  • Parte Numerica : in questa sezione, descrivi gli aspetti finanziari del tuo progetto, presentando il piano di investimento, il budget previsto e le previsioni di vendita.

Entrambe queste parti sono fondamentali per offrire una visione d’insieme agli investitori e a tutti gli stakeholder.

E questo per una serie di motivi, che affronteremo adesso.

Perché scrivere un Business Plan? 5 motivi

Esempi business plan

Perché dovresti dedicare tempo ed energie alla scrittura di un Business Plan?

Ecco 5 buoni motivi :

  • descrivere l’idea imprenditoriale : il Business Plan ti consente di presentare in modo chiaro e dettagliato la tua idea , dimostrando la sua fattibilità e il suo potenziale;
  • impostare la strategia di business : grazie al Business Plan, potrai definire le strategie, le azioni da compiere e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi;
  • valutare l’andamento del progetto : il Business Plan ti permette di monitorare la tua attività nel tempo, confrontando i risultati con le previsioni fatte nel piano iniziale;
  • presentare l’azienda a potenziali investitori : il Business Plan è uno strumento fondamentale per convincere potenziali investitori della validità del tuo progetto;
  • ottenere fondi pubblici e prestiti bancari .

Ora che conosci i vantaggi di scrivere un Business Plan, è il momento di mettersi all’opera.

Vediamo innanzitutto da quante e quali parti è formato un Business Plan.

Quali sono i 10 componenti di un Business Plan?

Post-it per decidere cosa scrivere nel Business Plan

Un Business Plan comprende 10 elementi fondamentali :

  • la Cover Page ;
  • l’ Executive Summary ;
  • La descrizione dell’ azienda ;
  • i Prodotti e la Tecnologia ;
  • l’ Analisi del cliente e del problema ;
  • il Mercato e la Concorrenza ;
  • la Go-to-Market Strategy e il Marketing Plan ;
  • la Roadmap ;
  • il Piano Economico Finanziario .

E cosa bisogna scrivere in queste sezioni?

Scopriamolo subito.

Come fare un Business Plan? [Guida step-by-step]

È finalmente ora di scrivere il tuo Business Plan.

Segui questa guida passo dopo passo per assicurarti di coprire tutti gli aspetti essenziali.

1. Crea una Cover Page

La copertina del tuo Business Plan è il biglietto da visita della tua azienda.

La prima impressione che darai ai potenziali investitori o partner commerciali.

Assicurati, quindi, di creare una copertina accattivante , con elementi che riflettono la brand identity .

Dovrai includere queste informazioni:

  • il nome dell’azienda;
  • i contatti .

2. Scrivi un Executive Summary sintetico

L’ Executive Summary è un riassunto conciso e persuasivo del tuo Business Plan.

In questa sezione, devi catturare l’attenzione del lettore e comunicare in modo chiaro ed efficace i punti chiave del tuo progetto imprenditoriale.

Ecco gli aspetti da trattare assolutamente:

  • gli obiettivi principali dell’azienda;
  • le strategie chiave ;
  • le previsioni finanziarie ;
  • i prodotti/servizi offerti;
  • i punti di forza ;
  • i fattori differenzianti ;
  • spiega perché merita attenzione e supporto .

Un consiglio?

Non annoiare i lettori!

L’Executive Summary deve essere coinvolgente e convincente , per invogliare a leggere il resto del Business Plan.

3. Scrivi la descrizione dell’azienda

In questa sezione, presenta la tua azienda nel modo più chiaro e convincente possibile.

Di cosa puoi parlare?

Ecco un elenco di argomenti da affrontare:

  • la storia dell’azienda;
  • missione e visione ;
  • valori aziendali ;
  • la struttura organizzativa ;
  • il team dietro il progetto.

Ricorda che la descrizione dell’azienda deve trasmettere fiducia , professionalità e la tua capacità di realizzare il progetto imprenditoriale.

Concentrati sul team e fai emergere le competenze e le esperienze chiave dei membri del team per mostrare la loro capacità di realizzare il piano.

4. Descrivi i prodotti/servizi

Adesso è il momento di fornire una descrizione dettagliata dei tuoi prodotti/servizi .

In particolare, concentrati su questi punti:

  • le caratteristiche distintive rispetto ai competitor;
  • i vantaggi e il valore che offrono;
  • come soddisfa i bisogni dei clienti.

La descrizione deve trasmettere chiarezza , innovazione e il valore che apporta al mercato.

Un consiglio extra?

Utilizza esempi concreti per spiegare ogni punto.

5. Prepara l’analisi del cliente e del problema

In questa sezione, descrivi i tuoi potenziali clienti e quale problema risolvi per loro.

Per assicurarti di conoscere al meglio i tuoi clienti, crea 2-3 buyer personas , ossia delle rappresentazioni fittizie dei tuoi clienti ideali.

Invece, per approfondire quale problema risolvi devi aver validato la tua idea di business .

6. Analizza il mercato e la concorrenza

A questo punto, dovrai soffermarti sui dati emersi dall’ analisi di mercato .

Studia le dimensioni del mercato (con il TAM SAM SOM ), le ultime tendenze , le opportunità , le sfide e le dinamiche di crescita .

Inoltre, dovrai anche esporre i risultati della tua analisi dei competitor .

Quindi, analizza i seguenti punti:

  • le strategie dei competitor;
  • i loro punti di forza e di debolezza (con la SWOT Analysis ).

In questo modo, potrai spiegare in modo chiaro perché i tuoi prodotti/servizi sono migliori di quelli della concorrenza.

7. Illustra la strategia di lancio dei prodotti/servizi

La Go-To-Market Strategy è il piano d’azione che ti consentirà di lanciare i tuoi prodotti/servizi sul mercato in modo efficace.

  • i canali di distribuzione scelti;
  • metriche/KPI di valutazione ;
  • il budget, le tempistiche e le risorse necessarie;
  • il piano di marketing , con tutte le attività e le strategie da implementare.

Questa sezione è fondamentale per dimostrare agli investitori la concretezza dei tuoi piani per il futuro della startup.

8. Descrivi i prossimi passi (Roadmap)

Ora devi dimostrare che hai ben chiari i prossimi step operativi .

Con una roadmap .

La roadmap è un elemento essenziale per illustrare la direzione futura della tua startup.

In generale, approfondisci questi punti:

  • definisci gli obiettivi chiave nel medio e lungo termine , come l’espansione in nuovi territori o l’introduzione di nuovi prodotti o servizi;
  • individua risorse e tempistiche necessarie per raggiungerli ;
  • suddividi gli obiettivi chiave in tappe intermedie per monitorare i progressi e mantenere il focus sul raggiungimento dei risultati;
  • stabilisci chi sarà responsabile di ciascuna tappa e stabilisci un sistema per misurare l’avanzamento.

Questa sezione dimostra la tua capacità di pianificazione e ti aiuta a tenere traccia dei progressi .

9. Parla del tuo team

Il team è un elemento cruciale per la buona riuscita di un progetto.

Quindi, presenta il tuo team in modo convincente per trasmettere fiducia agli investitori e ai potenziali collaboratori.

Ecco alcuni elementi da evidenziare:

  • l’ esperienza e le competenze chiave dei membri del team;
  • le sinergie e le complementarità tra le competenze del team;
  • l’ entusiasmo nel perseguire l’obiettivo comune;
  • il piano prospettico delle risorse umane (quali dipendenti si aggiungeranno?).

Questa sezione dimostra che hai formato un team solido e competente , pronto ad affrontare le sfide e a realizzare il progetto imprenditoriale al meglio.

10. Presenta brevemente i dati finanziari

E per finire in bellezza il tuo Business Plan prepara un Financial plan .

Si tratta della parte numerica del Business Plan, dove inserire:

  • Strategie finanziarie;
  • Previsione delle vendite;
  • Prestiti e investimenti;
  • Conto economico;
  • Rendiconto finanziario;
  • Valutazione pre-money .

Cerca di essere sincero/a e, anche se si tratta pur sempre di stime , falle verosimili .

Un Business Plan disatteso in negativo è sempre peggio di un successo imprevisto.

Ok, ora è tutto chiaro.

Ma com’è un Business Plan nella pratica?

Per scoprirlo, vediamo subito un esempio di Business Plan .

Business Plan: esempio pratico (+ tanti altri)

Adesso sai tutto su come creare un business plan e cosa non deve assolutamente mancare.

Hai ancora dubbi?

Allora, ecco un esempio di Business Plan realizzato da Invitalia .

Clicca qui per scaricare un esempio di Business Plan.

E poi, un altro piccolo trucchetto…

Se vuoi vedere i Business Plan di startup reali , puoi seguire questo metodo :

  • vai sulle principali piattaforme di crowdfunding ;
  • fai login ;
  • apri le pagine delle startup in crowdfunding;
  • da qui, puoi accedere ai loro Business Plan e prendere spunto per la struttura.

Anche noi abbiamo usato questo metodo!

Quanto costa un Business Plan?

Se non vuoi realizzarlo in autonomia, probabilmente ti starai chiedendo: “Quanto costa un business plan?” .

Il prezzo può variare in base ai consulenti a cui ti rivolgi e alle specifiche caratteristiche della tua startup .

Le esigenze di una startup appena avviata, infatti, sono diverse da quelle di una startup già presente sul mercato da qualche anno.

In generale, il costo si aggira tra i 2000 e i 4000 euro .

E a chi puoi rivolgerti per far redigere il tuo Business Plan?

Noi ti consigliamo Ventive , una società di investimenti e consulenza per Startup e PMI innovative.

Grazie al loro collaudato processo di selezione, le startup hanno maggiori possibilità di accedere ai finanziamenti e gli investitori possono puntare sulle idee più promettenti.

Se vuoi entrare in contatto con Ventive per definire il tuo Business Plan e accedere alla convenzione dedicata ai lettori di Startup Geeks, clicca sul seguente bottone.

L’articolo è terminato.

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Startup Geeks affianca la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

Lo facciamo attraverso attività di divulgazione , formazione, network e incubazione focalizzate sullo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali. Vogliamo superare le barriere territoriali erogando le nostre attività online per renderle accessibili ovunque ci si trovi.

Abbiamo creato lo Startup Builder per accompagnare chiunque abbia un’idea di business a trasformarla in una startup. Un programma di incubazione online con cui ad oggi abbiamo supportato già 848 progetti e 1750 founder che hanno raccolto 8,4 milioni di € di capitale.

Innoplace è invece la community per startupper che permette a oltre 1000 founder di fare network, ricevere mentorship, formarsi e accedere a migliaia di euro di sconti per supportarli nella crescita del proprio progetto imprenditoriale.

Con Startup Geeks affianchiamo la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

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BUSINESS PLAN ESEMPIO E GUIDA ESSENZIALE

Daniel de Mari

Daniel de Mari

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare. Fondo un'azienda, la rendo autonoma, fondo  la prossima. Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.

business plan

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In questa guida parliamo di business plan e ti forniamo un utile business plan esempio ,  che potrai modificare ed adattare alle tue esigenze.

Chi dirige un’impresa sa sicuramente l’importanza del Business Plan, sia a livello di gestione dell’azienda stessa, sia nel momento in cui si cercano finanziamenti.

Si tratta di un documento essenziale soprattutto per la fase iniziale.

In definitiva, il Business Plan è una serie di previsioni che ci aiutano a visualizzare meglio quello che verrà, prima ancora di aver investito anche solo un centesimo nel business vero e proprio. Il suo pregio principale è quello che ci obbliga a pensare e pianificare appunto.

Questo articolo intende essere una guida al Business Plan, semplice e intuitiva ma essenziale.

Abbiamo pensato di inserire anche un business plan esempio che puoi scaricare alla fine dell’articolo, in modo che i concetti generali trovino un riscontro nella messa in pratica.

COS’È UN BUSINESS PLAN E A COSA SERVE?

Il Business Plan è un documento redatto a fini di valutare la convenienza economica di un nuovo progetto imprenditoriale.

Si rivela indispensabile per capire se è conveniente o meno avviarlo.

Ovviamente questo piano d’azione non è obbligatorio, ma consigliato.

Riassume le caratteristiche ed i contenuti del nuovo progetto imprenditoriale e questo può essere una nuova impresa o un nuovo servizio.

Questo documento è diviso in tre parti, tutte essenziali:

PARTE 1. LA SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE

In questa fase si racchiudono tutte le informazioni sui soggetti e motivazioni che hanno indotto ad avviare un’attività. Oltre a informazioni sulla forma giuridica , sulla mission e a proposito della vision aziendale. È indispensabile indicare il tipo di prodotto da fornire, la localizzazione, organizzazione e tipo di servizio da offrire.

PARTE 2: ESPOSIZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE

Nella seconda fase comincia la descrizione dettagliata del progetto e dei motivi di validità obiettivi.

Oltre a tempi di realizzazione, strategie da attuare e fattori critici di successo.

Si redige quindi una parte fondamentale, il Marketing Plan. Comprende lo studio della situazione di partenza ed analisi SWOT, divisione tra i consumatori (target), modalità di commercializzazione, strategie di marketing. Oltre a studio della concorrenza, marketing mix e analisi degli scostamenti.

PARTE 3: VALUTAZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE

Nella terza ed ultima fase si valuta il progetto sotto l’aspetto economico, finanziario e patrimoniale.

Si includono piano degli investimenti, piano finanziario e il bilancio di previsione.

Il documento si chiude con la valutazione del progetto e con il calcolo degli indici di bilancio, per determinare la convenienza economica e il rendimento atteso.

Bisogna anche precisare, però, che il Business Plan, non è assolutamente un documento statico.

Dopo averlo redatto, non si lascia in mezzo alle altre documentazioni e non viene più consultato, anzi. Il Business Plan deve essere rielaborato, corretto, in modo da garantire un’efficacia maggiore.

Nel Business Plan Esempio che trovi a fine pagina trovi anche delle pratiche istruzioni per compilare tutte e tre queste parti.

QUANDO E PERCHÉ REDIGERE UN BUSINESS PLAN

Oltre che in fase di inizio di un’attività, scrivere un business plan è importante anche nel resto delle fasi della vita di un’azienda (come l’espansione, l’acquisizione o fusione d’impresa).

Ma ciò che dovrebbe apparire ben chiaro è che l’analisi delle dinamiche aziendali a medio e lungo periodo è fondamentale per assicurare all’azienda stabilità.

E che è altrettanto necessario monitorare le eventuali criticità e agire in tempo per correggerle.

Partiamo dal presupposto che, nelle realtà imprenditoriali di maggiori dimensioni, esistono figure manageriali che controllano puntualmente l’andamento dell’attività.

Nelle imprese di piccole dimensioni, quindi il business plan assume un ruolo molto importante.

Prima di mettersi a lavoro e iniziare a redigere un Business Plan, l’imprenditore dovrebbe essere in grado di rispondere con assoluta certezza a una lunga serie di quesiti.

E, soprattutto, alla base di un’idea imprenditoriale di successo dovrebbe esserci sempre una vera e propria passione.

Perciò, il primo quesito a cui bisognerebbe rispondere, è: “L’idea che voglio realizzare mi appassiona realmente o nasce da suggestioni esterne?”

Sarebbe il caso di partire dal presupposto che la vita di un imprenditore è fatta sì di successi ma anche di grandi sacrifici e tanta dedizione.

Se alla base dell’idea vi è una grande passione, due domande da porsi saranno: “ho le competenze necessarie per realizzarla?” Ma anche: “sono in grado di costruire un team di professionisti che possano aiutarmi?”.

COME CREARE UN BUSINESS PLAN?

Per riuscire ad avere un buon Business Plan, un elemento fondamentale è l’Executive Summary che dovrà riuscire a cogliere l’interesse di un potenziale investitore.

Nel business plan esempio abbiamo inserito i dettagli necessari per realizzare l’Executive Summary ideale.

Introduce il progetto aziendale con lo scopo di definire i principali scopi da realizzare. In questa fase ciò che conta di più è essere chiari, diretti e convincenti.

GLI OBIETTIVI

L’Executive Summary dovrà riuscire quindi a soddisfare determinati obiettivi:

  • Chiarire i fondamenti del piano. Riuscire a trasmettere al potenziale cliente ciò che sono le basi dell’azienda, i prodotti e i servizi che si offrono, in maniera pratica.
  • Spiegare qual è l’andamento del mercato in cui si trova l’attività. Far capire quali sono le variazioni e perché questi cambiamenti sono avvenuti. Soprattutto se ci collochiamo in un mercato solitamente statico, il cliente ha bisogno di essere rassicurato.
  • Non si deve ricorrere a strategie pubblicitarie, il Business Plan non deve essere uno slogan. A volte essere troppo “appariscenti” può essere una nota negativa, bisogna far capire che si hanno i piedi per terra e si punta ad ottenere veri obiettivi.
  • Essere sintetici, ma ad effetto, non puntare sulla qualità ma sulla quantità. Ciò che noi consigliamo è di stare in una lunghezza tra le 30 e 50 cartelle, in base alla complessità dell’impresa con cui si ha a che fare.
  • Ricordarsi che la prima impressione è quella che conta. Basarsi sempre su ciò che effettivamente si ha ottenuto, essere puntuali, usare una scrittura chiara e corretta. D’altronde si sa: le persone sono altamente influenzate dal primo impatto e dalle proprie sensazioni.
  • Se si vede citare fonti esterne alla propria attività, bisogna fare attenzione. Sicuramente fare leva su delle fonti non interne è una scelta non conveniente, a meno che non si abbiamo fonti certe, reali su cui appoggiarsi. Prima di esporle, è il caso di studiare bene la loro concretezza. Può essere un punto a favore se sono ben utilizzate, ma possono essere anche decisive se non sfruttate bene.

COME FARE UN BUSINESS PLAN: LA DESCRIZIONE DELL’IMPRESA

In questa fase, si entra nel cuore del Business Plan.

Prendi il Business Plan Esempio e comincia a descrivere la natura dell’impresa, descrivendone i principi e le caratteristiche fondamentali.

Una di queste, è la mission aziendale. Solitamente si esprime tramite un mission statement che esprime a parole, in maniera chiara e sintetica, l’identità aziendale per poterla comunicare efficacemente.

La missione aziendale è rappresentata da due idee, ideologia core e orientamento strategico di fondo.

L’ideologia core definisce in cosa crede un’impresa e perché esiste. Il concetto invece di orientamento strategico di fondo è più ampio, infatti si analizza il perché, il come e il dove dell’attività.

Dopo aver illustrato la mission aziendale, si passa quindi a descrivere gli obiettivi di breve, medio e lungo termine.

E si conclude poi con l’analisi SWOT (SWOT è l’acronimo di quattro parole inglesi Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Treats (Forze, debolezze, opportunità, minacce).

Questa analisi indica la metodologia più diffusa per la formulazione della strategia. E consente di esaminare la posizione competitiva dell’impresa e valutare le opzioni strategiche disponibili.

A questo punto si può decidere se inserire anche il tipo di società, i cambiamenti avvenuti durante gli anni, la propria forma giuridica, chi investe già nell’impresa, il proprio organigramma.

Ma, soprattutto, deve emergere il mercato in cui ci siamo collocati, quali sono le strategie al suo interno e qual è il target di riferimento.

Ci sono alcune domande fondamentali da porsi arrivati a questo punto: quali sono gli obiettivi della società? In quale settore ci collochiamo?

Quali sono i punti di forza o di debolezza? Quali i fattori che ci consentono di arrivare agli obiettivi prefissati?

ILLUSTRAZIONE DEI PRODOTTI E SERVIZI

Questa fase riguarda ciò che l’impresa offre, cioè i prodotti e/o i servizi.

C’è da precisare se questi prodotti e/o servizi sono già nel mercato, se sono già commercializzati.

Oppure se saranno presto immessi nel mercato ed indicare una data o se i prodotti sono ancora in elaborazione.

Bisogna anche definire il marchio del prodotto o servizio, poiché esso può portare un gran vantaggio nel mercato.

Prendi il business plan esempio e specifica quanto segue (su prodotti e servizi in vendita nel breve periodo):

  • Caratteristiche fisiche del prodotto , allegare opuscoli informativi, descrizioni dettagliate, disegni e/o fotografie potrebbe essere d’aiuto.
  • Finalità: far capire a cosa serve nello specifico, a cosa può essere utile.
  • Attrattiva: si intende definire ciò che di unico ha il prodotto, ciò che lo rende diverso dagli altri.
  • Fase di sviluppo: elencare i processi di sviluppo effettuati sul prodotto attrae il cliente. Definire le possibili evoluzioni del prodotto in un futuro.
  • Definire se il prodotto è coperto da forme legali di tutela, come brevetto e/o marchio.
  • Esporre i listini prezzi .
  • Spiegare quale sarà secondo l’azienda la prospettiva di vendita .
  • Illustrare la catena del valore dell’offerta, soprattutto quando si parla di modelli particolari, strutturati in un certo modo.

Se invece si parla di prodotti e servizi futuri le domande da porsi e ciò che serve per creare attrattiva sono diverse.

Sono in programma delle innovazioni e quali sono i tempi previsti?

Le innovazioni previste cambieranno la catena del valore precedente ed il posizionamento strategico dell’attività?

BUSINESS PLAN: ANALISI DEL SETTORE

Durante questo step si farà un’attenta osservazione per riuscire a capire in quale settore l’azienda dovrà operare.

Ciò che bisogna definire in questa fase di analisi consiste nell’illustrare i vantaggi competitivi, le possibili minacce e i fattori critici di successo.

ANALISI DEL MERCATO

Dopo aver analizzato il settore, arriva il momento di analizzare il mercato.

Anche questa è una fase molto importante per il Business Plan.

Si acquisiscono dati necessari per definire l’ambiente circostante all’impresa, in modo da decidere dove meglio collocarsi in base alla sua offerta.

Fattori fondamentali da studiare al meglio in questa fase sono: la scelta d’acquisto dei potenziali clienti. E tutti gli altri dettagli che cambiano a seconda del tempo.

È importante avere questi dati ben precisi ed approfonditi, e ciò può avvenire grazie a delle precise domande a cui rispondere con chiarezza.

Quale budget vuoi investire?

Che valore i tuoi potenziali clienti danno alla tua offerta in base ai tuoi concorrenti?

Quale o quali bisogni soddisfa la mia attività?

Come sarà la mia clientela ideale?

Cosa dovrebbe spingere i miei potenziali clienti a venire da me, preferendomi ai miei concorrenti?

Prendi il business plan esempio e rispondi a tutte queste domande.

Se ancora non l’hai fatto, sarà un esercizio molto utile per la tua impresa.

STRATEGIA DI MARKETING

Cosa significa avere una strategia di marketing ? Vuol dire determinare le linee guida, nel medio/lungo periodo, che l’azienda vuole attuare per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Per fare questo, bisogna redigere un Piano di Marketing. Si parte dalle analisi di settore e del mercato fatte poco prima. E, quindi, si fanno valere gli elementi principali, le cosiddette “leve” del Marketing Mix:

  • Prodotto : non si intende solo il prodotto o servizio in sé, ma anche ciò che consegue la vendita, la costumer care, tener conto dei feedback.
  • Prezzo di vendita : valutato in base ai costi aziendali, i prezzi concorrenti, le modalità di pagamento, gli sconti.
  • Punto vendita : la modalità di distribuzione del prodotto o servizio, online, modalità diretta, con presenza di terzi.
  • Promozione: ciò che fa conoscere il prodotto o servizio nel mercato, per esempio la pubblicità.

È importante quindi individuare i canali di vendita per l’attività.

Capire se si ha intenzione di sfruttare il web marketing e tutte le potenzialità dei social.

Oppure se ci sarà un sito web vetrina o un e-commerce.

E poi, in merito alla promozione dell’azienda, di quali canali ci si servirà, se old media, new media o l’insieme calibrato di entrambi.

business plan esempio

IL MANAGEMENT NEL BUSINESS PLAN

Cosa si intende con management?

Con questa parola si rappresenta il team di persone che collaborano all’interno dell’attività.

Questa è una delle più grandi risorse e motivazione di successo delle grandi aziende ed imprese.

Ciò che deve possedere un buon team affinché l’impresa abbia un riscontro positivo all’interno dell’azienda o all’esterno per il raggiungimento degli obiettivi prefissati è:

  • Lo scopo comune ed una visione armonica verso l’obiettivo prefissato.
  • Il numero, il tipo e le caratteristiche dei singoli membri, devono essere funzionali all’obiettivo, in termini di adeguatezza.
  • Ognuno deve avere il proprio compito, in base alle competenze. Ci deve essere assolutamente una gerarchia in modo da mantenere l’ordine.

Questa fase del Business Plan necessita un po’ più di tempo rispetto alle altre, poiché è suddivisa in tre parti:

  • Identificazione delle funzioni.
  • Indicazione di caratteristiche e competenze.
  • Presentazione delle persone.

IDENTIFICAZIONE DELLE FUNZIONI AZIENDALI

La prima fase del lavoro riguarda l’identificazione delle funzioni aziendali  in base all’attività che vogliamo svolgere. Ad esempio:

  • Produzione : individuazione della tecnologia più adatta, come le macchine e la struttura del processo di lavorazione.
  • Approvvigionamento : garantisce la sicurezza degli acquisti delle materie prime e di tutto ciò che è necessario alla produzione, definendo scorte e tempi di acquisto.
  • Marketing : illustra le strategie dell’impresa e mette in relazione prodotti/servizi con il mercato individuandone le opportunità, studiando e applicando le mosse necessarie a coglierle.
  • Vendita : include anche la parte di assistenza al cliente nella fase post-vendita.
  • Ricerca e sviluppo : l’assicurazione del vantaggio competitivo continuo attraverso l’individuazione periodica di nuovi processi e nuovi prodotti.

SECONDA FASE

La seconda fase prevede di individuare le caratteristiche e le competenze di ogni funzione, spiegandone il perché, chiarendo così dei criteri di selezione.

Specifica, se è il caso, un probabile ampliamento dell’organico nel futuro e le motivazioni.

Potrebbe essere utile, se la struttura dell’impresa è particolarmente complessa, presentarne un organigramma che ne esplichi l’organizzazione.

A questo punto è il momento della terza fase, ovvero presentare le persone.

Ci sarà una breve presentazione dei curricula dei componenti del management specificando titoli di studio, specializzazioni, esperienza (compresi precedenti incarichi).

Importante indicare sinteticamente i successi conseguiti, se significativi, per l’impresa in questione.

Potrebbe essere necessario dilungarsi in presentazioni più dettagliate, in questo caso è meglio che siano inserite in appendice al business plan.

COME CREARE UN PIANO OPERATIVO

In questo step si delineano i sistemi e le modalità di realizzazione del proprio progetto, passando dalla teoria alla pratica.

È molto importante a questo punto studiare i processi che avvengono giornalmente all’interno dell’attività.

Solo così si possono creare e organizzare delle soluzioni ai problemi che si presentano.

Gli inconvenienti possono riguardare: capitale investito, materie prime, organizzazione del lavoro ecc…

In parole povere, per una maggiore semplicità, si può dividere questa fase in quattro sezioni:

  • Riassunto delle politiche di ricerca e dello sviluppo del prodotto.
  • Risorse e processi che portano al prodotto o servizio.
  • Attenzione dedicata all’assistenza post-vendita.
  • Eventuali fattori di influenza esterni.

PREVISIONE PIANO FINANZIARIO E PIANO PATRIMONIALE

Per molto questa è la parte più complessa del business plan.

Nel business plan esempio abbiamo inserito degli esempi e delle istruzioni, tuttavia ti suggeriamo di affidarti ad un commercialista esperto per la redazione di questa parte.

Ho visto molte aziende andare in difficoltà per via di numeri sbagliati e molti finanziamenti rifiutati perché il piano finanziario/patrimoniale non erano ben calcolati.

In pratica questo momento in poi tutto ciò che hai espresso in termini teorici dovrà essere dimostrato dai numeri.

Con l’aiuto di tabelle e grafici dovrai rispondere a una lunga serie di domande.

Come sarà finanziata l’attività? Quanto attingerai dal capitale proprio o quale sarà l’ammontare del capitale di debito? Quanto saranno stabili i flussi di cassa?

Altro elemento cruciale sarà poi lo Stato Patrimoniale previsionale, in cui indicherai l’andamento degli impieghi e delle fonti.

PREVISIONE PIANO ECONOMICO

A questo punto si dovrà passare a descrivere un aspetto molto importante che riguarda la presunta redditività della tua azienda nei prossimi tre anni di esercizio.

Tenendo conto dei costi previsti, dovrai delineare un quadro chiaro ed esaustivo che descriva l’ammontare dei ricavi dei futuri tre anni di esercizio.

SUGGERIMENTI E CONSIGLI PER LA REDAZIONE DI UN BUSINESS PLAN PERFETTO

Ora abbiamo elencato tutte le informazioni necessarie per redigere un Business Plan ed abbiamo capito cos’è, perché viene redatto e a cosa serve.

Aggiungiamo altri consigli per attuare una pianificazione aziendale perfetta.

Ci sono elementi che non si possono omettere.

Come descrivere il prodotto o servizio che l’azienda andrà a produrre, specificare quali sono i bisogni di mercato, analizzare il mercato, presentare un piano di marketing.

E, inoltre, descrivere la forza lavoro.

Consigli utili: mentre si redige il business plan bisogna cercare di essere realistici e analizzare la questione in maniera diretta.

Non è il caso di dilungarsi troppo ma di dare risposte efficaci, senza nascondere alcun tipo di criticità.

A questo punto alleghiamo il facsimile di un Business Plan, augurandoci che questo articolo vi sia stato d’aiuto.

Esempio di Business Plan

business plan descrizione dell'impresa

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare.

Fondo un’azienda, la rendo autonoma, fondo  la prossima.

Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.

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Business plan: Esempio pratico e modelli

  • 22 Marzo 2020
  • WEB MARKETING

business plan descrizione dell'impresa

Indice dei contenuti

Esempio di business plan pratico e come crearlo

Sei un libero professionista alle prime armi e potenziali finanziatori ti hanno chiesto di preparare un business plan ma non sai da che parte cominciare. Ti dico subito che è un documento centrale per tracciare la rotta della tua impresa e calamitare, appunto, l’interesse degli investitori. Inoltre secondo l’ analisi di Journal of Business Venturing , questa guida aumenta le possibilità di crescita aziendale del 30%.

Lo so, vorresti sapere come scrivere un esempio di business plan ma non farti prendere dal panico o dall’entusiasmo. O meglio, l’entusiasmo è alla base del successo ma la calma e la conoscenza sono essenziali per acquisire una visione d’insieme e sfruttare questo strumento. Perciò, procediamo con ordine e approfondiamo come realizzare un esempio di business plan efficace.

Che cos’è business plan

Quindi metti per un attimo da parte la voglia di avere sotto mano un modello di business plan pronto all’uso e chiariamo prima qual è la sua definizione. Il business plan è un documento che descrive le caratteristiche di un progetto imprenditoriale. Questo piano di lavoro mostra come l’idea di impresa possa trasformarsi in realtà concreta.

Per raggiungere questo risultato vengono raccolte informazioni, analisi e valutazioni. Con l’aiuto di differenti metodologie e discipline. Dalle strategie, al marketing fino all’accounting. Il documento poi viene diviso due sezioni:

  • Parte descrittiva: vengono indicati il progetto imprenditoriale, il settore in cui opera l’azienda, i prodotti, il mercato di riferimento, le risorse necessarie per avviare la partenza dell’attività e la fattibilità dell’idea considerando l’ambiente esterno e interno. Inoltre, sono spiegate strategie, obiettivi, la società e i soci.
  • Parte numerica: in questo spazio sono riportati i numeri che danno concretezza all’idea di business. Qui saranno contenute proiezioni economico-finanziarie del progetto imprenditoriale. Infine, verrà illustrata la situazione patrimoniale gli investimenti da fare e la stima della redditività.

Quanto dura un business plan?

Parte da 12 mesi successivi, pianificando in via generale i successivi tre anni.

A cosa serve un business plan?

Ora che hai compreso che cos’è un business plan, facciamo luce sul perché è importante il business plan: qual è la sua utilità? Questo documento di gestione e pianificazione è una guida da seguire.

È come un faro che illumina i punti di forza e debolezza dell’azienda e dell’idea di business. Serve per scoprire il mercato di riferimento e le sue caratteristiche. È utile per impostare la strategia d’impresa e a valutare le performance.

Ti permette di capire come si muovono i principali competitor. Ma, soprattutto, è un punto di contatto per vendere la tua idea alle banche. O a chi voglia investire nell’organizzazione e sia disposto a scommettere sulla tua idea. D’altro canto, il business plan comunica serietà, affidabilità e trasparenza. In una parola, questo documento rappresenta una garanzia.

Vantaggi di avere un business plan

Pensi che la banca ti concederebbe un finanziamento se decidessi di scrivere un business plan in cui incensi la tua idea con cifre irrealistiche, magari presagendo guadagni stellari? La risposta è no.

Gli istituti di credito devono potersi fidare e non si limiteranno ad ascoltare quanto sei sicuro del tuo successo. Vogliono dati precisi, veritieri e aderenti alla realtà. Insomma, desiderano essere sicuri che l’idea di business generi guadagno.

Ecco il business plan a cosa serve, ha una duplice funzione: la prima è quella di essere è un vademecum strutturato del progetto imprenditoriale. Ti permette di avere sotto controllo i obiettivi di business a medio e lungo termine, scegliere le priorità, fare ipotesi. Ma non solo.

Redigere un business plan ti aiuta anche a ricordare date, scadenze, operazioni da delegare, risultati raggiunti e da raggiungere. Sì, il business plan è utile perché non è un documento statico ma dinamico. Cambia in base a variabili esterne e interne all’azienda.

La seconda funzione del documento è quella di attirare investitori. Ma a una condizione: deve essere scritto bene, supportato da una solida analisi e deve riuscire ad anticipare le domande dei potenziali investitori.

Elementi del business plan

Adesso passiamo all’azione e vediamo come si fa un business plan efficace. Sul web ci sono molti modelli di business plan gratis o a pagamento. Il mio consiglio? Prova a realizzarne uno con le tue mani. Anche se ci sono esempi di business plan già fatti.

Il motivo? Solo tu conosci a fondo la tua azienda e le esigenze. E poi potrai dare al documento quel tocco di personalità che lo renderà apprezzato dai dipendenti e appetibile per i finanziatori. Gli elementi del business plan da inserire sono:

  • Executive summary.
  • Mission dell’azienda e l’idea di business.
  • Forma giuridica dell’impresa, la sua struttura organizzativa e il team.
  • Analisi del tuo mercato di riferimento e dei competitor.
  • Descrizione dei prodotti servizi.
  • Strategie commerciali e di marketing.
  • Piano operativo.
  • Piano finanziario.

Infine, all’esempio di business plan, ti consiglio di aggiungere anche il “no disclosure agreement”. Ovvero l’accordo di riservatezza.

Quale formato scegliere? Puoi realizzare un esempio di business plan su excel, Word o in PDF. Durante la stesura cerca di essere chiaro, semplice e snello. Un modo di scrivere prolisso stanca chi legge e potrebbe confondere.

Redigere un esempio di business plan

Ma andiamo al sodo e vediamo come creare un business plan di successo e semplice da capire. In pratica, un business plan for dummies direbbero americani e inglesi. Approfondiamo le sezioni che ti ho elencato in precedenza.

Indica come si struttura il business plan. Qui sono elencate le sezioni del documento e le pagine. Con l’indice garantisci una consultazione agile.

Executive summary

In un esempio di business plan vincente non manca mai l’executive summary una sorta di riassunto in cui vengono raccontati in breve i punti più importanti del documento e l’idea di impresa. Questa parte deve saper convincere e coinvolgere.

Il fine è attirare l’attenzione degli investitori che, di solito, leggono subito questa voce. Ti suggerisco di scrivere l’executive summary quando avrai finito di impostare il business plan, così avrai le idee più chiare. Soffermati, soprattutto, su mission, obiettivi di raggiungere e i risultati finanziari che prevedi di ottenere.

Mission dell’azienda e idea di impresa

In ogni modello di business plan ed esempio troverai quest’elemento. In questa sezione devi scrivere la storia dell’impresa, come si organizza, cosa offre, quali sono i settori in cui agisce, qual è il team imprenditoriale, i punti di forza rispetto ai competitor e gli obiettivi.

Per aiutarti dai una risposta a queste domande: Chi siamo? Cosa vogliamo fare? Perché lo facciamo? Invece, l’idea di impresa è il cardine su cui si fonda l’azienda e corrisponde a un bisogno a cui sei chiamato a rispondere. Per descriverla in modo chiaro risolvi questi quesiti: cosa? A chi? Per quale motivo?

Forma giuridica dell’impresa, struttura e team

In questo campo devi evidenziare che tipo di impresa sei, se lavori da solo o in società.  Rientri nella seconda opzione? Nella realizzazione del business plan, specifica il ruolo di ciascun socio e i compiti che ognuno svolge. Il discorso è lo stesso per i collaboratori, anzi definisci anche il piano di assunzioni.

Analisi del mercato di riferimento e dei competitor

In questa parte devi dimostrare che il prodotto/servizio della tua azienda risponde alla domanda dei potenziali clienti. Ma non è tutto. In questo passaggio è bene evidenziare anche la concorrenza che offre prodotti o servizi simili ai tuoi.

Chiediti quali sono le realtà o i fattori che possono rappresentare un pericolo per l’impresa. Poi rifletti su come puoi fronteggiarli e quali sono i punti di debolezza che devi risolvere.

In ogni caso, in questa fase è meglio inserire:

  • Com’è il segmento di mercato.
  • Quali sono le leggi che ordinano il mercato.
  • Chi sono i competitor diretti e indiretti e come sono posizionati.
  • Le tendenze del settore e lo sviluppo della domanda.

Infine, evidenzia abitudini, gusti, comportamenti, provenienza geografica e sociale del target di riferimento. Per comprendere meglio chi sia il tuo potenziale acquirente puoi creare le buyer personas, un idealtipo del futuro compratore.

Descrizione del prodotto servizio

Quando decidi di fare un business plan per nuova attività, ma anche per un’organizzazione già consolidata, presta molta attenzione alla descrizione del prodotto/servizio. Sottolinea:

  • A quale domanda di mercato risponde.
  • Come è fatto (allega foto e materiale descrittivo).
  • A cosa serve.
  • Come può evolversi in futuro in base alle esigenze del target.

Poi metti in risalto gli aspetti che rendono il tuo prodotto/servizio unico rispetto agli altri offerti dalla concorrenza. Possono essere il prezzo, la qualità oppure il settore di utilizzo. Insomma, qui deve essere evidente la sua peculiarità, quel quid che spingerà i clienti a trovare il bene o il servizio irrinunciabile.

Strategie di marketing

In ogni esempio di business plan pratico viene dedicato ampio spazio alle strategie di marketing necessarie per attrarre potenziali clienti e importi, così, sul mercato. Quindi dovrai spiegare quali tecniche decidi di mettere in campo dal punto di vista: comunicativo e di promozione, come la realizzazione di un sito web o di eventuali campagne pubblicitarie , della scelta del prezzo, della distribuzione menzionando reti di vendita e accordi commerciali.

Senza dimenticare di effettuare una previsione delle vendite e del fatturato. Ed ecco che diventa necessario conoscere bene le caratteristiche del target perché devi elaborare strategie mirate e rivolte a un certo tipo di clientela che potrebbe essere interessata al tuo business.

Piano operativo

Il piano operativo di un business plan esplicita come e con quali risorse si vuole creare e sviluppare un prodotto. Senza dimenticare i processi che verranno coinvolti.

In questo spazio devi illustrare anche in che modo verrà svolta l’assistenza clienti.

Piano Finanziario

Un esempio di business plan efficace si vede dal modo in cui viene costruita questa sezione. Qui devi lasciar parlare le previsioni economico finanziarie che riguardano le performance dell’impresa. Dovrai delineare:

  • Piano del conto economico per i primi tre anni con le proiezioni dei costi fissi e variabili insieme ai ricavi previsti.
  • Le uscite finanziarie previste.
  • Da dove provengono i capitali e il loro impiego.

Accordo di riservatezza

Quando si decide di fare un esempio di business plan questo punto viene trascurato, sbagliando.

La ragione? Il “no disclosure agreement” tutela la privacy del progetto imprenditoriale, vietando la diffusione di notizie nel momento in cui viene proposto a collaboratori e finanziatori.

Questa è l’ultima delle sezioni del business plan. Qui puoi aggiungere i curriculum vitae del team, analisi di mercato, schede prodotto e preventivi.

Dove trovare modello di business plan?

Questi sono i principali consigli per scrivere un business plan per ogni tipo di attività. Dal business plan per start up a quello per ristorante. Ora voglio lasciarti alcuni modelli di business plan gratis che potrai scaricare o usare per prendere spunto così da creare il tuo documento.

  • Modello business plan per fotografo .
  • Modello business plan per idraulico .
  • Modello business plan per autorimessa .

In alternativa, puoi utilizzare software per creare modelli di business plan. Si tratta di tool gratuiti e a pagamento. Voglio suggerirtene tre:

  • SmartBusinessPlan .

Infine ti consiglio una libro su amazon molto ben fatto, sulla creazione passo passo di un business plan.

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Cos’è e come fare un Business Plan. La Guida completa di Danea

Le guide Danea

La Guida completa di Danea a come fare un Business Plan. Una guida passo passo alla redazione del tuo progetto imprenditoriale

Come fare un Business Plan

Cos’è un Business Plan e a cosa serve?

Per qualsiasi iniziativa d’impresa, non solo se appartenente ad un settore innovativo, il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale, un documento programmatico, strategico e analitico dalle molte e differenti finalità :

Fornire una guida strategica , un elenco di passi che verranno calcati e di obiettivi che ci si aspetta di raggiungere. Navigare senza meta e senza una rotta può essere fortemente controproducente, soprattutto in acque economiche burrascose come quelle di questi giorni, risulta quindi fondamentale porsi obiettivi intermedi a breve e medio termine che permettano di identificare al meglio il percorso verso mete più ambiziose.

Aiutare ad identificare e valutare punti di forza e debolezza del progetto e così individuare le strategie alternative praticabili.

Stabilire dei benchmark (un punto di riferimento per una misurazione) sulla base del quale poter valutare le decisioni ed i risultati aziendali futuri. Essenzialmente posizionare una immaginaria asticella con la quale misurarci.

Fornire le informazioni di base per costruire la struttura finanziaria , mettere a disposizione quindi delle informazioni dettagliate utili a quantificare il fabbisogno finanziario netto. Inoltre, il business plan è indispensabile per indicare la scelta delle fonti di finanziamento necessarie alla copertura del fabbisogno. Tutto questo serve come base per identificare le strategie finanziarie destinate ad aumentare il valore economico del capitale aziendale.

Reperire finanziamenti sotto forma di credito (prestiti, mutui ecc…) o di capitale di rischio (Private Equity, IPO, altri finanziamenti). Ogni nuova impresa necessità di capitali per partire e senza un Business Plan è impensabile presentarsi a potenziali finanziatori.

Promuovere i rapporti con possibili partner in joint venture e con clienti, fornitori e distributori.

Il Business Plan rappresenta quindi un processo ed un documento di gestione fondamentale per tutte le imprese. Vi sono però talmente tanti possibili settori, tante possibili imprese e tante possibili variabili che non è possibile proporre un modello standard di Business Plan. Ad esempio, esiste il Business Plan per e-commerce , con le sue peculiarità e usi specifici.

Quello che si può fare però è identificare quali caratteristiche siano fondamentali per la redazione di un Business Plan e quali siamo le parti imprescindibili per una buona redazione del piano.

  • 1 Executive Summary
  • 2 La descrizione dell’impresa
  • 3 La descrizione ed illustrazione dei prodotti o servizi
  • 4 L’analisi del settore
  • 5 L’analisi di mercato
  • 6 La strategia di marketing
  • 7 La struttura del management
  • 8 Il piano di realizzazione o piano operativo
  • 9 L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie

Prima di continuare ed approfondire le regole di come fare un business plan dobbiamo precisare che il Business Plan non è un documento statico il quale una volta redatto verrà accantonato e mai più guardato.

Ogni impresa tendenzialmente attraversa 3 fasi nella sua vita: l’avvio detto anche start-up, lo sviluppo e la maturità . In genere il passaggio ad ogni nuova fase della vita di un’azienda corrisponde ad un incremento dei ricavi e del numero dei dipendenti (magari delle linee di prodotto, dei beni aziendali, dei settori di investimento ecc.) ed è richiesta una maggiore delega dei compiti di gestione.

Questi passaggi imporranno necessariamente un aggiornamento del Business Plan , facendone un documento dinamico e un punto di riferimento essenziale per la gestione aziendale.

Prima di iniziare a fare il Business Plan, è fondamentale avere un’idea chiara del tuo business: il business model canvas ti può aiutare.

Clicca per scaricare il PDF

L’Executive Summary nel Business Plan

Se si vuole imparare come fare un business plan efficace si dovrà assolutamente diventare cintura nera di Executive Summary. L’Executive Summary è infatti la parte più importante di un business plan , quella sezione che introduce il documento stesso, permettendo a chi legge di farsi un’idea del progetto. Il suo valore fondamentale sta nell’essere il primo elemento esaminato da un potenziale investitore. Si potrebbe paragonare, sminuendo, all’esegesi o all’introduzione di un romanzo che devono essere redatti per saper cogliere l’attenzione del lettore il quale se non soddisfatto potrebbe decidere di non completare la lettura. E’ importante quindi essere chiari, diretti ed avvincenti, arrivando subito al dunque. L’Executive Summary conterrà gli elementi più rilevanti del piano e dovrà esporre in poche pagine la sua unicità e validità.

L’executive summary dovrà quindi:

Chiarire le fondamenta del piano.

Indicare in modo chiaro prodotti o servizi da sviluppare ed i mercati cui l’azienda si rivolge. Importante è essere chiari e mai ambigui in queste descrizioni che definiscono chi siete, cosa fate e in che settore lavorerete. Inoltre, nel preparare il Business Plan non dimenticare mai di dosare con sapienza l’ambizione degli obiettivi posti! Il modo perfetto per rovinare tutto è pensare di conquistare un mercato estremamente concorrenziale in tempi record e con risorse centellinate.

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Spiegare le variazioni dei trends (andamenti) di crescita. 

Soprattutto se l’azienda in questione proviene da mercati o periodi molto statici si deve fornire un’accurata analisi di questi andamenti. Fondamentale sarà descrivere con chiarezza e precisione i cambiamenti del mercato o dell’azienda e le ragioni di tali cambiamenti.

Evitare gli slogan. Un Business Plan non è una campagna pubblicitaria.

Se si ritiene che il prodotto presentato sarà il migliore sul mercato, si dovrà spiegarne il motivo nei dettagli con analisi obiettive e fattuali.

Dare priorità alla qualità.

Un piano ben scritto deve essere sintetico e pertinente ed avere una lunghezza compresa fra le 30 e le 50 cartelle (le cartelle sono una unità di misura editoriale, 1 cartella = 30righe di testo per un totale tra i 1800 e i 2000 caratteri spazi compresi). Per quanto riguarda l’executive summary invece, questo deve rientrare tra 1 e 3 cartelle massimo a seconda della complessità dell’impresa che si sta descrivendo.

Tener conto del fatto che la prima impressione è quella che conta.

Spesso le persone sono influenzate dalla prima impressione, quindi attento a: non fare affermazioni non supportate da dati, usare uno stile di scrittura professionale e puntuale, controllare che i numeri presentati quadrino e non lascino dubbi, organizzare il testo in modo chiaro consequenziale e lineare, attenzione agli errori ortografici, grammaticali o di punteggiatura.

Ricordare che i piani “appariscenti” sono controproducenti.

I business plan troppo “appariscenti” spesso vengono percepiti come “tutta forma e niente sostanza”, un qualcosa di futile, uno spreco di risorse finanziarie.

In ultima istanza ricorda che è consigliabile citare fonti esterne, attendibili ed indipendenti per sostenere quanto si afferma nel piano. Soprattutto le dichiarazioni relative al mercato target e alla concorrenza devono essere supportate, nei limiti del possibile, da informazioni di terzi indipendenti donando maggiore credibilità alle previsioni.

Evita in ogni modo l’uso di un linguaggio ambiguo. I termini vaghi come “può darsi”, “probabilmente”, “forse” negli affari non trovano posto e possono inoltre avere un effetto negativo su un potenziale investitore o partner che legge. Prediligi sempre un tono positivo e deciso.

Consigliamo anche la lettura dell’approfondimento: Come scrivere un Executive Summary >

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La descrizione dell’impresa

Questa è la sezione dedicata alla descrizione più approfondita della società, sezione con la quale si apre il vero cuore del business plan; questa ha lo scopo di illustrare in modo puntuale la natura dell’impresa e descriverne le caratteristiche fondamentali partendo dalla mission (che non è mai semplicemente fare denaro) e passando dalla esposizione degli obiettivi di breve, medio e lungo termine, dei punti di forza e di debolezza e dei fattori di successo; fino ad arrivare, se necessarie e presenti, ad informazioni generali come: il tipo di società e data di costituzione, i cambiamenti passati e/o previsti della forma giuridica della società, gli investitori ed amministratori e l’organigramma.

In questa sezione deve emergere, ad esempio, se l’impresa è industriale, di commercializzazione al dettaglio o di servizi, qual è il suo mercato di riferimento, dove si colloca all’interno del mercato, qual è l’offerta che mette in atto, è locale o multinazionale, quale livello di sviluppo è stato finora raggiunto. E’ in questa parte del business plan che si spiegano gli obbiettivi da raggiungere, che naturalmente devono essere realistici, realizzabili e al tempo stesso in grado di attrarre l‘attenzione dei potenziali finanziatori.

Per semplicità elenchiamo di seguito i punti che deve soddisfare questo capitolo del business plan:

In quale settore opera l’azienda? Una descrizione generale introduttiva seguita dai dettagli. Per l’esposizione è sempre consigliata una certa originalità che aiuti a trasmettere pienamente lo scenario competitivo in cui opera l’impresa.

Quali sono gli obiettivi della società? Gli obiettivi devono essere elencati nel modo più esplicito possibile includendo gli obiettivi finanziari e tutti i dettagli disponibili come: ricavi, utili lordi e netti, ritorno sugli investimenti (ROI). Fondamentale su questo tema è inoltre la definizione ed illustrazione dei cosidetti KPI (key performance indicators) tipici del settore o della società.

Quali sono i fattori critici di successo della società? I fattori critici non sono gli obiettivi aziendali, ma sono i fattori che ne consentono il raggiungimento. In questa sezione si dovranno indicare le caratteristiche proprie del management, della organizzazione aziendale e dei suoi prodotti che hanno contribuito, o si prevede contribuiranno, al successo della stessa.

Quali sono i successi già conseguiti ed i punti di forza della società? Spiegare se si intende capitalizzare ed investire su ciò che in passato è stato un fattore di successo dell’impresa oppure se si desidera avviare nuove iniziative alternative o complementari basate su nuove competenze o su un diverso utilizzo di quelle già maturate.

Quali sono le difficoltà ed i punti di debolezza? Questa è una parte molto delicata e non secondaria del documento. Si devono infatti stilare difficoltà e punti di debolezza che minacciano il successo dell’impresa. Criticità che devono essere monitorate per essere contenute o eliminate. Ovviamente non ogni punto di debolezza può essere eliminato! Sta all’imprenditore decidere le priorità, quali punti siano da affrontare e quali punti invece costituiscano un necessario compromesso strategico. La forma solitamente adottata per questa disamina è quella operata in base ad un calcolo costi/benefici.

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La descrizione e illustrazione dei prodotti o servizi

Questa sezione è dedicata alla descrizione dei prodotti/servizi offerti dall’impresa, alla loro illustrazione approfondita ed ai piani per il futuro. Obbligatorio è specificare se i prodotti/servizi sono già esistenti e commercializzati, pronti per l’immissione sul mercato (indicando la data di lancio) o, nel caso in cui i prodotti siano in elaborazione (indicare il time to market). In questo capitolo si dovranno inoltre elencare le caratteristiche distintive del prodotto (es. marchio) o le possibili fonti di vantaggio competitivo che dovranno chiaramente essere dettagliatamente descritte.

In sintesi , la descrizione dei singoli andrà ad evidenziare:

Caratteristiche fisiche del prodotto , utile includere come allegati opuscoli informativi, descrizioni dettagliate, disegni e/o fotografie;

Finalità. Spiegare nel dettaglio le possibilità di impiego;

Attrattive. Descrivere ciò che distingue il prodotto dell’impresa da quello degli altri;

Evoluzione. Utile descrivere i passaggi evolutivi di sviluppo del prodotto e soprattutto le possibili evoluzioni future.

L’esposizione dei dettagli in questa sezione è però di vitale importanza, durante la stesura è quindi importante prendere in considerazione diverse voci a seconda che il prodotto/servizio sia attuale o futuro.

Per quanto riguarda i prodotti o servizi attuali:

Il prodotto/servizio della società è coperto da forme legali di difesa della proprietà intellettuale (ad es. brevetto, marchi registrati, ecc.)?

Come si distingue da quello della concorrenza?

Quali vantaggi offre al cliente?

Quali sono i vantaggi competitivi, i punti di forza e di debolezza e le caratteristiche del prodotto/servizio rispetto a quelli della concorrenza?

Sono ipotizzabili obsolescenze o possibili perdite di quote di mercato?

Quali sono i dettagli della produzione ed il mix di vendita di ciascun prodotto/servizio della società?

Quali sono i listini e che politiche di prezzo sono previste e conseguentemente quali sono i costi ed il margine di profitto?

Com’è composto l’attuale portafoglio clienti (sia utenti diretti che finali)?

Quali sono i componenti (solo i componenti principali, non occorre entrare troppo in dettaglio)? Serve più che altro far comprendere la natura del prodotto e la dipendenza, se vigente, verso soggetti o risorse terze ed eventuali problemi attuali e/o futuri relativi alla fornitura dei suddetti componenti.

Spiegare la catena del valore della nostra offerta (necessario più che altro quando si parla di realtà o modelli di produzione/somministrazione particolarmente strutturati).

Quali sono i trends di vendita e di marginalità degli attuali prodotti?

Parlando di prodotti o servizi futuri:

Sono in programma innovazioni?

In caso di risposta affermativa, quali sono i tempi di sviluppo previsti?

In che modo si prevede che cambieranno il mix di vendita e la redditività globale?

Le innovazioni previste cambieranno sostanzialmente il posizionamento strategico e la catena del valore?

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L’analisi del settore

Effettuare un’analisi di settore consente di decidere in quali settori l’impresa opererà e come andrà a ripartire le risorse . L’analisi di settore permette inoltre di disegnare lo scenario nel quale l’azienda opera e definire i vantaggi competitivi, i fattori critici di successo e le principali minacce .

Per avere una panoramica schematica di come si effettua una analisi di settore consigliamo la lettura del pdf basato su il libro di Grant “L’analisi strategica per le decisioni aziendali” , Il Mulino, 2011, Capitolo III “L’analisi di settore” . Interessante e molto utile anche l’approccio schematico all’analisi di settore detto “Modello delle cinque forze competitive”  ideato da il celeberrimo Michael Eugene Porter professore alla Harvard Business School dove dirige l’Institute for Strategy and Competitiveness.

Per approfondire, leggi: Analisi di settore Modello delle cinque forze competitive di Porter

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L’analisi di mercato

Conseguente all’analisi del settore è l’analisi di mercato che consta nell’ acquisizione ed elaborazione profonda dei dati utili a disegnare l’ambiente in cui l’impresa andrà a collocarsi con la sua offerta. L’analisi di mercato mette sotto la lente di ingrandimento fattori chiave come i fattori decisionali chiave che veicolano la scelta d’acquisto dei potenziali clienti e molti altri dettagli che cambiano a seconda del tempo e del budget a disposizione per l’approfondimento.

Spesso una delle complicazioni che si presentano ad una impresa nel fare un business plan e nello specifico nell’esecuzione di un’analisi di mercato è la difficoltà di accesso a dati profondi di un mercato specifico o ancora la non esistenza di dati precisi e univoci .

Puoi iniziare dalla lettura di questi articoli: Come fare un’analisi di mercato: la guida per la tua impresa e il tuo business plan Come scrivere un’analisi di mercato per il tuo business plan

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La strategia di marketing

La  strategia di marketing  altro non è che l’insieme delle linee guida  lungo le quali  l’azienda, nel medio-lungo periodo, vuole e deve procedere per conseguire e raggiungere gli obiettivi che che ci si è posti.

Quindi, come fare un business plan senza approfondire le linee guida che detteranno la rotta del nostro operato?

Per definire le strategie che dovranno guidare le scelte aziendali sarà necessario ovviamente prendere in considerazione le analisi di settore e di mercato e andare quindi a definire le cosidette leve del Marketing Mix:

  • Prodotto : non solo il prodotto/servizio in senso fisico e concreto,  ma le sue qualità, la linea di appartenenza, il servizio post vendita, la garanzia, etc;
  • Prezzo : il prezzo di vendita del prodotto/servizio deve tenere in considerazione i costi aziendali, i prezzi praticati dalla concorrenza, le politiche di prezzo, gli sconti, le modalità ed i tempi di pagamento;
  • Punto vendita  (distribuzione): le modalità di distribuzione del tuo prodotto. Se vi sono punti vendita diretti, se vi sono intermediari (ad esempio un grossista), se la distribuzione avviene anche online e come;
  • Promozione :  tutte le attività  di pubblicità, comunicazione e pubbliche relazioni atte a far conoscere il tuo prodotto/servizio al mercato.
Grazie alle indicazioni inserite in questa sezione potrai poi definire le attività pratiche di marketing che metterai in atto, le quali verranno raccolte nel: Piano di Marketing

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La struttura del management

Qualsiasi sia l’impresa, indipendentemente dal settore di appartenenza o dalla sua grandezza, sono le persone che fanno la differenza . La migliore idea di business può risultare totalmente fallimentare se amministrata da manager non all’altezza. Ugualmente la presenza di un management solido e preparato è assolutamente fondamentale anche agli occhi di potenziali investitori che spesso valutano le proposte che ricevono non sull’idea o sul prodotto, ma sulle qualità e capacità del team che deve svilupparle.

I requisiti che deve possedere il team affinché la serie di interrelazioni che la contraddistinguono siano efficienti per il raggiungimento degli obiettivi sono:

lo scopo comune ed una visione armonica verso l’obiettivo prefissato;

il numero, il tipo e le caratteristiche dei singoli membri, devono essere funzionali all’obiettivo, in termini di adeguatezza;

devono aver definiti precisamente compiti e competenze, essere inquadrati gerarchicamente e avere una norma chiara per il mantenimento dell’insieme dei rapporti costituiti.

Ecco perché questa sezione del business plan necessita di una certa attenzione nella sua compilazione.

Le tre fasi che portano alla composizione del capitolo dedicato alla struttura del management sono:

Identificazione delle funzioni;

indicazione di caratteristiche e competenze;

presentazione delle persone.

La Definizione di organizzazione e struttura sono utili ad individuare le funzioni svolte dai vari collaboratori con le rispettive responsabilità. Rispetto a questo si dettaglierà la parte riguardante la parte personale, ovvero il management con i cv relativi, individuando la persona giusta per ogni singolo ruolo.

La prima fase del lavoro riguarda l’ identificazione delle funzioni aziendali in base all’attività che vogliamo svolgere; ad esempio:

Produzione: si occupa dell’individuazione della tecnologia più idonea e controllare ad esempio le macchine e la struttura garante del processo di lavorazione;

Approvvigionamento: garantisce la sicurezza degli acquisti delle materie prime e di tutto ciò che è necessario alla produzione, definendo scorte e tempi di acquisto;

Marketing: definisce ed illustra le strategie dell’impresa e mette in relazione prodotti/servizi con il mercato individuandone le opportunità, studiando e applicando le mosse necessarie a coglierle;

Vendita: non limitata alla mera questione commerciale e di distribuzione ma comprendente la parte di assistenza al cliente nella fase post-vendita;

Ricerca e sviluppo: l’assicurazione del vantaggio competitivo continuo attraverso l’individuazione periodica di nuovi processi e nuovi prodotti;

La seconda fase consiste nell’ individuare le caratteristiche e le competenze di ogni funzione , spiegandone il perché, chiarendo così dei criteri di selezione. Specificare eventualmente, un probabile ampliamento dell’organico nel futuro e le motivazioni.

Potrebbe essere utile nel caso in cui la struttura dell’impresa fosse particolarmente strutturata, presentarne un organigramma che ne esplichi l’organizzazione.

A questo punto è venuto il momento della terza fase, ovvero presentare le persone . Sarà utile una breve presentazione dei curricula dei componenti chiave del management e della proprietà: titoli di studio, specializzazioni, esperienza (compresi precedenti incarichi). Importante indicare sinteticamente i successi conseguiti, se significativi, per l’impresa in questione. Potrebbe essere necessario in alcuni casi dilungarsi in presentazioni più dettagliate, in questo caso è meglio che queste vengano inserite in appendice al business plan.

Ovviamente la scelta migliore è dare risalto ad esperienze e competenze utili a ridurre il rischio tipicamente associato all’attività di impresa, soprattutto se si parla di start up o società in rapido sviluppo, sacrificando magari parti dei curricula personali meno inerenti anche se non meno prestigiose.

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Il piano di realizzazione o piano operativo

Il piano di realizzazione o piano operativo esprime nei dettagli sistemi e modalità di realizzazione dei propri prodotti o di fornitura dei propri servizi. In pratica è il punto in cui si cerca di definire il passaggio dalla teoria alla pratica dimostrando di avere le competenze per portare l’idea e la vision alla loro effettiva realizzazione.

Il piano operativo prende in considerazione i processi giornalieri o meglio tutti i processi che si possono definire a breve termine e gli obiettivi generali ovvero le “pietre miliari” a cui si punta nel medio e lungo periodo che verranno utilizzate come benchmark per la verifica del successo dell’idea di business.

Essenziale in questa parte del business plan è fornire con la dovuta dovizia di particolari una descrizione di problemi e soluzioni relative a:

Organizzazione pratica e procedurale del lavoro

Organizzazione pratica e procedurale del capitale investito nei processi di produzione

Organizzazione pratica e procedurale degli approvigionamenti delle materie prime

Tecniche produttive e di fornitura utilizzate

Politiche adottate con la forza vendita

Politiche adottate con i fornitori

Come per tutto il business plan anche in questa sezione si cercherà di essere chiari, logici e accurati nella descrizione, senza però cadere eccessivamente nel tecnicismo. Il business plan, non dobbiamo mai scordare, è un documento con funzione strategico-gestionale e non tecnica.

I contenuti sopra elencati sono ordinabili ed esponibili secondo 4 punti chiave:

Sviluppo del prodotto Un sunto significativo delle politiche di ricerca e sviluppo;

Produzione Paragrafo dedicato a risorse e processi che portano al risultato finale: prodotto o servizio che sia;

Assistenza post-vendita Sempre più centrale in ogni attività, l’organizzazione dedicata al supporto e fidelizzazione del cliente è ormai il vero fulcro della competitività di molti settori;

Fattori di influenza esterni Contenuto estremamente variabile da settore a settore, oltre che da molti altri fattori. Fondamentale però per una stima significativa di come dei fattori esterni potrebbero modificare l’attività produttiva o di fornitura.

Vediamo in dettaglio quali informazioni sono centrali per questi punti.

Sviluppo del prodotto

La descrizione dello sviluppo del prodotto vuole essere utile ad esprimere le scelte strategiche volte a migliorare i propri prodotti. L’aspetto relativo alle politiche di ricerca e sviluppo ha una altissima mutabilità a seconda del settore di appartenenza dell’impresa in oggetto e delle sue peculiarità. Ovviamente, più l’impresa in oggetto è ad alto valore / contenuto tecnologico / innovativo più chiaramente sarà necessario entrare nel dettaglio e più diventa centrale esporre approfonditamente gli aspetti legati a ricerca e sviluppo.

Gli aspetti pratici da considerare nella redazione di questa porzione del business plan sono:

Grado di fattibilità: è necessario verificare e possibilmente documentare il gap che divide l’idea o il progetto dal prodotto finale;

Limiti di linguaggio: ricordarsi sempre la vera funzione del business plan, se necessario è meglio inserire prospetti, progetti o documenti tecnici in appendice;

Curricola: a volte è meglio una descrizione minuziosa dei curricula dei ricercatori che non della ricerca stessa, efficienza e capacità sono spesso più significativi di mille spiegazioni.

Nello stilare la descrizione delle risorse e dei processi che compongono le attività produttive si devo tenere solo due accortezze:

Previsione dei flussi di cassa: è essenziale che questa previsione sia il più possibile precisa in modo da verificare la possibilità o meno di pagare le risorse mese per mese;

Previsione delle possibilità di ampliamento: necessaria a prevedere possibili aumenti di risorse finanziarie necessarie alla vita aziendale e alla scalabilità del modello di business.

Leggi anche Liquidità aziendale, cash flow e piccole imprese: guida base alla gestione finanziaria e dei flussi di cassa >

Assistenza post-vendita

In mercati sempre più competitivi ha assunto sempre maggiore rilevanza il servizio offerto al cliente rispetto al prezzo come vettore della scelta da parte dei consumatori. Dedicare una cura particolare a tutto ciò che riguarda la assistenza fornita al cliente dopo l’acquisto può essere necessario in questi casi.

Importante tenere conto di alcuni aspetti:

Internalizzare o esternalizzare: la scelta può essere dettata da fattori economici o di praticità e va argomentata. Esternalizzare può avere, ad esempio in una fase di start up, il vantaggio di avere un costo minore e può essere strategico, se ad esempio la società d’assistenza scelta è famosa, per una questione d’immagine e di credibilità.

Fidelizzazione: seguire e coccolare il cliente nella fase post-vendita può essere un punto chiave per creare una comunità di clienti affezionati che di rimando potranno divenire “evangelist” stessi del nostro prodotto e brand.

Fattori di influenza esterni

Questa sezione serve a far luce sulle possibili influenze esterne rilevanti che possano colpire, compromettere o modificare:

Risorse produttive: costi di materiale e manodopera;

Clienti: cambiamenti nelle abitudini di consumo o nei bisogni;

Innovazioni tecnologiche: effetti dell’avanzamento tecnologico e potenziali contromosse;

Normative: combi o novità normative che potrebbero colpire direttamente o meno il nostro business.

Importante è che per ogni fattore il business plan indichi: effetti, rischi e opportunità conseguenti e le contromosse da adottare.

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L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie

Uno dei punti più dolenti quando si studia come fare un business plan è senza alcun dubbio il capitolo dedicato all’analisi finanziaria.

Questa parte del business plan cerca essenzialmente di dare risposta ad una serie di domande chiave:

Quanto costa avviare l’impresa descritta nel business plan?

Ci auto-finanziamo oppure cerchiamo fonti di finanziamento?

In quanto tempo rientreremo e ripagheremo i finanziatori?

Quali sono i piani di ammortamento dei macchinari e a quanto ammontano?

Tutti i rifornimenti per l’azienda come verranno pagati e in quali modalità?

Il nostro cliente tipo come e quando pagherà?

La compilazione di questa parte del business plan richiede senza dubbio delle competenze specifiche ed è la parte che più spesso viene affidata a consulenti. Questo capitolo del business plan è infatti chiave per convincere un potenziale finanziatore ad investire.

Ovviamente l’analisi finanziaria non servirà solo a trovare finanziatori, ma avrà anche il compito di farci comprendere se abbiamo o meno la copertura finanziaria per la nostra impresa!

Se non sai da dove iniziare nella redazione del Business Plan ti consigliamo l’articolo: Business Plan esempio pratico
Per approfondimenti sulla sezione dedicata all’analisi finanziaria leggi Piano economico-finanziario del Business Plan: cos’è e come si fa >

Classe 83. Trevigiano di nascita ma Internettiano d’adozione. Non ho ricordi di casa mia senza un computer. La prima volta che ho messo piede sul web avevo 12 anni, Google ancora non esisteva e ci volevano ...

La guida completa per scrivere un business plan vincente

da Angelica Iadevaia | 4 Gen 2024 | Approfondimenti | 5 commenti | Finanziamenti Start Up Start Up Innovative

Il Business Plan

Il business plan è uno strumento fondamentale per qualsiasi imprenditore o aspirante imprenditore. Si tratta di un documento che descrive dettagliatamente la tua attività, le tue strategie e i tuoi obiettivi a breve e lungo termine. Scrivere un business plan può sembrare intimidatorio, ma con la giusta guida e pianificazione, è un processo alla portata di tutti.

In questa guida completa, ti forniremo tutto ciò di cui hai bisogno per scrivere un business plan vincente per la tua attività.

Definire gli obiettivi del tuo business plan

Prima di iniziare a scrivere il tuo business plan, è importante definire gli obiettivi che vuoi raggiungere. Chiediti: perché sto scrivendo questo business plan? Quali obiettivi voglio raggiungere? Ad esempio, potresti voler convincere un investitore a finanziare la tua idea o vuoi definire le strategie che utilizzerai per crescere la tua attività.

Analisi di mercato e di settore

La fase successiva è l’analisi di mercato e di settore. Questa è una parte importante del business plan poiché ti aiuterà a comprendere il contesto in cui opererai, identificare i tuoi competitor e valutare la domanda per i tuoi prodotti o servizi. Cerca di trovare statistiche aggiornate sul tuo mercato di riferimento e di analizzare le tendenze di mercato.

Struttura del business plan

Un business plan ben strutturato è essenziale per comunicare efficacemente le tue idee. La struttura del business plan dovrebbe comprendere i seguenti elementi:

  • Riassunto esecutivo: è la presentazione sintetica del business plan.
  • Analisi di mercato e di settore: come abbiamo visto prima, questa sezione è importante per comprendere il contesto in cui operi.
  • Strategie e piani operativi: descrizione dettagliata delle strategie e dei piani operativi che userai per raggiungere i tuoi obiettivi.
  • Prodotti o servizi: descrizione dettagliata dei prodotti o servizi che offrirai.
  • Analisi SWOT: valutazione delle forze, delle debolezze, delle opportunità e delle minacce per la tua attività.
  • Pianificazione finanziaria: come vedremo nel prossimo paragrafo, questa sezione è importante per pianificare i costi e le entrate.

Pianificazione finanziaria

La pianificazione finanziaria è uno dei punti più importanti del business plan, poiché ti aiuterà a stimare i costi e le entrate necessarie per la tua attività. È importante pianificare i costi in modo dettagliato, compresi i costi fissi e variabili, e stimare le entrate in base alle tue previsioni di vendita. In questa sezione, dovresti anche includere una previsione dei flussi di cassa per i prossimi anni.

Revisione del business plan

Una volta che hai scritto il tuo business plan, è importante rivederlo attentamente per assicurarti che sia completo e ben strutturato. Chiediti se hai coperto tutti gli aspetti del tuo business e se hai incluso tutti i dettagli necessari per convincere i tuoi stakeholder. Chiedi anche il parere di colleghi o amici che potrebbero offrire un punto di vista diverso.

Un business plan ben strutturato è essenziale per il successo del tuo progetto imprenditoriale. Attraverso una pianificazione dettagliata, l’analisi del mercato e dei competitor, e una previsione finanziaria accurata, potrai convincere gli investitori e avviare la tua attività con le migliori possibilità di successo.

Se hai bisogno di ulteriore supporto nella creazione del tuo business plan, non esitare a rivolgerti a consulenti esperti del settore che possono offrirti un punto di vista esterno e indipendente sulla tua attività, aiutandoti a identificare le aree di miglioramento e a creare un piano d’azione vincente. Ricorda che un business plan ben strutturato e preciso può fare la differenza tra un’attività di successo e una destinata al fallimento, quindi non sottovalutare l’importanza di questo strumento essenziale per la tua attività imprenditoriale.

FAQ Business Plan

Cos’è un business plan.

Un Business Plan è un documento che descrive i dettagli di un’idea imprenditoriale, compresa la sua struttura, i suoi obiettivi, le sue proiezioni finanziarie e le strategie di marketing.

Perché è importante creare un Business Plan?

Creare un Business Plan aiuta gli imprenditori a sviluppare una visione chiara e realistica del loro progetto imprenditoriale, aiutandoli a capire se l’idea può essere profittevole e se ha senso finanziariamente.

Quali sono i componenti principali di un Business Plan?

I componenti principali di un Business Plan includono una descrizione dell’idea imprenditoriale, un’analisi di mercato, una strategia di marketing, una descrizione dell’organizzazione e della struttura aziendale, e proiezioni finanziarie.

Chi dovrebbe scrivere un Business Plan?

Un Business Plan dovrebbe essere scritto da chiunque stia cercando di avviare un’attività imprenditoriale o stia cercando di ottenere finanziamenti per un progetto.

Quali sono i vantaggi di creare un Business Plan?

I vantaggi di creare un Business Plan includono una maggiore comprensione dell’idea imprenditoriale, una maggiore consapevolezza delle opportunità di mercato, una maggiore fiducia nella fattibilità dell’idea e una maggiore possibilità di ottenere finanziamenti.

Cosa succede se il Business Plan cambia?

È normale che un Business Plan cambi nel tempo, a seconda delle circostanze. È importante mantenere il documento aggiornato e rivisitarlo periodicamente per assicurarsi che sia sempre allineato alle esigenze attuali dell’azienda.

Dove posso trovare aiuto per scrivere un Business Plan?

Ci sono molte risorse disponibili per aiutare a scrivere un Business Plan, tra cui guide online, consulenti aziendali e servizi di supporto imprenditoriale.

Quali sono i consigli per scrivere un Business Plan efficace?

Per scrivere un Business Plan efficace, è importante definire in modo chiaro l’idea imprenditoriale, fare una ricerca di mercato accurata, utilizzare dati concreti nelle proiezioni finanziarie, e presentare il documento in modo professionale e ben strutturato.

Cosa succede dopo che ho scritto il mio Business Plan?

Dopo aver scritto il tuo Business Plan, puoi utilizzarlo come guida per avviare la tua attività imprenditoriale o per ottenere finanziamenti. È importante monitorare regolarmente i risultati e aggiornare il piano di conseguenza.

Cosa devo fare se ho difficoltà a scrivere un Business Plan?

Se hai difficoltà a scrivere un Business Plan, puoi cercare aiuto da consulenti aziendali, mentori o servizi di supporto imprenditoriale. Inoltre, ci sono molte risorse online disponibili che offrono consigli e linee guida per scrivere un Business Plan efficace.

Christian

Salve fornite delle consulenze a provati che vorrebbero aprire la propria attività per capire se è realizzabile? Avrei un mia idea di impresa ma vorrei tutte le info possibili e se realizzabili. Se si mi indicate come richiedere consulenza grazie

Gaia

Buongiorno,

fornite consulenze per la stesura del Business Plan, oltre che per la valutazione dei bandi?

Marco Vuotto

Certamente!!

Felice

Fornite anche consulenza per quanto riguarda la costruzione del BP in Excel ?

Certo è uno degli strumenti che noi utilizziamo

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  • Finanza aziendale
  • Marzo 1, 2024

Guida al Business Plan: cos’è, a cosa serve e come farlo in modo efficace

Guida al business plan

  • Il business plan definisce gli obiettivi aziendali e le strategie per raggiungerli, essenziale per la guida interna dell’impresa.
  • Serve come documento fondamentale per attrarre finanziamenti e investitori, delineando la direzione e il potenziale di crescita dell’azienda.
  • Funge da strumento di controllo per valutare i progressi dell’azienda e permette di apportare modifiche strategiche tempestive.
  • Il business plan è spesso richiesto per accedere a contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Il business plan è un documento molto importante per qualsiasi tipo di impresa. Inoltre, ci sono occasioni in cui poter fornire un business plan può fare un enorme differenza in termini di ottenimento di finanziamenti da parte di investitori o strumenti di finanza agevolata. Ma conosci davvero l’importanza di avere un business plan ben fatto? E sai costruirlo in modo efficace? Se sei andato nel panico ogni volta che ti sei trovato davanti alla richiesta di redigere un business plan o se sei alla ricerca di consigli per fare il tuo piano di business, questa guida fa per te. Continua a leggere per trovare tutte le risposte alle tue domande su cos’è il business plan e come farlo.

business plan descrizione dell'impresa

Business plan: la guida definitiva

Cos’è il business plan, 1. l’indice del business plan, 2. executive summary, 3. descrizione dell’impresa, 4. descrizione del prodotto o servizio, 5. analisi di mercato, 6. piano di marketing, 7. piano operativo, 8. struttura organizzativa dell’impresa, 9. il piano finanziario, 10. gli allegati utili al business plan, errori da evitare nella stesura del business plan, a cosa serve il business plan, chi mi può aiutare a redigere il mio business plan, quanto costa fare un business plan, guida al business plan e supporto di un professionista.

Lo scopo del business plan è quello di descrivere un progetto d’impresa . In particolare, il business plan scende nel dettaglio di come un progetto intenda trasformare un’idea in un’azienda vera e propria, che fornisce prodotti, servizi e crea profitto. I business plan sono quindi documenti personalizzati per ciascun progetto aziendale, ma presentano comunque tutti una struttura simile. Analizzando questa struttura abbastanza standard , abbiamo la possibilità di comprendere fino in fondo cos’è un business plan e quali sono le informazioni necessarie per comporlo.

Come fare un business plan: la struttura

Se ti stai chiedendo come fare un business plan, conoscere la sua struttura fondamentale ti sarà di grande aiuto. Illustrare i diversi punti nel dettaglio, inoltre, ci dà la possibilità di individuare tutto ciò che un business plan ben costruito deve contenere. La struttura generale di un business plan si articola nel mondo seguente:

  • Executive summary
  • Descrizione di impresa
  • Descrizione del prodotto o servizio
  • Analisi di mercato
  • Piano Operativo
  • Struttura Organizzativa
  • Piano finanziario

Ognuno di questi punti può essere considerato come una sezione del tuo business plan. Passiamo ora a capire più nel dettaglio quali informazioni devono contenere le diverse sezioni.

L’indice elenca semplicemente le varie sezioni che seguiranno, con l’indicazione della pagina alla quale trovarle. Se consegni il business plan in digitale, per esempio in formato PDF, potresti aggiungere dei link a ogni voce dell’indice che puntano alla sezione di riferimento, in modo da facilitare la consultazione del documento.

Summary in inglese significa “riassunto”. Lo scopo di questa sezione è infatti quello di riassumere l’idea di impresa e i punti chiave dell’intero business plan. Nonostante sia la prima sezione che compare sul tuo business plan, di solito questa viene redatta alla fine, proprio perché serve a riassumere le informazioni chiave del documento. Questa è anche la prima sezione che i potenziali finanziatori leggeranno: è importante che sia redatta in modo chiaro, ma deve anche essere accattivante. Lo scopo è quello di invogliare i finanziatori a continuare a leggere il business plan, incuriositi dalle potenzialità del progetto, dal possibile ritorno economico, o dal contributo che il progetto può dare alla comunità.

Dopo l’indice e il “ summary “, che dà una descrizione generale del progetto, anticipando quello che verrà dopo, la “descrizione dell’impresa” è la prima sezione veramente specifica. Qui dovrai descrivere la tua impresa, o l’impresa che intendi creare. La descrizione deve scendere anche nei dettagli tecnici: qual è la sua struttura, in che settore opera, quante e quali sedi ha o avrà. Devi raccontare anche la storia dell’impresa e, soprattutto, quali sono i suoi obiettivi. Come vedremo, il business plan può essere anche redatto da imprese già esistenti che, ad esempio, presentano un progetto a una commissione di valutazione per un finanziamento agevolato erogato dalla Comunità Europea o dalla Stato. In questo caso, oltre alla descrizione dell’impresa, questa sezione dovrà contenere anche la descrizione del progetto per il quale si sta richiedendo il finanziamento.

Dopo aver descritto l’impresa, è il momento di passare alla descrizione del prodotto o servizio che l’impresa offre sul mercato. Anche in questo caso, la descrizione deve essere sia qualitativa che quantitativa, senza trascurare di descrivere anche a quale bisogno/domanda di mercato il prodotto o servizio risponde. La descrizione del prodotto dovrebbe mettere in evidenza:

  • Le caratteristiche del servizio o prodotto. In questa sezione possono essere inserite anche foto, schemi, progetti…
  • La possibilità di impiego: a cosa serve il prodotto o servizio?
  • Cosa distingue il tuo prodotto o servizio da quelli dei tuoi competitor.
  • Se possiedi un brevetto per il tuo prodotto, è importante specificarlo proprio in questa sezione.

Aver effettuato un’attenta analisi di mercato non è importante solo per poter poi redigere il business plan in maniera corretta, ma anche per comprendere in quale nicchia inserirti, quali sono i bisogni e i problemi del pubblico di riferimento, quale tipo di concorrenza ti troverai ad affrontare e così via. In questa sezione, potrai illustrare le analisi di mercato che hai condotto, come le hai condotte e le conclusioni che ne hai tratto.

Uno degli errori più comuni per chi inizia a fare impresa è quello di considerare il marketing come un elemento accessorio. Capire come strutturare il business plan e scriverlo anche senza che sia richiesto per accedere a un finanziamento, serve a far capire al neo-imprenditore quali sono i punti che non possono essere trascurati né sottostimati.

Redigere un business plan significa, quindi, ideare e redigere anche una strategia di marketing. E la sezione “piano di marketing” sarà proprio dedicata alla sua descrizione. Anche qui dovrai scendere nel dettaglio e descrivere a quale segmento di pubblico saranno rivolte le tue campagne, quali canali vorrai utilizzare, quale identità comunicherai per il tuo brand e i tuoi prodotti o servizi e così via… Non meno importante, in questa sezione è bene anche specificare quale fetta di budget sarà dedicata alle strategie di marketing.

Il piano operativo scende nel dettaglio del funzionamento dell’azienda e ne descrive le operazioni quotidiane, i processi produttivi, l’organizzazione del personale. È quindi la sezione in cui dichiari ai tuoi potenziali stakeholders come intendi raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato.

In questa sezione si descrive come è strutturata l’impresa dal punto di vista formale: chi sono i soci, chi fa parte del consiglio di amministrazione, come è organizzata o come si intende organizzare la struttura gerarchica interna all’azienda.

Questa sezione contiene tutte le informazioni relative agli aspetti più economici: in termini semplici, si deve indicare a quanto ammonta il budget a disposizione, da dove viene, come si intende spenderlo e anche quali sono i profitti che ci si aspetta e in quali tempistiche. In molte occasioni, come ad esempio quando un’impresa si trova in una fase in cui è ancora alla ricerca di investitori, devono essere inserite le informazioni circa il budget che l’impresa ritiene necessario. Devve quindi specificare quanti soldi ha bisogno l’impresa / il progetto per iniziare a funzionare e creare profitto. Solo così i potenziali investitori avranno tutte le informazioni a loro disposizione per valutare l’affare.

Tutte le informazioni, i documenti e i dati in tuo possesso che non trovano posto nelle sezioni precedenti del tuo business plan, possono essere aggiunti come allegati in fondo al documento. Possono far parte degli allegati:

  • i curriculum vitae dei soci;
  • gli studi di settore;
  • le mappe e le foto della location aziendale;
  • gli elenchi dettagliati delle attrezzature;
  • le lettere di supporto da parte di futuri clienti…

Fin qui ti ho descritto le sezioni che compongono un business plan ben strutturato. Tuttavia potrebbe essere utili vedere insieme gli errori più comuni che si commettono durante la stesura di questo documento. Errori che, in realtà, con u po’ di attenzione e cura, possono essere facilmente evitati.

No alla superficialità

Non approcciare la stesura del business plan in modo superficiale e non sottovalutarne l’importanza. Dalla qualità e il coinvolgimento che il piano imprenditoriale riesce a comunicare può dipendere la possibilità di ottenere un finanziamento importante o un investimento da parte di un privato. Se c’è uno step della nascita di una nuova impresa che può fare la differenza è proprio quello del business plan. Approcciarlo con superficialità può compromettere il tuo successo.

Banditi gli errori ortografici o grammaticali

Nell’era della scrittura digitale gli errori ortografici sono spesso dovuti a errori di battitura. Per quanto insignificanti, questi errori sono fastidiosi per il lettore: se un membro di una commissione deve valutare decine di piani imprenditoriali, tra due di pari qualità scarterà quello scritto peggio. Gli errori grammaticali – o come li chiamava la mia maestra delle elementari “gli orrori grammaticali” – sono ancora più fastidiosi per chi legge. La maggior parte delle persone è più abituata a comunicare con la lingua parlata piuttosto che con quella scritta, e si ritrova a commettere disattenzioni quando scrive.

Perciò, fai molta attenzione e non affidarti solo agli strumenti digitali per individuare gli errori ortografici e di grammatica; fai rileggere il tutto a qualcun altro, in modo che non sfugga nessun “orrore” di scrittura.

Le 5W e 1H: chi, cosa, come, dove, quando e perché

Prese in prestito dalla lingua inglese, le famose 5W + 1H di solito vengono insegnate in correlazione al giornalismo. Ma who, when, where, why, what and how (chi, quando, dove, perché, come e cosa) devono essere alla base di qualsiasi progetto quando si scrive un testo che dia informazioni.

In tutto il business plan, quindi, devono essere chiari il “chi” è l’azienda, il “cosa” vuole proporre/fare, “come” lo vuole fare, per quali motivi (il “perché” – ad esempio: a seguito di un’analisi di mercato è emersa la possibilità di business legata al prodotto, in quanto non ci sono altri competitor che soddisfano il bisogno analizzato), e il “quando”. Quest’ultimo, il “quando” viene spesso omesso, ed è un errore molto grave. Infatti, quando si descrivono strategie, è bene indicare, oltre quello che si intende fare, anche entro quando intendi farlo così come, parlando dei profitti che ci si aspetta dal progetto, va inserito anche il riferimento temporale.

Evita business plan utopici

È più che normale farsi prendere dall’entusiasmo all’inizio di una nuova avventura, come può essere l’apertura di una nuova azienda e questo comporta spesso un’esposizione entusiasta e utopica dell’idea di business che abbiamo in mente. Tuttavia è importante che obiettivi, aspettative e outcome indicate nel business plan siano realistiche e concretamente attuabili.

Cerca di fare riferimento alla concorrenza

Fare riferimento alla concorrenza può servire, ad esempio, per piegare nel business plan come la tua azienda intende distinguersi dagli altri ed è una dimostrazione di quanto e come l’imprenditore conosce il mercato. Riferirsi alla concorrenza, quindi, non è considerato un segno di debolezza o un tentativo di “rubacchiare idee”, ma anzi è una pratica utile e ben vista. Al contrario, non fare riferimento ai competitor può penalizzarti perché potresti far pensare agli stakeholder che non ti sei informato sulla concorrenza in fase di analisi di mercato.

Lo abbiamo accennato nel corso della guida, ma conviene ribadirlo in un paragrafo dedicato. Oltre ad aiutarti a chiarire le idee sul tuo progetto e a trasformare quelle stesse idee in qualcosa di concreto, il business plan è un documento di fondamentale importanza in fase di ricerca dei fondi necessari alla creazione della nuova impresa o progetto imprenditoriale. E questo vale sia quando si propone il proprio progetto a investitori privati, sia quando si partecipa a un bando di finanza agevolata.

Infatti, tutti i bandi di finanza agevolata, sia quelli per le nuove imprese sia quelli per imprese già costituite, hanno come requisito obbligatorio la presentazione di un business plan. In alcuni casi il tuo documento viene valutato e farà quindi la differenza tra l’ottenere il finanziamento oppure no. In altri casi, invece, il business plan gioca un altro ruolo. Quale ruolo? Facciamo un esempio. Quando un finanziamento viene erogato in ordine cronologico, e quindi non viene assegnato un punteggio al tuo progetto, ma solo un’idoneità, una volta ottenuto il finanziamento dovrai realizzare gli investimenti previsti dal tuo business plan entro un arco di tempo preciso (in genere, un anno).

Non è obbligatorio assumere un professionisti per la redazione del proprio business plan. Tuttavia, nel caso in cui il piano imprenditoriale sia funzionale all’ottenimento di un finanziamento o di una agevolazione, è bene farsi aiutare da un professionista. In questo caso, le figure professionali alle quali rivolgersi possono essere: il commercialista, un professionista specializzato in business plan, un consulente di finanza di impresa, o un consulente di finanza agevolata.

Devi però ricordare che, aiutare non significa delegare . Il professionista può aiutarti a strutturare le sezioni che abbiamo visto, evitando che tu possa dimenticare delle parti o usare termini scorretti, ma il contenuto devi redigerlo da solo. Sei tu che conosci l’idea, il progetto, l’impresa e solo tu puoi entrare nel dettaglio in modo preciso e puntuale.

Il costo di un business plan redatto da un professionista dipende moltissimo dalle dimensioni e dalla complessità del progetto d’impresa. Facendo una ricerca puoi trovare vari prezzi e, ad esempio, per una start-up, possiamo stimare un costo di partenza che si aggira attorno ai 2.500€ e che può arrivare ai 5.000€ per un Business Plan completo e professionale per presentarsi in banca e agli investitori. Puoi quindi stimare 2.500€ come prezzo minimo, ma è sempre bene richiedere un preventivo personalizzato per valutare bene i costi.

Questa guida offre le basi per la struttura generale del business plan, ma vuole anche sottolineare l’importanza di questo documento per diversi scopi. Infine, il consiglio è sempre quello di affidarsi al supporto di un professionista, in modo da essere sicuro di scrivere tutte le informazioni necessarie per accedere al bando che ti interessa. Un consulente di finanza aziendale e agevolata, come quelli del team di Finera, ti supportano infatti in tutto il processo di accesso ai finanziamenti: dall’individuazione del bando più utile, alla creazione dei documenti – compreso il business plan – fino all’erogazione del finanziamento. Vuoi supporto per il tuo business plan? Compila il modulo e fissa subito un incontro gratuito.

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Come si fa un Business Plan: ecco la guida facile

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Se stai per creare una start up o un’impresa, allora hai bisogno di un business plan ! Ma cos’è di preciso? Beh, stiamo parlando di un documento estremamente importante perché risponde a ben quattro funzioni diverse. Prima di spiegarti come si fa un business plan , cerchiamo di chiarire di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi di questo documento.

Ecco un breve indice di tutto ciò che tratteremo in questa guida sul business planning:

Cos’è il business plan e a cosa serve

Come fare un business plan: la struttura da seguire, come redigere un business plan: le varie parti.

  • Executive summary
  • Descrizione dell’impresa
  • Descrizione del prodotto o servizio
  • Analisi di mercato
  • Il piano di marketing
  • Il piano operativo
  • La struttura organizzativa
  • Il Piano finanziario
  • Gli allegati
  • Qualche esempio di business plan

Un business plan (o piano di business) è un documento articolato e suddiviso in sezioni che ha lo scopo di descrivere un progetto di business e di spiegare come un’idea di impresa può trasformarsi – entro un determinato periodo di tempo e seguendo determinate modalità – in un progetto d’impresa vero e proprio.

Le quattro funzioni fondamentali di un business plan sono le seguenti:

  • Descrivere l’idea imprenditoriale e la sua fattibilità
  • Impostare la strategia da seguire per il successo dell’impresa
  • Valutare le performance e l’andamento del progetto in itinere
  • Presentare l’idea imprenditoriale a potenziali investitori.

A chi serve il business plan

Un business plan è utile non solo nel caso del lancio di una start up, ma serve anche alle imprese già avviate per affrontare progetti di sviluppo (ad esempio per individuare i vantaggi che si possono ottenere realizzando un determinato progetto) oppure in caso di operazioni straordinarie come acquisizioni e fusioni.

Leggi anche: Come creare una start up

Torna all’inizio

Affrontiamo ora la questione più pratica, ossia come fare un business plan:

  • Crea un indice
  • Scrivi un executive summary efficace
  • Scrivi la descrizione dell’impresa
  • Redigi la descrizione del prodotto o servizio
  • Prepara l’analisi di mercato
  • Illustra la strategia di marketing
  • Crea il piano operativo
  • Spiega la struttura organizzativa
  • Illustra il piano finanziario
  • Prepara gli allegati

Ognuno di questi punti, che approfondiremo di seguito, rappresenterà una diversa sezione del tuo business plan.

Procediamo!

Leggi anche: Lean Canvas, il business plan per lean start up

Prima di spiegarti come si redige un business plan devi ricordare che, essendo un documento importante sia a livello interno che esterno (per la presentazione ai possibili finanziatori), deve essere scritto in modo chiaro, snello, leggibile, completo e trasparente . D’altronde, non vorrai confondere e stordire i potenziali finanziatori con un documento prolisso, confuso e graficamente brutto, no?

Detto questo, vediamo come fare un business plan con i fiocchi!

Ogni business plan si apre con un indice che elenca le varie sezioni presenti nel documento e le relative pagine a cui trovarle. Serve a rendere più semplice la consultazione (un po’ come l’indice che trovi all’inizio di questo articolo!).

2. Executive summary

L’executive summary è una sorta di sintesi che spiega brevemente qual è l’idea d’impresa e i punti chiave del documento. Dev’essere scritto in modo accattivante e chiaro poiché è la prima cosa che i potenziali finanziatori leggeranno.

Per riuscire a scrivere un executive summary efficace, ti consigliamo di redigerlo alla fine, quando avrai finito di fare il resto del business plan. In questo modo avrai le idee chiare.

3. Descrizione dell’impresa

In questa sezione dovrai descrivere l’impresa dando informazioni sulla sua tipologia, la sua storia, la sua struttura, in che settore opera, cosa offre, quali sedi ha e quali sono i suoi punti di forza rispetto alla concorrenza (ad esempio, la presenza di figure manageriali altamente esperte e qualificate, il fatto di avere una location ottima, di essere in possesso di un brevetto, ecc.). Descrivi anche quali sono gli obiettivi da raggiungere ; ricorda che devono essere realistici e realizzabili entro un periodo di tempo determinato. In questa sezione spiega anche da chi è composto il team imprenditoriale .

4. Descrizione del prodotto o servizio

In questa parte del tuo business plan devi descrivere nel dettaglio i servizi o i prodotti offerti e a quale bisogno e domanda del mercato intendono rispondere. Metti in evidenza:

  • Le caratteristiche del servizio o del prodotto (in quest’ultimo caso inserisci anche foto e materiale informativo).
  • Le possibilità d’impiego: come/in che casi può essere utilizzato?
  • Ciò che lo distingue dal prodotto/servizio offerto da altre aziende. Se possiedi un brevetto, specificalo.
  • Quali possono essere gli sviluppi futuri.

5. Analisi di mercato

Come si fa un business plan: analisi del mercato

Effettua un’approfondita analisi di mercato e descrivi:

  • Com’è segmentato
  • I trend del settore e di sviluppo della domanda
  • Quali sono le normative che regolano il mercato
  • Quali sono i tuoi competitor diretti e indiretti e come si posizionano
  • Quali sono le caratteristiche dei clienti target , le loro abitudini di consumo, lo stile di vita e le preferenze, la loro capacità di acquisto e le loro caratteristiche socio-demografiche e geografiche. In questo campo ti può essere utile creare delle buyer personas .

6. Il piano di marketing

In questa sezione del business plan devi illustrare qual è la strategia adottata per attirare e fidelizzare i clienti e per posizionarti e importi nel mercato . Nel tuo piano di marketing dovrai illustrare quali sono le scelte strategiche riguardo a:

  • Prezzo di vendita
  • Comunicazione e promozione del prodotto/servizio
  • Politiche di distribuzione (canali scelti, accordi di commercializzazione, rete di vendita).

Dopo aver stabilito queste strategie puoi effettuare una previsione della quota di mercato, delle vendite e del fatturato previsto nel periodo di tempo preso in considerazione dal tuo piano di business.

Leggi anche: Modello di business: cos’è e come sceglierlo

7. Il piano operativo

Procediamo nella spiegazione di come fare un business plan parlando della sezione dedicata al piano operativo. Questa serve a spiegare:

  • Come si vuole produrre e sviluppare il prodotto , quali risorse e processi vengono coinvolti.
  • Come si intende offrire assistenza tecnica ai clienti nella fase post-vendita, aspetto sempre più importante per la soddisfazione dei clienti e la loro fidelizzazione.

8. La struttura organizzativa

In questa sezione dovrai descrivere in modo più approfondito i profili del team manageriale (titoli di studio, esperienze, qualifiche professionali) e definire qual è il loro ruolo e funzione all’interno dell’impresa. Stabilisci anche il piano di gestione delle risorse umane , di quali figure professionali il progetto ha bisogno (competenze e funzioni) e qual è il piano di assunzioni previsto.

9. Il Piano finanziario

Come fare un business plan: il piano finanziario

Questa è la sezione più numerica del business plan, in cui fornire una proiezione realistica e dettagliata delle performance economiche e finanziarie dell’impresa.

Qui dovrai inserire:

  • Il Conto Economico preventivo per almeno 3 anni, inserendo quindi le previsioni di tutti i costi (fissi e variabili) che l’impresa dovrà affrontare e i ricavi previsti, evidenziando il risultato economico di esercizio.
  • I flussi di cassa : le uscite finanziarie previste.
  • Lo Stato patrimoniale preventivo per 3 anni (provenienza dei capitali e loro impiego).

Leggi anche: Come finanziare una startup

10. Gli allegati

Un business plan si conclude con una sezione dedicata agli allegati utili per chiarire quanto detto nelle diverse sezioni e per fornire informazioni aggiuntive. Alcuni esempi di allegati di un piano di business sono:

  • Il curriculum vitae del management
  • Le schede tecniche di prodotto
  • I dati sull’indagine di mercato
  • Eventuali preventivi da parte di fornitori

Un esempio di business plan

Abbiamo visto qual è la struttura di un business plan, come si fa e perché è importante. Ora, però, scommetto che ti piacerebbe vedere un caso pratico. A questo link puoi consultare consultare un esempio redatto dall’Università di Siena.

Bene, ora che ti abbiamo spiegato come si fa un business plan puoi metterti al lavoro. Ricorda che una volta redatto il tuo piano di business non lo devi lasciare nel dimenticatoio, anzi, questo documento va costantemente aggiornato in base ai cambiamenti interni all’azienda o delle condizioni esterne. 

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Come scrivere un business plan vincente: guida completa con esempi (2024)

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Hai un'idea imprenditoriale, una grande idea, ma non sai da dove cominciare per realizzarla. Ebbene te lo dico io: dalla scrittura di un business plan completo e dettagliato

Senza un piano, ti ritroverai a prendere continuamente decisioni improvvisate per la tua azienda e per te stesso. E potresti sprecare anni e i risparmi di una vita in un progetto che ha poche possibilità di successo.  

Perciò, anche se la tua idea è grandiosa, hai bisogno di un piano strategico che ti aiuti a far crescere la tua azienda nel modo corretto. E devi averlo ora ! Perché non passerà molto tempo prima che i tuoi concorrenti utilizzino le loro risorse per superarti in intelligenza e rubarti l'idea.

Non ti preoccupare... Con il mio aiuto, sarai in grado di redigere un business plan vincente e iniziare l'attività con il piede giusto .

Imparerai a presentare un business plan vincente a investitori e banche per ottenere i finanziamenti necessari alla tua nuova impresa, a identificare il tuo cliente target, a costruire il tuo Brand e a costruire relazioni con i tuoi potenziali clienti.

Sarai in grado di creare una strategia chiara e una road map per la tua azienda , che potrai seguire e trasformare in realtà con la certezza di essere sempre sulla strada giusta per raggiungere i tuoi obiettivi.

Sei pronto per iniziare a pensare come un imprenditore di successo e costruire un'azienda che resista alla prova del tempo?

Cosa è un Business Plan

business plan cover

Un buon business plan è, per definizione, un documento che serve come guida o tabella di marcia per qualsiasi imprenditore. Si tratta di un progetto di business che fornisce una  roadmap di dove andrete in futuro, passo dopo passo

E' assolutamente fondamentale nelle prima fasi di vita di una startup

Raccoglie sia informazioni generali sia proiezioni finanziarie utili per aiutarti a identificare le risorse e gli strumenti necessari per arrivare alla destinazione.

Il business plan è la tua guida all'azione, che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi, ed è fondamentale sia per una nuova attività, sia per una già consolidata. Il suo scopo è quello di creare una visione per il tuo business che sia realistica e ispiratrice .

A proposito se vuoi approfondire questo tema ti consiglio di scaricare la mia GUIDA GRATUITA

A cosa serve e perché è importante

Un business plan serve a progettare il tuo business e a creare un piano d'azione per il suo futuro. Senza di esso non puoi capire se stai facendo progressi o meno. Senza un quadro accurato della tua azienda e del settore in cui operi, non puoi prendere decisioni informate e avere successo. 

Soprattutto senza questa pianificazione non potrai

  • Eseguire una strategia di marketing realistica.
  • Pianificare la crescita in ognuna delle fasi dell'attività d'impresa
  • Avere un'idea chiara dei rischi e delle minacce alle quali andrai incontro esponendoti sul mercato, grazie ad una analisi SWOT
  • individuare correttamente i propri punti di forza e di debolezza e impostare una strategia di crescita
  • riconoscere e cogliere le opportunità che troverai lungo il percorso
  • pianificare le scelte strategiche aziendali
  • capire come raggiungere gli obiettivi prefissati
  • individuare i fattori critici per il successo aziendale
  • raggiungere la quota di mercato prefissata
  • Capire quali saranno i numeri dell'attività nei primi mesi di vita e di conseguenza avere una previsione finanziaria adatta a farti sopravvivere nei primi periodi, quelli più duri.

Secondo una statistica del Journal of Management Study , le aziende che producono un business plan crescono:

  • il 30% in più di quelle che non lo fanno
  • il 71% più velocemente

Chi è l'esperto che realizza business plan?

Una domanda che ricevo molto spesso è: Chi mi può aiutare a redigere un business plan? A chi mi rivolgo per prepararlo?

Spendiamo due parole per introdurre un concetto fondamentale. C'è una sola persona che può e deve realizzare il piano progettuale per la sua azienda: l'imprenditore che la vuole avviare .

E' l'imprenditore infatti a dover conoscere alla perfezione i numeri e le caratteristiche del suo mercato target, se vuole sperare di avere successo.

Ovviamente, non deve necessariamente fare tutto da solo. L'imprenditore può infatti avvalersi di professionisti specializzati o di esperti di marketing che possano aiutarlo a redigere un modello di business plan esemplare.

Per esempio io posso sicuramente aiutarti. Ma prima devi capire come lavoro e per farlo puoi accedere alle RISORSE GRATUITE

business plan chi lo fa

Come sviluppare un business plan

Questo documento è composto da una serie più o meno lunga di contenuti, a seconda dell'obiettivo che intendi perseguire. Tuttavia, nella maggior dei casi troverai sempre un certo filo conduttore, che parte dall'analisi della tua idea imprenditoriale, procede esaminando il mercato di riferimento in cui vuoi operare e poi approfondisce le strategie di marketing e di produzione.

Vediamo come impostare un buon lavoro passo dopo passo

Tipicamente il business plan comincia con l'indice, una breve lista di tutti i punti che saranno trattati nel seguito. E' la prima cosa che viene letta, ma l'ultima che viene scritta.

Perciò assicurati di compilarlo solamente dopo aver redatto tutti i passi seguenti

2 - Executive summary

L'executive summary è un riassunto breve, tipicamente di una pagina, dell'intero documento, e come tale, è scritto per ultimo, insieme al sommario. 

Lo scopo del riassunto esecutivo è di fornire una rapida panoramica del piano di business . Dovrebbe essere una panoramica chiara e concisa dove dici al tuo lettore perché stai scrivendo questo documento - lo scopo dell'analisi e gli obiettivi della futura azienda.

L'executive summary dovrà quindi contenere una breve panoramica: 

  • del fondatore e delle sue esperienze precedenti
  • dell'idea dell'azienda
  • dell'idea d' impresa
  • del settore
  • degli obiettivi aziendali
  • di eventuali finanziamenti
  • delle linee guida di sviluppo
  • di eventuali figure professionali esterne
  • della concorrenza e di come vogliamo differenziarci da essa
  • I principali punti di forza e debolezza dell'azienda
  • Le principali opportunità dell'azienda
  • Una breve panoramica del team di gestione
  • Alcune stime prudenziali che facciano comprendere a quali numeri di fatturato e utili può arrivare

executive summary business plan

L'executive summary è la prima ed ultima opportunità che avrai per impressionare il lettore . Infatti se non riuscirai a catturare l'attenzione dell'investitore in una pagina, di sicuro non leggerà tutto il documento.

Quindi assicurati di pianificare correttamente il suo contenuto

3 - Descrizione dell'impresa

Questa sezione descrive la tua azienda in dettaglio e viene a volte chiamata "concetto di business".  Dovrebbe includere tutto ciò di cui hai bisogno per convincere il lettore che la tua idea di business avrà successo.

È importante che tu descriva il business, il mercato, la concorrenza e la tecnologia che c'è dietro, in un modo che sia comprensibile sia per le persone tecniche che per quelle non tecniche.

La cosa migliore è usare i classici concetti di mission e vision, così che in poche parole sia possibile capire quale è la missione aziendale .

Hai anche bisogno di spiegare perché la gente vorrà usare il tuo prodotto o servizio. Questo può avvenire evidenziando i tuoi vantaggi competitivi rispetto ai tuoi concorrenti.

Puoi continuare spiegando i tuoi obiettivi di breve, medio e lungo termine e perché volete raggiungere proprio quelli.

È importante non promettere troppo. Sarà facile eccitarsi troppo e fare troppe promesse quando si è entusiasti della propria idea di business. Ma ricorda che il business plan non serve a capire co esattezza quanti soldi farai se avrai successo... bensì a quanto soldi perderai se fallirai.

4 - Descrizione del prodotto o servizio

Questa parte è quella in cui descrivi il contenuto della tua idea imprenditoriale .

È la parte più importante del piano e dovrebbe occupare la maggior parte dello spazio del documento. Dovresti iniziare con una breve introduzione e dare alcune informazioni sul tuo prodotto o servizio. L'introduzione dovrebbe essere breve, chiara e dritta al punto.

Dovresti anche includere i benefici per il consumatore indicando:

  • come il tuo prodotto aiuterà i tuoi potenziali clienti?
  • Che problema risolve o che desiderio soddisfa?
  • È davvero unico?
  • Come funziona?
  • Quanto costerà?
  • Qual è la concorrenza? Quali sono i loro prodotti/servizi? Come saranno diversi dai tuoi?

Dovrai elencare le caratteristiche tecniche del prodotto ma anche i singoli benefici che ognuna di queste caratteristiche produrrà nella vita del tuo cliente.

Assicurati di inserire schemi, grafici e dettagli visivi o multimediali che consentano al lettore di capire senza avere dubbi.

5 - L'analisi di mercato

In questa sezione si entra nella parte dell'analisi di mercato, dove si analizza il mercato di riferimento per il tuo prodotto e come esso evolverà in futuro. Questa indagine è in assoluto la parte più importante nella progettazione di un business.

E' come la diagnosi di un dottore, che voglia poi elaborare una cura. O come il sopralluogo di un ingegnere civile, che debba stabilire se è possibile costruire in una certa zona.

L'analisi di mercato è a sua volta composta di varie fasi, che puoi trovare esplicitate in questa lunga guida alle analisi di mercato

analisi di mercato

L'analisi del settore

In particolare l' analisi di settore prende in esame il mercato nel quale competi, al fine di individuarne caratteristiche, dimensioni e tendenze:

  • Qual è l'attuale situazione dell'industria?
  • Perché si trova nello stato in cui si trova oggi?
  • Sta crescendo o diminuendo?
  • Quali nuove tecnologie sono state sviluppate?
  • Quali sono i rischi potenziali per il suo business?
  • Quali sono le tendenze del mercato ?
  • Quali sono le principali sfide per il tuo business?

Dovrai descrivere come la tua azienda si inserisce nella struttura attuale del settore e in che modo intende muoversi al suo interno

Analisi competitiva

L'analisi competitiva, detta anche analisi della concorrenza , è quella parte dell'analisi di mercato (a sua volta parte del business plan) che dovrebbe aiutarti a identificare i concorrenti più importanti per il tuo prodotto o servizio.

Dovrebbe essere un'opportunità per te di confrontare i punti di forza e di debolezza della tua azienda con quelli dei vostri concorrenti . In questa sezione, dovrete descrivere:

  • Chi sono i tuoi competitor ?
  • Quali sono le loro quote di mercato?
  • come il vostro prodotto o servizio differisce da quello dei vostri concorrenti?
  • Quale dei vostri concorrenti cercherete di battere?
  • Con quale dei suoi concorrenti non intendete competere?
  • Qual è il vostro vantaggio competitivo ?
  • Quali sono i loro piani a breve, medio e lungo termine ?
  • Quali sono i loro punti di forza e di debolezza?
  • Hanno una forte immagine di marca?
  • Quali sono i loro piani di crescita?
  • Hanno un piano di espansione?

Questa sezione ti aiuterà a capire cosa rende il tuo prodotto o servizio diverso dai tuoi concorrenti. Potrai evidenziare le tue caratteristiche distintive e puntare sui fattori di successo della tua azienda. Perché come forse sai, il tuo prodotto non deve essere migliore di quello dei concorrenti, ma unico rispetto agli altri. 

O almeno questo è ciò che dovrai comunicare

Identifica i tuoi clienti

Questa è la parte più importante del business plan. Infatti se non sai chi vuoi aiutare tutto il resto è inutile. Dovrai fare quanto segue: eseguire ricerche di mercato approfondite per descrivere chi è il tuo cliente ideale sulla base di caratteristiche demografiche e psicografiche:

  • il suo reddito
  • il suo sesso
  • la sua etnia
  • il suo livello di istruzione
  • la sua posizione professionale
  • i suoi interessi
  • e così via...

Qui trovi articoli che descrivono come trovare i tuoi clienti target e la tua nicchia di mercato

analisi target

Descrivi come compreranno il tuo prodotto o servizio e quanto lo pagheranno .

  • Cosa si aspettano da te?
  • Cosa li spinge a comprare il tuo prodotto o servizio?
  • Quali sono le ragioni per cui non comprano il tuo prodotto o servizio?
  • Come attirerai i potenziali clienti?
  • Come li convincerai a comprare da te?

Rispondere a tutte queste domande è fondamentale per individuare i tuoi clienti ideali, quelli che vuoi colpire con i tuoi messaggi di marketing e trasformare in clienti affezionati, pronti a parlare bene di te e della tua azienda.

La strategia di marketing

Questa sezione sarà usata per descrivere la vostra strategia di marketing , con cui volete avvicinare a voi i vostri potenziali clienti e convincerli della bontà della vostra soluzione. Dovrete spiegare:

  • quale sarà la vostra proposta di vendita unica?
  • quali media userete per pubblicizzare il vostro prodotto o servizio.
  • Di che tipo di budget pubblicitario avrete bisogno
  • Quale sarà il vostro approccio alla pubblicità
  • Qual è il vostro budget per le strategie di email marketing, per le PR e altre forme di relazioni pubbliche
  • Quali sono gli obiettivi a lungo termine di fidelizzazione dei clienti
  • Quali saranno i margini di profitto

Nel business plan la strategia di marketing è chiamata anche " Piano di marketing " Le parti principali della strategia di marketing contemplano il piano dei media, la promozione, la pubblicità, le pubbliche, le strategie di acquisizione dei clienti e altre strategie di marketing utili per far si che l'azienda possa vendere con profitto ed aumentare la sua notorietà

6 - Il piano operativo

Dopo aver esaminato le parti relative al marketing viene il momento del piano operativo: la sezione del business plan dove scriverai come hai intenzione di muoverti . Esso è un ipotetico esempio di piano di realizzazione. 

La prima parte del piano operativo dovrebbe essere dedicata al riassunto della tua previsione finanziaria , che è un riassunto del tuo conto economico e della tua proiezione del flusso di cassa (lo vedremo più avanti). Dovrai anche descrivere la quantità di denaro che ti aspetti di spendere nei prossimi tre anni.

La seconda parte dovrebbe essere dedicata a spiegare l 'organigramma della società : chi fa cosa e quali responsabilità avrà ogni mansione. 

La terza parte dovrebbe contenere i dettagli del piano operativo : cosa farà la vostra azienda e quando lo farà.

Le parti successive potranno riguardare il lancio di nuovi prodotti , la produzione (o l'erogazione dei servizi) e il servizio di assistenza post vendita.

piano operativo business plan

Ecco alcune domande su cui riflettere

La struttura organizzativa

  • Chi sono i tuoi dipendenti?
  • Che tipo di istruzione avranno?
  • Quali competenze tecniche dovranno avere?
  • quali sono le competenze chiave e i dipendenti chiave senza i quali l'azienda non può funzionare?
  • Lavoreranno per la vostra azienda?
  • Se sì, dove lavoreranno?
  • Quanto tempo dedicheranno alla tua azienda?
  • Come recluterai e addestrerai i nuovi impiegati?
  • Quale sarà il piano di assunzioni?
  • Come li gestirai?
  • Come li motiverai?
  • Come supervisionerai le loro attività?
  • Come monitorerai le loro prestazioni?
  • Chi avrà la responsabilità del piano di gestione?

struttura organizzativa

  • Come sarà il tuo processo di produzione?
  • Di quali macchinari avrai bisogno?
  • Chi ti fornirà le materie prime?
  • Quali saranno i processi produttivi?
  • Dove saranno fabbricati i tuoi prodotti?
  • Quali assicurazioni è bene possedere in caso di rischi?
  • Quali sono i limiti di produzione sotto i quali non puoi scendere per non incrinare il tuo piano dei costi?
  • Quali cambiamenti tecnologici puoi sfruttare per distinguerti?
  • Dove troverati i fondi necessari ad acquistare i macchinari?

Distribuzione

  • Come saranno distribuiti i tuoi prodotti?
  • Cosa farete con la vostra capacità in eccesso?
  • Come saranno confezionati i tuoi prodotti?
  • Venderai i tuoi prodotti attraverso distributori?
  • Avrai spazio espositivo nei punti vendita? 
  • Venderai i tuoi prodotti per corrispondenza?
  • Userai la vendita porta a porta?
  • Userai la vendita diretta?
  • Venderai i tuoi prodotti su Internet?

Assistenza post-vendita

  • Come gestirai il servizio clienti?
  • Cosa farai se c'è un problema con uno dei tuoi prodotti o servizi?
  • Cosa farai se i tuoi clienti hanno problemi?
  • Quali saranno i tuoi orari di lavoro?
  • Quali saranno i tuoi prezzi?
  • Che tipo di sconti farai?
  • Che tipo di resi e garanzie offrirai?
  • Quale sarà la tua politica di garanzia della qualità?

7 - Piano finanziario

Il piano finanziario è la parte conclusiva del Business Plan. Al suo interno creerete il rendiconto finanziario necessario a prevedere il futuro dell'azienda.

Il bilancio preventivo è il documento di previsione finanziaria più importante e va sempre considerato. Mostra quello che ti aspetti di spendere nel periodo (di solito un anno), e quello che ti aspetti di ricevere .

Questo vi aiuterà a sapere se il vostro piano è fattibile e dovrebbe indicare le entrate che prevedete, i costi che saranno sostenuti, il vostro margine di profitto, il debito e il debito finanziario. 

Il bilancio è a sua volta diviso in tre diversi documenti: il conto economico, lo stato patrimoniale e il flusso di cassa

piano finanziario

Conto economico

Il conto economico, o conto profitti e perdite, è un modo di presentare le prestazioni finanziarie della vostra azienda. Mostra quanti soldi la vostra azienda ha fatto (entrate) e quanto ha speso (costi).

Il profitto è la differenza tra le entrate e i costi. Il margine operativo mostra quanto efficiente sia la vostra azienda nel fare soldi

Le cose che dovrete considerare nel conto economico sono: 

  • Vendite : Quanto stimate di vendere nel periodo (tipicamente un anno). Se non lo sai, chiedi ai tuoi clienti o potenziali clienti.
  • Costo del venduto : Quanto costerà fare i prodotti? Includere la produzione, il trasporto, i materiali, l'assicurazione, i salari, l'affitto, costi di gestione ecc.
  • Margine lordo : Quanto è il profitto lordo (vendite - costo delle merci vendute)
  • Spese operative : Le spese che sono state necessarie per realizzare i tuoi prodotti. Queste includono salari, affitto, marketing, pubblicità, ecc.
  • Profitto : La differenza tra le entrate totali e i costi totali. La tua azienda ha un margine di profitto se il margine è superiore a zero.
  • Debito finanziario : La quantità di denaro che devi ai creditori. Quanti debiti hai? Includi i debiti ipotecari, i prestiti dalle banche e dalle istituzioni finanziarie, ecc.
  • Inventari : Quante scorte hai? Questa è una parte molto importante della previsione finanziaria. Se avete molte scorte, potreste aver bisogno di considerare come ridurre la quantità di scorte.
  • Tasse : Quante tasse dovrai pagare? Includere l'imposta sul reddito, l'imposta sulle società e l'imposta sulle vendite.

Stato patrimoniale

Lo stato patrimoniale nel business plan mostra gli investimenti (attività) e le fonti di finanziamento (passività e capitale netto) rispetto una certa data. E' importante capire che un bilancio è un'istantanea nel tempo. Di conseguenza, il totale delle attività e delle passività sul bilancio cambierà continuamente.

Il bilancio è un modo per organizzare le informazioni finanziarie di un'impresa e presentarle al mondo esterno.

Flusso di cassa

Un bilancio senza flussi di cassa (detto anche cash flow) non ha senso. Il rendiconto finanziario mostra la capacità della vostra azienda di generare liquidit à. Sarà il documento più importante della tua previsione finanziaria.

Il flusso di cassa dovrebbe riflettere la performance della vostra azienda entro il prossimo anno. Mostra quanto denaro avrete a disposizione nel periodo.

  • Entrate : Quanti soldi ti aspetti di ricevere dai tuoi clienti.
  • Spese : Quanti soldi spenderai in manodopera, materiali, affitto, assicurazione, etc. Deprezzamento e ammortamento: Quanto costerà mantenere i tuoi beni in buona forma. Pagamenti degli interessi: Quanti interessi pagherai sui prestiti? Quali saranno le uscite finanziarie e come le potra ripianare?
  • Tasse : Quante tasse dovrai pagare?

Ricorda che questa è solo una stima, non un numero preciso. Tuttavia il flusso di cassa mostra quanti soldi avrete a disposizione per investire nell'azienda e anche quanto denaro la vostra azienda genererà dalle sue operazioni.

Business plan esempio PDF

Molto bene, se sei arrivato fino a questo punto avrai sicuramente capito quante informazioni è necessario raccogliere e organizzare per creare un piano di business che sia davvero di grande aiuto per e per i tuoi piani futuri.

C'è un'altra cosa però che voglio dirti: non devi necessariamente essere fiscale.

Nonostante la struttura che ti ho presentato sia valida, completa, esauriente ed utile nella maggior parte dei mercati, è pur vero che non esistono regole scritte nella pietra.

Infatti troverai spesso esempi di business plan anche molto diversi tra di loro, a seconda del settore di mercato, del modello di business e dell'organizzazione che prepara (o che esaminerà) il business plan.

Per questo motivo ho pensato di mostrati alcuni esempi di business plan in pdf, he puoi scaricare ed esaminare alla luce di quanto ti ho presentato nell'articolo.

Esempio Business Plan 1 - Ristorante per famiglie

Esempio Business Plan 2 - Ecommerce

Esempio Business Plan 2 - SPA, Relax e Massaggi

Domande sulla redazione di un business plan

redigere business plan e una cosa lunga

Quanto tempo ci vuole per fare un business plan?

Dipende dal tuo business e dalla quantità di dettagli che vuoi includere. La maggior parte delle persone crea un piano in pochi giorni, o al massimo in poche settimane, anche se può richiedere più tempo se si vuole entrare in molti dettagli. In linea di massima, più il progetto è dettagliato maggiori saranno le probabilità di fare bene e avere successo.

Come concludere un business plan?

Puoi concludere il tuo piano di battaglia in molti modi. La conclusione tipica è riassumere le idee più importanti in poche righe. È tipico concludere con il team di gestione, cosa farete quando sarete in affari.

Quante pagine dovrebbe essere lungo un business plan?

Indicativamente la lunghezza giusta è di 30-50 pagine, compresi i dati finanziari. Ma può essere più o meno. Ciò che è importante è il contenuto, non la lunghezza. Ricorda di scrivere una eccellente Executive Summary, che sia avvincente ed interessante. Altrimenti non importa quando lungo o corto sia il tuo documento, se non cattura l'attenzione del lettore non verrà visto da nessuno!

Quanto costa un busines plan?

Quanto costa scrivere un business plan? Questa è una delle domande più frequenti poste dagli imprenditori. La risposta non è molto semplice. Il costo per redigere la documentazione varia a seconda dei seguenti fattori:

  • Il tipo e la dimensione dell'impresa
  • La complessità dell'idea di business
  • Il formato e lo stile grafico
  • La disponibilità del documento di origine
  • Il numero di revisioni e modifiche
  • La complessità del modello finanziario
  • Il livello di profondità

Conclusione

In conclusione, ci sono molte cose da considerare quando si crea un business plan. Dovresti pensare a cosa farà la tua azienda e quando lo farà. Questo documento ti guiderà nella definizione degli obiettivi e nel prendere decisioni ed in ultima analisi a evitare errori che possono minare il tuo successo.

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Sull'Autore

Ing. Luca Manitto

Ingegnere, Imprenditore Digitale e Consulente Marketing Vivo a Genova, ho 40 anni e sono papà diun bimbo di 4 anni Nel lavoro aiuto aziende e professionisti a creare la loro azienda online. Nella vita mi interesso di politica ed economia. Nel tempo libero medito e faccio sport

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business plan descrizione dell'impresa

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12 suggerimenti per scrivere la descrizione dell’azienda nel business plan

Una descrizione dell’attività fornisce un riepilogo delle caratteristiche chiave di un’attività. Come quello che fa l’azienda e cosa rende questa azienda diversa dalle altre. La descrizione di un’azienda dovrebbe essere in grado di presentarla al pubblico con una chiara comprensione della portata dell’idea imprenditoriale.

Quali informazioni sulla società inserire nella descrizione?

Come inserire le informazioni nella descrizione, 1. non iniziare con il nome dell’azienda., 2. mostra passione, 3. salta “siamo…”, 4. non spiegare il punto del dolore. spiega la soluzione., 5. fai un controllo della lunghezza, 6. fornisci solo informazioni di alto livello, 7. sii onesto.

Piuttosto che usare frasi come “un avanzato…” e “il futuro di…” e sprecare spazi, è meglio essere specifici e attenersi ai punti chiave principali. Mostra al pubblico quanto sia seria l’azienda con i suoi prodotti invece di parole superflue.

8. Sii unico

9. colpisci duro con le parole che incarnano la tua soluzione.

Fornire una conoscenza approfondita di ciò che fa l’azienda e del mercato di cui fa parte. Molti investitori e istituti di credito si concentrano spesso su questi due punti chiave prima di prendere una decisione.

10. Recensione

  • Business e Affari
  • Codici Ateco
  • Ordini e Casse Professionali
  • Professioni
  • Codici Tributo
  • Dichiarazioni e adempimenti
  • Finanza Agevolata
  • Finanziamenti
  • Bitcoin e Criptovalute
  • Crowdfunding
  • Digital Business
  • Digital Transformation
  • Intelligenza artificiale

Impresa , Lavoro

1 Luglio 2022

Business plan: cos’è e come redigerlo, esempi e struttura

Quando si avvia una nuova attività o si vuole presentare il progetto di una impresa, è necessario redigere un business plan in cui vengono stabiliti gli obiettivi che si intendono raggiungere, con le modalità e le strategie da adottare. leggi la guida per sapere a cosa serve il piano aziendale e come si redige..

di Ilenia Albanese

business plan descrizione dell'impresa

  • Il Business plan è uno strumento che permette di pianificare lo sviluppo dell’attività e di ottenere finanziamenti per le attività appena avviate.
  • Il Business plan approfondisce i diversi aspetti dell’attività, dai prodotti e servizi offerti al mercato a cui si rivolge, oltre alle strategie adottate e alle previsioni finanziarie.
  • Un Business plan è composto da varie sezioni, suddivise in parte descrittiva e parte numerica in cui vengono esposte le previsioni e le ipotesi presenti nella parte descrittiva.

Quando si pianifica l’avvio di un’attività economica o di implementarla, un documento importante è il Business plan . Questo documento rappresenta uno strumento utile per fare previsioni sulla crescita dell’attività, delinearne le caratteristiche, ma anche creare una strategia per acquisire nuovi clienti.

Il piano aziendale è composto da diverse sezioni che spiegano nel dettaglio l’idea imprenditoriale, o idea di business , in modo da pianificare l’attività e mettere in pratica le strategie elaborate. In questa guida vedremo a cosa serve il Business plan, quando e come realizzarlo e gli elementi che non possono mancare nella pianificazione aziendale.

Cos’è un Business plan

Come è fatto un business plan, come si redige il business plan, la struttura del business plan.

Il significato di Business plan è piano aziendale, e rappresenta un documento che sintetizza un progetto imprenditoriale . Una volta redatto, il Business plan diventa una sorta di guida per la gestione dell’attività e per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il documento di previsione, o lo studio di fattibilità , serve a molteplici scopi, tra cui:

  • avere un quadro dettagliato delle risorse necessarie per lo sviluppo dell’azienda;
  • partecipare a bandi;
  • accedere ai finanziamenti pubblici agevolati;
  • accedere al credito bancario.

In genere questo documento viene redatto dalle startup che vogliono avviare un business e per ottenere dei finanziamenti. In questo modo è possibile fare un’analisi di fattibilità e ottenere tutti i dati necessari per l’avvio dell’attività.

Ma questa non è l’unica occasione in cui viene redatto. Infatti, il Business plan serve anche alle imprese già avviate, piccole o grandi, che vogliono implementare il business . In questo modo è possibile allocare le risorse disponibili in modo da sviluppare i processi produttivi e di vendita.

Il Business plan è un documento che include le informazioni sull’attività e sugli obiettivi perseguiti. In particolare, il documento include:

  • prodotti e servizi da offrire;
  • il mercato in cui l’impresa opera;
  • le strategie per sviluppare o implementare il business;
  • il gruppo dirigente dell’impresa;
  • le previsioni finanziarie;
  • il piano temporale di sviluppo dell’impresa.

Ma vediamo nel dettaglio com’è fatto un Business plan e quali informazioni bisogna inserire: l’obiettivo del piano aziendale è quello di rispondere alle domande: cosa, dove, come, quando e perché .

Documento business plan

Ad occuparsi della redazione del Business plan sono in genere agenzie o società specializzate . In alternativa, sarà il commercialista che, attraverso una forte collaborazione con l’imprenditore che lo assiste, potrà provvedere alla redazione del piano aziendale. Il documento è composto principalmente da tre sezioni:

  • una parte introduttiva in cui si illustra l’idea imprenditoriale e si presenta lo stesso imprenditore;
  • una parte tecnico-operativa con informazioni più dettagliate sulle azioni e le strategie previste;
  • le previsioni economico-finanziarie sul medio e lungo periodo.

I cinque componenti fondamentali di un Business plan sono:

  • previsioni finanziarie.

Il Business plan può diventare rapidamente obsoleto, soprattutto se cambiano gli obiettivi aziendali o vengono raggiunti e se ne pongono di nuovi. Per tale motivo il Business plan deve essere costantemente modificato e revisionato.

Per la realizzazione del Business plan bisogna soddisfare alcune semplici regole, soprattutto se si intende presentare questo documento per accedere ad incentivi e contributi a fondo perduto. Tali elementi sono:

  • stile semplice ed essenziale;
  • utilizzo di diagrammi e schemi ove necessari;
  • documenti necessari in allegato;
  • coinvolgimento dell’imprenditore;
  • inserimento di informazioni veritiere.

Tieni in considerazione che, nel caso in cui dovrai presentare un business plan specifico e dettagliato , per avere accesso ad un determinato bando, concorso o ad un contributo a fondo perduto, potrebbero essere richieste esplicitamente nel regolamento alcune aggiunte importanti al documento. Il Business plan in generale include i seguenti elementi:

  • descrizione del progetto d’investimento ed illustrazione della tipologia di attività che si intende avviare;
  • presentazione del gruppo dirigente dell’impresa o dell’imprenditore, con esperienze pregresse e i ruoli ricoperti nella nuova iniziativa;
  • informazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su fattori critici, con i punti di forza e di debolezza rispetto al mercato scelto;
  • gli obiettivi di vendita ed organizzazione commerciale.
  • piano di marketing e strategia di posizionamento nel mercato, oltre all’analisi delle campagne pubblicitarie;
  • descrizione della fattibilità tecnica del progetto in relazione al processo produttivo, agli investimenti in impianti, alla manodopera a disposizione e agli altri aspetti come trasporti, energie e telecomunicazioni;
  • fattibilità economica e sostenibilità del progetto, o piano economico finanziario;
  • informazioni sui guadagni attesi dell’investimento e sui fattori di rischio che possono influenzare negativamente il fatturato;
  • dettagli sugli investitori coinvolti e la proposta di partecipazione richiesta alla Finanziaria;
  • valutazione dell’impatto ambientale del progetto;
  • piano temporale di sviluppo delle attività.

Vediamo nel dettaglio alcuni degli elementi più importanti del Business plan.

Come redigere il business plan

Descrizione del prodotto o del servizio

Uno dei punti chiave del Business plan è la presentazione di un prodotto o di un servizio da immettere nel mercato, descrivendo le strategie che si intendono adottare e le previsioni di vendita.

La parte dedicata alla descrizione del prodotto è quella più espositiva, e serve a descrivere la situazione del settore e quali bisogni dei clienti punta a soddisfare il nuovo prodotto o servizio, e i benefici che si offrono.

È molto importante in questa sezione specificare il posizionamento sul mercato dell’attività e quali sarebbero le caratteristiche che rendono unico il prodotto o servizio che si intendere mettere sul mercato.

In questa sezione vanno anche indicate le principali fonti di costo e quantificate in modo da individuare più facilmente le eventuali criticità. Nella presentazione del prodotto vanno anche incluse le prospettive future di sviluppo del prodotto.

Analisi della concorrenza

Dopo la descrizione e presentazione del prodotto si passa alla sezione dell’ analisi della concorrenza per farsi un’idea chiara della situazione del mercato in cui l’attività andrà ad operare.

In questa fase bisogna indicare i dati macroeconomici del settore, con tendenze, tassi di crescita, e le modalità di approvvigionamento e di distribuzione. Per analizzare la concorrenza bisogna individuare la natura della competizione e i fattori di successo dei concorrenti.

Infine, bisogna analizzare nel dettaglio i punti forti e i punti deboli dei competitor. Questo passaggio è importante non solo per la presentazione a terzi del Business plan, ma anche per la stessa azienda.

Scelta della strategia

All’interno del Business Plan l’azienda definisce le strategie con cui intende entrare nel mercato , oltre alla missione e ai valori dell’azienda.

Per esporre la strategia che si intende utilizzare, nel piano aziendale va spiegato quali sono le attività e qual è l’obiettivo principale, oltre alle modalità con cui si intende raggiungerlo. Gli obiettivi devono essere misurabili e con una scadenza precisa.

La strategia è importante in quanto è il fulcro dello sviluppo dell’attività , ovvero predispone le linee guida, che possono essere seguite anche per un periodo molto lungo, per lo sviluppo del business.

Le previsioni economico-finanziarie

Nella sezione dedicata alle previsioni economico-finanziarie bisogna effettuare un’analisi del break even. Questo calcolo serve a definire il prezzo di vendita del prodotto o del servizio, il costo medio ed il costo fisso mensile.

In questo modo, con la seguente formula il risultato deve raggiungere il pareggio:

  • n = Costo fisso/(Prezzo medio – Costo medio).

A questo punto si possono fare delle previsioni dei profitti e delle perdite su base mensile. Queste previsioni devono tenere conto delle possibili vendite, degli ostacoli e dei rischi, dei costi e delle spese complessive per lo svolgimento del progetto. Questo punto è importante per comunicare attraverso il Business plan qual è la sostenibilità dell’idea, e va svolto da esperti in materia.

Come si compone il business plan

Possiamo suddividere il Business plan in due sezioni: una descrittiva e l’altra numerica. Vediamo qui un elenco di voci esaustivo per l’inserimento di tutte le informazioni utili alla creazione del Business plan. Nella parte descrittiva , anche detta qualitativa, ci sono:

  • fondatori dell’impresa e in cosa consiste l’attività;
  • obiettivi economici;
  • opportunità del mercato;
  • proiezioni finanziarie;
  • proposte di finanziamento.
  • storia, forma e composizione;
  • legami con altre attività.
  • caratteristiche ed esperienze lavorative passate;
  • ruolo all’interno dell’attività.
  • componenti ed esperienze;
  • ruoli nell’attività;
  • prospettive per il futuro.
  • descrizione del mercato, delle dimensioni e delle prospettive di sviluppo;
  • potere contrattuale dei clienti;
  • prospettive di sviluppo del mercato.
  • competitività del settore;
  • soluzioni per superare le barriere all’entrata;
  • definizione delle barriere in uscita;
  • identificazione dei prodotti sostitutivi.
  • fonti di approvvigionamento e caratteristiche;
  • potere contrattuale dei fornitori.
  • descrizione dei bisogni che punta a soddisfare;
  • descrizione del prodotto o servizio;
  • brevetti e licenze;
  • tempi e costi per la produzione del prodotto.
  • politica di acquisizione del know-how;
  • scelte produttive e strutture produttive;
  • controllo qualità.
  • connessioni con altre aziende e altri partecipanti al progetto;
  • conti economici di previsione;
  • stati patrimoniali di previsione;
  • analisi del Break Even finanziario;
  • indice di sviluppo, liquidità, redditività e solidità aziendale;
  • rischi finanziari.
  • condizioni, richieste e cosa si offre.
  • break Even;
  • profitti e perdite attese;
  • flussi di cassa attesi.

Invece, nella parte numerica , anche detta quantitativa, sono previsti i calcoli che riguardano le ipotesi e le previsioni descritte nella prima parte, con grafici e strumenti utili alla comprensione.

Business plan – Domande frequenti

Nel Business plan c’è la descrizione del progetto imprenditoriale con tutte le strategie, le previsioni e le analisi dei rischi e dei possibili profitti. È composto da una parte descrittiva e da una di calcolo.

Il Business plan è un documento che permette di avere un quadro dettagliato delle risorse necessarie per lo sviluppo dell’azienda, di prendere parte a bandi, oltre a permettere di richiedere finanziamenti. Scopri come si compone, qui.

Il Business plan lo redigono le aziende e le agenzie specializzate, o il commercialista di fiducia. Per redigerlo si utilizza una struttura, come quella che abbiamo visto nell’articolo , inserendo tutti i dati e i calcoli necessari alla presentazione del progetto imprenditoriale.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

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Cos'è il Business Plan, come farlo e a cosa serve

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Definizione di Business plan

Business plan

Business plan cos’è

Il documento che permette a un’idea imprenditoriale di prendere vita è il business plan, una guida che contiene i riferimenti utili per la pianificazione e la gestione aziendale e che presenta l’azienda a potenziali finanziatori e investitori. Attraverso il business plan è possibile esaminare i fattori di successo dell’ idea imprenditoriale nel lungo periodo e valutarla sulla base di una vera e propria analisi di fattibilità. Non va considerato uno strumento assoluto e statico, ma come un vademecum che si adatta ai cambiamenti che possono avvenire all’interno e all’esterno dell’azienda. In esso è possibile identificare:

  • una parte descrittiva (qualitativa) che contiene un’approfondita descrizione del progetto imprenditoriale con l’analisi di caratteristiche e prodotti, del mercato all’interno del quale si andrebbe a sviluppare e delle risorse necessarie per la sua realizzazione. In questa parte, inoltre, si effettua uno studio della fattibilità dell’idea imprenditoriale in relazione all’ambiente esterno e a quello interno per comprendere in che modo l’azienda riuscirà a ottenere dei vantaggi competitivi rispetto ad altre;
  • una parte numerica (quantitativa) a carattere previsionale e con al suo interno proiezioni economiche e finanziarie relative alla business idea. In questa parte si espone l’idea in numeri e si tiene conto del piano degli affari, degli investimenti, di quello economico, dei flussi finanziari, dei finanziamenti e della situazione patrimoniale.

La definizione e la struttura di un business plan, seppur simile nei suoi tratti fondamentali, differisce in base allo scopo per cui viene redatto. Fra i documenti presenti che compongono un modello di business plan si possono individuare:

  • la descrizione del progetto imprenditoriale;
  • la descrizione del prodotto/servizio;
  • la storia dell’azienda e della sua struttura organizzativa;
  • il prospetto degli aspetti amministrativi;
  • il piano di vendite e la struttura finanziaria;
  • il piano di degli investimenti;
  • l’analisi del know how e prospetto delle risorse umane necessarie;
  • l’analisi del ciclo produttivo;
  • le previsioni patrimoniali, economiche e finanziarie.

Le funzioni del business plan

Il business plan è un moderno strumento di simulazione a medio-lungo termine delle dinamiche aziendali che in generale assolve a due principali funzioni. La prima è quella di razionalizzare l’ idea imprenditoriale alla luce dei fattori di successo e delle lacune presenti. Una volta decretata la fattibilità dell’idea imprenditoriale, gli elementi che lo compongono finiscono per delineare la strategia da seguire nelle fasi successive. La seconda funzione cui assolve il business plan è la presentazione di questa idea a terzi, in modo da valutarne l’ iniziativa economica , le sue potenzialità e i rischi a essa connessi. In questo caso funziona da supporto informativo e fa parte della documentazione da allegare alle domande di finanziamento per banche e istituti finanziari.

Nello specifico dello status ( startup , azienda esistente o in espansione) che l’azienda riveste nel momento di redazione del business plan può inoltre rivestire il ruolo di:

  • strumento di pianificazione e gestione d’impresa;
  • strumento di verifica dello scostamento dei risultati delle business unit;
  • strumento per l’analisi di attrattività e criticità;
  • strumento di monitoraggio.

infografica business plan esempio

Il business plan nelle fasi di sviluppo aziendale. Fonte: Credit Data Research

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Si deve spiegare come è nata l’organizzazione, quale sia lo stato attuale, le competenze e quindi il background che viene messo a disposizione dal team di lavoro.

Prodotti e servizi nel Business plan

A questo punto bisogna spiegare molto bene che cosa si intenda vendere ai consumatori o alle aziende a cui ci si rivolge. Del resto il risultato del lavoro dell’impresa è la creazione di ciò che si vuole immettere sul mercato, quindi bisogna chiarirlo ai finanziatori e ai partner, così che possano valutare la proposta consapevolmente.

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Impostare un business plan

Nell’impostare un business plan di questo importante documento può avvalersi dell’aiuto di alcune persone, anche esterne e dotate di specifiche competenze che saranno in grado di redarlo nel miglior modo possibile.

Esso potrebbe essere un commercialista, magari di fiducia che ci aiuta nella sua redazione e che ci guida, passo dopo passo, nella sua piena riuscita.

Gli elementi che devono essere presenti all’interno del documento sono differenti e molteplici.

La denominazione d’azienda per impostare un business plan

Questi devono essere delineati nella loro interezza ed individuate le varie risorse da utilizzare per perseguirli tutti.

Occorre, poi, elencare i punti di forza dell’azienda, ma anche quelli che si ritengono più deboli.

In questo modo si sarà più incentivati a superare questi ostacoli e a superarli attraverso l’utilizzo di diverse risorse.

Un ottimo business plan deve contenere anche la struttura finanziaria dell’azienda, il capitale sociale presente e tutti i mezzi finanziari che l’impresa utilizza.

Riportare i Mezzi di produzione nell’impostare un business plan

Ci deve essere un elenco dei fattori di produzione impiegati, come il capitale, il lavoro e tutti gli altri presenti all’interno dell’azienda.

Nell’impostare un business plan è fondamentale perché al suo interno abbiamo l’elaborazione della strategia di marketing dell’azienda.

Fondamentale per l’impresa perché determina la sua strategia di mercato.

Proprio per questo motivo è necessario che l’azienda si avvalga dell’aiuto di personale competente.

La strategia di mercato è importante, in quanto determina gli ambiti entro i quali l’azienda estende i suoi prodotti. Più il mercato è ampio e più l’azienda sarà in grado di vendere i suoi prodotti all’interno del mercato.

Definizione business plan: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il business plan in definizione

Definizione di business plan

Il Business plan è uno strumento strategico, che funge da bigliettino da visita quando ci presentiamo in un istituto di credito al fine di ottenere un finanziamento a sostegno della nostra idea imprenditoriale.

Come tutti i bigliettini da visita deve essere efficace, sintetico e deve riportare le notizie importanti al fine di essere ricordati e di distinguerci dagli altri.

Dunque i nostri dati  devono essere organizzati in modo originale e personalizzato.

Pronti ai cambiamenti con un Business plan

Quando si avvia un’impresa si va incontro all’evoluzione del mercato, a ostacoli, inconvenienti e intoppi di vario genere, compresa la necessità dei consumatori di nuovi prodotti.

Meglio saper cavalcare l’onda, ma bisogna essere preparati per questo pianificano con un business plan

Struttura per fare un Business plan

Si deve stabilire se acquistare i locali in cui svolgere l’attività, se prenderli in affitto oppure lavorare online, crescendo passo a passo. Serve un capitale iniziale, bisogna fare i conti con le spese, in cui rientrano anche i beni utili a lavorare e il personale da assumere.

Nel caso si opti per un prestito finalizzato alla creazione di un fondo per l’avvio dell’attività, è bene considerare il costo per la restituzione e quindi l’impegno che si prende con l’istituto di credito nel business plan.

Descrizione del Business Plan

uno schema chiaro e conciso sulle intenzioni imprenditoriali permette una rapida valutazione del Business Plan . Occorre descrivere sinteticamente le principali qualità della proposta.

Soggetti in presentazione del Business Plan

occorre individuare le figure che si occuperanno dello sviluppo del piano di business. Meglio aggiungere sempre un breve curriculum che sottolinei le competenze specifiche dell’ imprenditore e dei suoi collaboratori. Inutile aggiungere che saranno presi maggiormente in considerazione professionisti inerenti alla materia presentata.

La parte descrittiva del business plan

Nella parte descrittiva del business plan va presentata in maniera immediata ed intuitiva l’azienda. In questo senso vanno esposti il progetto, le iniziative, la vision totale dell’impresa.

È importante racchiudere il tutto in una forma che porti alla corretta comprensione da parte del lettore che, ricordiamolo, può essere anche un cliente o un investitore o un Ente al quale l’azienda si rivolge al momento della partecipazione di un bando.

Ai piani strategici ed operativi vanno affiancati le analisi del mercato e della concorrenza e la descrizione dei prodotti o dei servizi offerti.

Per riassumere, nella parte descrittiva del business plan è bene rispettare quattro punti: l’esposizione del business e del contesto ambientale; le strategie e dove si colloca l’azienda nel settore; il piano operativo con elementi di produzione e di marketing (il cosiddetto piano d’azione e come metterlo in pratica); la struttura societaria, ovvero le risorse umane ed il management (e quindi il personale necessario per mettere in atto la produzione).

Da chi è letto il business plan

Prima di tutto la redazione del documento serve proprio a chi lo fa. Oltre alla redazione, bisogna occuparsi della lettura. Infatti il compito è utile a chi lo esegue.

a cosa, chi e perché serve capire come si fa un business plan l’analisi di mercato con le prospettive della soluzione offerta; la forma giuridica e il modello organizzativo con il team imprenditoriale; i prodotti o servizi da vendere; le strategie di marketing e un’accurata analisi economica e finanziaria.

Scrivere un Business plan: Il Business Plan È Un Documento Relativo All’azienda Che Potremmo Definire Come Una Sorta Di Vademecum.

Esso Infatti, Illustra Le Caratteristiche Di Un Progetto Imprenditoriale E Ne Dimostra La Sua Fattibilità Sia A Livello Tecnico – Produttivo, Sia Economico -Finanziario.

Può Essere Redatto Sia In Fase Di Start Up Che Nel Corso Di Piena Attivita’ Aziendale Con Peculiarità Ovviamente Diverse.

business plan a cosa serve: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona e a cosa serve il business plan

a cosa serve il business plan

Il business plan deve rappresentare la fotografia di noi stessi, in quanto titolari, dell’azienda, dei soci, degli operai, degli impiegati, di tutte le risorse umane che si impegnano a vincere la sfida, ossia a realizzare quanto prefissato e, dei beni prodotti e servizi offerti.

Deve fornire informazioni circa i clienti acquisiti e quelli che si intendono fidelizzare, definendo gli obiettivi e le strategie da perseguire per conquistare altri mercati.

Inoltre, il business plan deve essere capace di  fornire una sorta di visura storica, al fine di rendere tracciabile il passato dell’azienda, ossia di sapere quali operazioni hanno interessato l’azienda sin dalla sua nascita, esempio se vi sono stati  incrementi di produttività e aumenti di fatturato che hanno determinato una crescente domanda da parte di clienti di un determinato prodotto, se vi sono stati investimenti significativi in nuovi macchinari, impianti industriali o fabbricati, e se per far fronte alla richiesta è stato  assunto nuovo personale con contratti a tempo indeterminato.

Queste informazioni sono utili in quanto forniscono idee precise sulla solvibilità economico-finanziaria dell’azienda, ossia ci dicono, chiaramente, che l’azienda ha sempre adempiuto ai suoi obblighi e non versa in uno stato di difficoltà aziendale, dunque potrà onorare gli impegni assunti nei confronti degli istituti bancari per ottenere finanziamento e credito, nei confronti di investitori esterni o esteri, o enti pubblici, quali regioni, province, al fine di ottenere contributi e agevolazioni fiscali.

Il business plan è uno strumento, utile e previsionale, con il quale  l’imprenditore può controllare se le linee direttive stabilite sono adeguate al perseguimento dei risultati nel medio-lungo termine al fine di orientare le decisioni all’interno dell’azienda stessa .

Quali risorse inserire nel business plan

È necessario presentare un progetto di business plannel quale sono elencati i costi, per fattori produttivi, da impiegare nella produzione  e definire quali di questi fattori produttivi  sono già nelle disponibilità materiali dell’azienda, in termini di lavoro, capitale e know-how e quale occorre acquisire.

Occorre annotare nel business plan gli investimenti di spesa che si intendono sostenere per realizzare: opere murarie, per le quali devono essere riportate le caratteristiche costruttive dimensionali, allegando i computi metrici e individuando gli estremi che consentono l’identificazione di ciascuna opera nella planimetria generale.

Quali costi sostenere per acquistare il suolo sul quale stabilire  la propria azienda.

L’ammontare di spesa da investire per acquistare o affittare un fabbricato nel quale avviene di fatto la produzione e si esplica l’attività economica, il numero di impianti, attrezzature, macchinari e software che si presume di impiegare nell’attività .

Infine il personale occorrente nella fase di inizio attività,  alla soddisfazione  dell’investimento,  fino all’esercizio successivo a quello di ultimazione del programma di spesa.

Inoltre devono essere ripartite, le risorse finanziarie di cui abbiamo bisogno per il nostro investimento e  di quelle che già abbiamo in nostro possesso, in fonti interne e fonti esterne. Le prime sono rappresentate dall’apporto di capitale proprio e afferiscono al capitale sociale, agli utili e ai prestiti dei soci.

Le seconde, fonti esterne, si riferiscono alle risorse finanziarie acquisite presso terzi, il capitale di debito, quali, finanziamento commerciale; debiti verso banche e istituti finanziari;  fondi pubblici ed agevolazioni finanziarie e/o fiscali.

Cosa serve per realizzare un business plan efficace

Ovviamente dovrà riportare in copertina il nome, l’indirizzo e la ragione sociale dell’azienda, oltre ai dati personali dell’imprenditore.

Il secondo elemento dovrà riguardare la descrizione del progetto, ovvero l’idea di quello che si vuole realizzare, con una descrizione dettagliata dei prodotti o dei servizi che l’azienda è destinata a fornire.Un’analisi dei materiali necessari, delle fasi di lavorazione e dei costi potranno fornire una facile individuazione dei punti di forza e di quelli critici.

business plan – finanziamento: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il finanziamento business plan

la parte finanziaria del Business plan

illustrare costi, potenziali ricavi e finanziamenti necessari, indicando come e dove si reperiranno.

In questo articolo vedremo alcune considerazioni su come strutturare il lancio di un impresa con un piano strategico e il Business plan

La redazione di un piano strategico o Business plan per i propri affari, o per la brillante idea imprenditoriale che potrà cambiare radicalmente la nostra vita, non può essere affidata a sedicenti espertoni o inesperti improvvisati.

Al contrario è di vitale importanza per la riuscita di ogni azione mirata all’ottenimento di un potenziale successo, circondarsi non solo dei pareri ma dell’esperienza che solo un professionista navigato del settore può garantire.

Valutazioni finanziare dell’imprenditore attraverso il business plan

Occorre redigere  il business plan quale elemento caratterizzante ai fini della valutazione circa la fattibilità economico-finanziaria di un’iniziativa di investimento, sia che essa rappresenti l’inizio di una nuova attività, in fase di startup, sia che costituisca ampliamento della stessa.

L’imprenditore dovrà valutare se la sua idea possa essere attrattiva,  prendendo come punto di riferimento un mercato preciso in cui vuole operare, a tal fine deve condurre delle indagini, fare degli studi, fare ricerca.

Deve capire come potrebbe essere percepito il prodotto, che intende immettere su un nuovo mercato, o un nuovo servizio che  voglia offrire ai clienti, suoi potenziali acquirenti e, se lo stesso è capace di soddisfare i bisogni di tutti i consumatori o di alcuni, mediante una procedura specifica definita segmentazione della domanda.

Successivamente dovrà stabilire le modalità di produzione del bene o servizio. Occorre quantificare la domanda corrente e prevederne, in base a stime, la sua evoluzione , la sua crescita futura.

Deve stabilire il prezzo al quale offrire  il bene tenendo in considerazione la concorrenza e il lato dell’offerta , gli eventuali concorrenti già presenti  nel  mercato selezionato, se producono lo stesso bene o offrono lo stesso servizio e a quale prezzo, e  i potenziali concorrenti futuri.

Deve infine  presentare il suo progetto  a finanziatori esterni, istituti di credito, amministrazioni sovranazionali, nazionali e locali che dovranno esprimersi sull’efficacia del progetto per concedere finanziamenti o contributi.

Piano economico-finanziario strategico

Al fine di elaborare un piano economico-finanziario strategico occorre definire il nostro fabbisogno finanziario corrente, composto da capitale circolante, ossia da disponibilità liquide, crediti v/clienti e tutto ciò che è liquidità per far fronte nel breve termine a esigenze immediate, finanziato  con  passività a breve, diversamente dal fabbisogno consolidato costituito da tutto ciò che deve essere impiegato nel ciclo produttivo per più anni, ossia l’attivo immobilizzato,  quali impianti macchinari, attrezzature, veicoli.

Affinché il piano sia ottimale e in perfetto equilibrio è necessario che le disponibilità liquide utilizzate per costruire la struttura aziendale siano superiori alle spese sostenute in fattori produttivi pluriennali. Pertanto è necessario che si realizza la seguente ipotesi: attività correnti > attività immobilizzate;

Allo stesso modo è considerato piano strategico se il capitale proprio, detto anche patrimonio netto, dato dalla differenza tra le attività e le passività e di tutte le risorse interne che l’azienda dispone per potersi autofinanziare, ricorrendo a mezzi propri, è superiore  alle passività consolidate e alle passività correnti.

L’equilibrio finanziario è determinato anche dal capitale circolante netto positivo, rappresentato dalle attività correnti e le passività  correnti, infatti se dagli elementi che compongono l’attivo corrente, quali crediti verso clienti, magazzino prodotti finiti, in lavorazione e materie prime, anticipi a fornitori e dagli elementi che compongono il passivo corrente, quali, debiti verso fornitori, debiti verso dipendenti, debiti tributari, emerge una differenza positiva, l’azienda dimostra di essere in equilibrio e di riuscire a far fronte agli impegni senza utilizzare le fonti di finanziamento interno, cosicché da destinare le risorse liquide ad altre attività.

Pertanto le attività correnti sono costituite da crediti che si prevede di incassare nel breve periodo e le altre attività per le quali si prevede il realizzo nel breve termine (entro 12 mesi). Le passività correnti sono quelle per  cui si prevede l’estinzione nel nello stesso lasso di tempo.

Se il capitale circolante netto è negativo significa che il finanziamento di attività immobilizzate , esempio l’acquisto dei fattori produttivi, quali macchinari, veicoli, impianti, ect sta avvenendo con fonti a breve termine, dunque stiamo svuotando  la nostra cassa.

In questo caso il capitale circolante netto assume valore negativo e si verifica uno squilibrio finanziario.

L’impresa non è in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento.

Quindi sarà necessario procedere ad incrementare le attività correnti e a ridurre le passività correnti.

Allo stesso modo, l’acquisto di impianti, di macchinari, di veicoli e di altri fattori produttivi destinati ad un uso pluriennale all’interno dell’azienda, dovrebbe essere effettuato con capitale di debito di lungo periodo o con capitale proprio.

Dopo aver analizzato tutti gli adempimenti, avrai sicuramente capito che i modelli di business plan sono tanti e si differenziano da caso a caso, ora per  consentirci  di consigliarti al meglio sulla strategia, da usare e mettere in pratica, per la tua attività, sia essa una nuova che una già esistente, devi mettere in pratica un buon marketing che ti consente di posizionare il tuo prodotto, di stabilire la politica di prezzi da seguire, di scegliere i canali distributivi e costruire la tua rete di vendita, nonché di adottare una politica finanziaria e commerciale  al fine di conseguire un vantaggio competitivo consolidato.

Inoltre il piano economico-finanziario strategico è un elemento chiave per acquisire credibilità e convincere la banca o altri istituti a favorirti una linea di credito privilegiata pertanto è necessario sfruttare al massimo le sue potenzialità rendendolo appetibile agli occhi dei finanziatori .

Possiamo aiutarti ad elaborarlo, iniziando ad analizzare tutti gli aspetti, partendo proprio dalla tua attività, dalla tua azienda o dalla tua idea progettuale.

Hai acnora dubbi su come rendere appetibile il Business plan per il finanziamento bancario? scrivilo nei commenti

Il business plan esempio è quel documento che racchiude tutte le aree di attività dell’azienda. In pratica si tratta di una specie di carta d’identità dell’impresa, che contiene gli obiettivi che si vogliono raggiungere e le Strategia di Marketing che si intendono adottare.

Piano finanziario nella strategia di business plan marketing

Il business plan esempio dovrà poi contenere un piano di finanziamento, con la previsione dei costi di gestione e l’individuazione delle fonti di finanziamento iniziali, se necessarie, e dell’eventuale prospetto di rimborso.

Un altro fattore molto importante all’interno di un business plan esempio è costituito dai risultati di una precedente indagine di mercato. Una volta individuato il target di pubblico e la presenza di concorrenza nel settore, l’imprenditore potrà definire il miglior sistema di distribuzione del proprio prodotto e la reale fattibilità del progetto.

Una volta effettuata l’indagine di mercato ed aver compreso quali siano le reali possibilità di riuscita del progetto, l’imprenditore potrà dipingere il profilo del suo consumatore ideale.

come fare un business plan: La strategia del business

All’interno del business plan strategico, oltre che i dettagli sul prodotto, dev’esserci anche una strategia commerciale di vendita e pubblicizzazione, ovvero quello che viene identificato dalla parola marketing.

Il marketing è quel complesso di azioni che segue la produzione e la commercializzazione del prodotto e si occupa di diffusione pubblicitaria del prodotto stesso.

Il miglior prodotto del mondo, insomma, non viene acquistato da nessuno se nessuno sa che quel prodotto esiste.

Le strategie di come fare un business plan marketing sono diverse e complesse, ma tutte mirano alla fidelizzazione.

Una volta che un cliente è stato portato ad acquistare quel prodotto, lo scopo dell’azienda è renderlo un cliente abituale, che acquista sempre quel tipo di prodotto e non si rivolge a competitor.

Nell’ambito del piano di marketing, questo si traduce normalmente in facilitazioni esplicite per i clienti affezionati, che possono spesso godere di sconti o promozioni personalizzate.

Come trovare i finanziamenti con un Business plan

Servono capitali per investire nell’avvio e anche nella crescita, nella produzione e nel marketing. Ci vuole uno studio sui potenziali guadagni e sulle strade da seguire per trovare sostegno economico.

Ogni progetto che si rispetti non può non possedere un adeguato Business Plan.

In cosa consiste questo termine? Si tratta di un documento che riporta tutte le caratteristiche progettuali imprenditoriali indispensabili quando si vuole ottenere un finanziamento.

Si può capire, quindi, l’estrema importanza che riveste questa preparazione allo sviluppo di una qualsiasi attività che richieda un investimento di capitale.

Piano economico di fattibilità del Business Plan

chiedendo un finanziamento è necessario anche presentare una lista approssimativa delle spese (quindi dell’ammontare del finanziamento) nonché un piano di rientro e di ammortizzazione delle spese stesse. Qualsiasi banca o società finanziaria richiederà una dettagliata documentazione.

Investimenti, bilancio e la parte economico-finanziaria nel business plan

Per quanto concerne la parte economico-finanziaria, questa è inerente agli investimenti e al bilancio societario.

Per semplificare possiamo dire che in questa parte va tradotto numericamente tutto ciò che è stato esposto nella parte descrittiva.

Ampio spazio perciò a prospetti, anch’essi intuitivi e di facile lettura, che guidino il lettore per mano fino alla fine. Attenzione però: il business plan è uno strumento di grande efficacia, ma è bene che i dati numerici siano veritieri in un determinato momento storico e che rispecchino fedelmente quanto è riportato nella prima parte del documento.

Solo così l’azienda avrà a disposizione un ottimo biglietto da visita e sarà capace di attrarre investitori. Due in questo caso i punti da tenere bene a mente e da esporre: i finanziamenti e gli schemi economico-finanziari.

Il primo punto riguarda le risorse che l’impresa ha intenzione di attivare per una crescita costanze della stessa oppure per riorganizzarla. Sono, insomma, le fonti di copertura. Il secondo punto comprende proiezioni sui risultati del periodo di riferimento, la valutazione della redditività ed eventualmente il fabbisogno di capitale.

Gli imprenditori di un’azienda devono rendersi conto dell’andamento del mercato attraverso l’analisi di mercato approfondita. Per questo motivo, prima di qualsiasi investimento o promozione del prodotto è bene effettuare un’analisi del mercato.

Pianificare nel Business plan la chiarezza sugli investimenti

Si passa così alla parte economico-finanziaria, più schematica, contenenti i numeri dell’azienda e con prospetti per puntare ancora sulla chiarezza.

Si parte con la situazione attuale e si procede con le previsioni nel breve e lungo periodo, per poi passare alle fonti di copertura.

Queste ultime sono importanti per capire dove ha intenzione di andare l’azienda e quanto lontano: a quali investimenti si sta pensando? E come si ha in mente di portarli a termine?

Questa parte del pianificare nel Business plan si chiude solitamente con i flussi di cassa e con altri due documenti: lo stato patrimoniale ed il conto economico.

Quando si decide di avviare una propria impresa, ci si deve occupare della pianificazione, di fare un programma delle azioni da intraprendere, insieme a un preciso studio del mercato e del territorio su cui insiste.

Business plan come strumento di pianificazione finanziaria

Il Business plan non è importante solo per ottenere un finanziamento ma è un documento che dovrebbe guidare l’azienda nelle proprie attività quasi quotidiane.

Attraverso un costante confronto con questo documento, i manager possono controllare se l’azienda sta procedendo rispettando la strategia e gli obiettivi che si era prefissata.

Si potranno così pianificare meglio le priorità, e seguirle in un ordine più definito, controllando date e scadenze.

Da non sottovalutare anche l’eventuale confronto dei dati finanziari con quelli stabiliti nel piano che consentiranno di prendere tutte le misure necessarie affinché non ci discosti troppo da esse.

Insomma il Business plan può fungere da promemoria dei punti più importanti che l’azienda deve seguire per mantenersi coerente con le strategie intraprese.

La redazione del business plan è fondamentale per qualsiasi startup, serve in primis al a chi lo redige e poi a eventuali finanziatori e partners utili allo sviluppo dell’idea imprenditoriale.

Per avere successo si devono curare la forma e i contenuti ed è per questo che si deve seguire uno schema preciso.

Per agevolare i futuri imprenditori c’è un sistema ben strutturato di creare un Business plan in 7 passaggi

Si tratta di una scaletta da riportare nel documento, mettendo i contenuti a ogni voce indicata nel modello.

Si tratta dei punti essenziali per spiegare la propria proposta e per avere una chiara via da seguire per compiere ogni passaggio necessario alla creazione dell’impresa e al raggiungimento del successo.

business plan progetto: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il progetto di business plan

Politiche sociali e partnership nel progetto di business plan

I lavoratori vanno resi partecipi degli obiettivi da raggiungere, perché vengano responsabilizzati maggiormente e si possa attuare il lavoro di squadra. Al tempo stesso si deve pianificare la collaborazione con professionisti e aziende che possano aiutare lo sviluppo dell’idea e fornire il necessario supporto tecnico.

progetto di Business Plan Operativo

vengono descritti con chiarezza i tempi, i modi e i luoghi dell’impresa. Si tratta del fulcro del Business Plan: spieghiamo in pratica cosa vogliamo fare, dove vogliamo localizzarci e quanto tempo occorre. Alcune voci possono sovrapporsi con altri paragrafi ovviamente.

Impatto del Business Plan

sezione, questa, estremamente sensibile. Non trascurate mai l’impatto sull’ambiente, oggigiorno bisogna fare i conti spesso con questa voce soprattutto se i progetti interessano zone ampie di campagna o vicine a centri abitati.

Queste sono alcune delle caratteristiche di un Business Plan e possiamo osservare come sia estremamente articolato. Ecco perché, a meno che non siate esperti del settore, è sempre meglio, lo ripetiamo, rivolgersi a un buon professionista. Il successo dell’obbiettivo finale (finanziamento) è strettamente connesso ad una precisa e convincente compilazione di questo documento.

Il business plan o documento di pianificazione di un’azienda è strutturato essenzialmente in due macro aree: l’area descrittiva e l’area economico-finanziaria.

Il piano fotografa la realtà dell’impresa e la imprime sia nel contesto ambientale sia nel momento storico e, allo stesso tempo, la proietta nel breve e nel lungo periodo attraverso analisi di fattibilità dal punto di vista economico-finanziario.

Il progetto spiegato semplice attraverso il business plan

Per pianificare nel Business plan, ovvero il documento che sintetizza un progetto imprenditoriale bisogna introdurre in modo vincente l’impresa e suddividere chiaramente le parti che compongono il documento (parte descrittiva e parte economico-finanziaria) permette di porre le basi per futuri investimenti e per delineare cosa fa la società, per chi e con quali obiettivi.

L’arte di saper pianificare nel Business plan sta proprio nel fatto che il documento potrà essere visionato dai clienti, dai probabili futuri imprenditori e dagli enti con cui l’azienda viene a contatto per la partecipazione a bandi e a gare d’appalto.

Per questo è fondamentale avere sempre a disposizione un business plan aggiornato e ben strutturato e per gli stessi motivi esso dovrebbe essere elaborato da un commercialista fidato con competenze sia descrittive sia analitiche.

Rischio business plan : in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il Rischio business plan

Rischio e guadagno Business Plan

si tratta di un altro punto fondamentale da non estromettere mai. Chiunque si esponga con un investimento deve essere chiaramente avvertito sia del presunto guadagno che dell’entità del rischio.

Definizione degli obiettivi business plan

Si definiscono gli obiettivi, chiarendo con precisione dove si vuole arrivare, cosa si vuole fare e chi si desidera raggiungere.

Si pensa alle eventuali partnership, si stabiliscono dei tempi e si fanno i conti con le spese, i potenziali guadagni e i finanziamenti ottenibili da investitori, sovvenzioni e prestiti.

Insomma, il business plan diventa la concretezza del sogno. Grazie al documento si mette nero su bianco che cosa si andrà a fare e il perché.

Dividere la scrittura del business plan in Due Macro Aree

La Prima, Descrittiva (O Qualitativa) La Seconda, Economico-Finanziaria (O Quantitativa).

Si Presentano Sommariamente L’impresa E La Finalità Che Si Intende Realizzare Tramite L’esercizio Della Stessa.Per La Parte Descrittiva Si Inizia Con Un Executive Summary, Una Specie Di Riassunto Di Tutto Il Documento.

Viene Fatta Una Panoramica Sintetica (Ma Allo Stesso Tempo Dai Toni Accattivanti) Di Tutto Ciò Che Riguarda L’azienda Nel Momento Presente E Su Un Piano Prospettico Di Media – Lunga Durata (Circa 3-5 Anni).

Gestione e organizzazione aziendale nel Business plan

Bisogna spiegare chi comporrà l’amministrazione e la direzione dell’impresa, quali saranno i vari ruoli e come si intende operare.

Business plan con un modello di marketing e finanziario

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Il Business Plan: esempio e modello da personalizzare

  • Fare impresa

di Anna Fabi

Pubblicato  23 Maggio 2022 Aggiornato 13 Giugno 2022 07:17

business plan

Il Business Plan è un documento di previsione che comprende gli aspetti principali legati allo sviluppo di un attività imprenditoriale. Generalmente viene redatto da coloro che vogliono avviare un’attività – ad esempio commerciale – al fine di ottenere finanziamenti oppure, nel caso di business già avviati, viene predisposto periodicamente dal management per allocare le risorse disponibili e focalizzarsi sugli sviluppi futuri del proprio business.

Com’è fatto un Business Plan

In generale, il Business Plan è un documento che affronta ed approfondisce tematiche legate al potenziale sviluppo dell’azienda su un particolare mercato. Gli argomenti principali che vengono normalmente presi in considerazione in modo schematico riguardano:

  • prodotto o servizio che si offre o si intende offrire,
  • mercato in cui l’impresa opera o andrà ad operare,
  • strategia e implementazione della stessa,
  • gruppo dirigente,
  • previsioni finanziarie.

Esempio di Business Plan: il modello da scaricare

Il focus e l’approfondimento dei differenti aspetti del Business Plan dipenderanno dalle finalità che presiedono alla stesura del documento. Per esempio, descrizione del prodotto, strategie e gruppo dirigente saranno particolarmente importanti per una startup, mentre nel caso di una azienda già avviata in cerca di un finanziamento può essere più utile concentrarsi sugli aspetti finanziari.  Personalizzando il fac-simile di esempio  proposto, si può ottenere il documento adatto alle proprie esigenze.

=> Scarica il modello di Business Plan

Fatte queste premesse che definiscono in modo sintetico il quadro complessivo entriamo nel merito dei singoli punti specifici di un Business Plan completo e esauriente.

Business Plan: come descrivere il progetto

Questa parte del Business Plan è generalmente quella più descrittiva. Si tratta di una porre in luce la natura dei prodotti o dei servizi offerti dal punto di vista, questo è l’elemento centrale, del potenziale cliente. L’analisi va fatta considerando sia la situazione attuale del settore in cui intendete operare che quella prospettica. Nel merito, bisogna specificare qual è il prodotto o il servizio offerto e domandarsi quali sono i bisogni dei clienti che vengono soddisfatti, quali sono i benefici che otterranno acquistando ciò che intendiamo offrire.

Può essere utile approfondire ulteriormente in questa parte del Business Plan l’argomento specificando il posizionamento sul mercato della nostra azienda dalla prospettiva della domanda. Per far questo è necessario chiarire (e spesso anche chiarirsi) perché un cliente dovrebbe acquistare da noi piuttosto che dai nostri concorrenti, cosa differenzia il nostro prodotto o servizio ovvero, in estrema sintesi, quali sono gli elementi che ci rendono unici .

=> Microcredito: un modello di business plan per ottenerlo

Vanno altresì indicate, sempre in modo descrittivo, le principali fonti di costo , esaminate nel loro aspetto qualitativo. La natura effettiva dei costi cambia infatti da settore a settore, possono essere principalmente di carattere infrastrutturale (ad es. un internet service provider) o legati piuttosto ai salari (ad es. società di consulenza). Questa analisi, oltre a qualificare il prodotto, consente tra le altre cose di individuare elementi critici legati alla profittabilità del settore di riferimento.

=> Aspetti finanziari del Business Plan

Le stesse considerazioni vanno poi riformulate in senso prospettico domandandosi quali possono essere le evoluzioni nel prossimo futuro del prodotto, dei bisogni della vostra clientela e dei costi facendo particolare attenzione alle conseguenze che possono derivare dall’innovazione tecnologica. Ponendosi queste domande è probabile che si giunga ad una definizione abbastanza chiara delle variabili che concorrono al processo di creazione del valore e, almeno in parte, di quelli che possono essere i fattori critici di successo. Inoltre, un beneficio collaterale associato a questa analisi è il fatto che normalmente emergono nuove idee.

Come analizzate i concorrenti nel Business Plan

Dopo aver preso in esame le caratteristiche del prodotto e i bisogni dei potenziali clienti nella prima parte del Business Plan, a seguire è opportuno farsi un’idea abbastanza precisa del mercato in cui si andrà ad operare. Per avere un quadro attendibile del contesto competitivo si può analizzare prima il settore a livello aggregato e in un secondo momento chi è già presente sul mercato, ovvero, i futuri concorrenti.

  • Le tendenze globali, il tasso di crescita, le modalità distributive, quelle di approvvigionamento e altri dati macro-economici possono essere raccolti utilizzando gli ISA pubblicati dalla Camera di commercio o dalle associazioni di categoria. Anche su Internet è possibile trovare delle valide risorse informative così come può rivelarsi interessante verificare l’andamento di società quotate che operano in settori attigui a quello di vostro interesse.
  • Per ciò che riguarda invece i concorrenti il punto centrale è individuare quale sia la natura della competizione sul mercato e quali siano i fattori critici di successo. Si può trattare del prezzo, delle caratteristiche del prodotto, della puntualità nelle consegne, dell’assistenza post vendita o di molti altri fattori. Vanno attentamente individuati.
  • Può infine rivelarsi particolarmente interessante scendere ulteriormente nel dettaglio e analizzare i punti di forza e di debolezza dei principali competitor in quanto possono emergere asset (ad es. tecnologia, risorse finanziarie, struttura organizzativa o altro) che in un primo momento non erano stati considerati.

Le risultanze dell’analisi sul lato dell’offerta accostate a quelle ottenute sul versante della domanda, dovrebbero a questo punto poter dare al potenziale investitore (ma anche al futuro imprenditore) il quadro complessivo dei fattori critici di successo e delle dinamiche competitive in essere. Tutto grazie al nostro Business Plan.

Come descrivere la strategia nel Business Plan

Chiarita la situazione sul contesto competitivo in cui andiamo ad operare è necessario procedere nella redazione del Business Plan definendo una strategia per entrare concretamente sul mercato. Il primo passo è la definizione della missione e dei valori . Tra i tanti sistemi per affrontare questa tematica un modo particolarmente diffuso è quello di rispondere alle seguenti domande: chi siamo, perché offriamo quel dato prodotto/servizio, come intendiamo proporlo e in quale contesto. Nel rispondere a queste domande bisogna cercare sempre di adottare definizioni piuttosto ampie ed estese. A titolo di esempio : una società di consulenza non offre banalmente un “servizio”, offre soluzioni che rispondono a specifiche esigenze della propria clientela, perché crede in alcuni specifici valori, che la inducono a proporre un certo servizio in un dato modo e/o in un dato contesto. Definito il framework (impalcatura di base), nel Business Plan vanno individuati obiettivi precisi e piani funzionali al loro raggiungimento. La discriminante sulla validità degli obiettivi è molto semplice: gli obiettivi sono ben formulati se sono misurabili concretamente ed hanno una scadenza. Gli ambiti presi in esame coinvolgeranno ovviamente le varie fasi che caratterizzano un impresa: approvvigionamento, produzione, eventuale stoccaggio, promozione, distribuzione e vendita.

=> PMI, come elaborare strategie di mercato

Focus su persone e responsabilità.

La sezione del Business Plan dedicata alle persone coinvolte nel progetto include normalmente informazioni sulle esperienze e le capacità del team che andrà a gestire il progetto così come l’organizzazione e le responsabilità dei singoli membri. A riguardo può rivelarsi utile, soprattutto nel caso di una Start Up, fornire informazioni piuttosto dettagliate riguardo i partecipanti al progetto e, se possibile, fornire anche un prospetto che illustri graficamente la struttura organizzativa.

B reak even: p revisioni economico-finanziarie

Senza entrare nel merito degli aspetti tecnici, limitiamoci ad esaminare qualche indicazione generale. Il primo passo in questa parte del Business Plan è quello di predisporre una analisi del break even . Il calcolo, se svolto per macroaggregati, è molto semplice: si tratta di definire il prezzo di vendita medio del prodotto o del servizio (Pm), il suo costo medio (Cm) e i costi fissi mensili (Cf). Con questi tre dati è piuttosto semplice calcolare quante unità dovranno essere vendute per raggiungere il pareggio con la seguente formula:  n = Cf/(Pm – Cm)

In un secondo momento è utile scendere un po’ più nel dettaglio predisponendo un prospetto dei profitti e delle perdite preventivati su base mensile. In questo caso si tratterà di disaggregare i costi e i ricavi precedentemente considerati e riportarne l’evoluzione attesa su un foglio di calcolo. Per fare un esempio i costi fissi possono essere specificati in salari, affitti, costo delle eventuali materie prime, etc.

=> Scarica il tutorial: break-even analysis con Excel

Per concludere, nel Business Plan è molto importante considerare anche l’ evoluzione , sempre su base mensile e con l’ausilio di un foglio di calcolo, dei flussi di cassa prendendo in esame i costi e i ricavi precedentemente rilevati ma in questo caso sotto il profilo della loro manifestazione monetaria. Non è infatti detto che un ricavo si traduca immediatamente in liquidità o un costo in un esborso. Pertanto vanno individuati potenziali scompensi di cassa.

Come risulta evidente dalla lettura del presente articolo, il Business Plan è un processo di analisi progressiva che conduce in modo ragionato ad affrontare tutte le tematiche rilevanti di una data attività imprenditoriale. Può essere svolto con vari gradi di approfondimento, a seconda delle esigenze, ma credo che si possa rivelare uno strumento prezioso per il management che deve presidiare gli sviluppi futuri di un business sia nel caso di imprese potenziali che di imprese già esistenti ed avviate.

a cura di Francesco Tartabini

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Quali sono i 4 componenti di un Business Plan

in Consigli generali , Imprenditore e team , Mettersi in proprio e Business Plan 20/02/2023

Prima di vedere quali sono i 4 componenti di un Business Plan , facciamo una riflessione. Avviare un’attività imprenditoriale è un viaggio emozionante e impegnativo. Al cuore di questo viaggio c’è un documento essenziale: il business plan .

Questo strumento di pianificazione aziendale è fondamentale per definire la direzione dell’impresa e attrarre potenziali investitori.

Ma quali sono i componenti chiave di un business plan? In questo articolo, esploreremo i quattro componenti fondamentali di un business plan: la descrizione dell’impresa, l’analisi di mercato, l’organizzazione e la gestione, e infine, il piano finanziario.

1. Descrizione dell’Impresa

Il primo componente chiave del business plan è la descrizione dell’impresa. Questa sezione dovrebbe includere una descrizione dettagliata dell’attività, includendo il tipo di impresa, i prodotti o i servizi offerti, e la struttura legale dell’impresa.

È fondamentale fornire un quadro completo del tuo business, delineando come l’attività si inserisce nel panorama del settore, quali problemi risolve e perché sarà un successo. Questo è il momento di mostrare la tua passione e il tuo entusiasmo per il progetto, dimostrando la tua visione e missione.

Questa sezione dovrebbe includere:

  • Descrizione del business: Una panoramica generale dell’impresa e dei prodotti o servizi offerti.
  • Struttura aziendale: Spiega la struttura legale dell’impresa, se è un’azienda individuale, una società a responsabilità limitata, una società per azioni, ecc.
  • Visione e Missione: La visione rappresenta dove vuoi che la tua azienda sia in futuro. La missione, invece, dovrebbe chiarire l’obiettivo principale dell’azienda.
  • Prodotti o Servizi: Descrivi i tuoi prodotti o servizi, evidenziando i benefici per i clienti e il modo in cui si differenziano dalla concorrenza.

2. Analisi di Mercato

L’analisi di mercato è un altro componente essenziale del business plan. Questa sezione dovrebbe presentare una visione chiara del settore in cui opererai, compresi la dimensione del mercato, le tendenze attuali e future, e l’analisi della concorrenza.

L’obiettivo è dimostrare che hai una comprensione approfondita del tuo mercato target, includendo le caratteristiche demografiche, comportamentali, e geografiche del tuo cliente ideale. L’analisi della concorrenza dovrebbe esaminare i punti di forza e di debolezza dei tuoi competitori, permettendoti di posizionare il tuo business in modo da sfruttare le opportunità presenti nel mercato.

L’analisi di mercato fornisce una panoramica del settore e del mercato in cui l’impresa intende operare. Include:

  • Analisi del settore: Descrizione del settore, comprese le dimensioni, la crescita prevista, le tendenze e le prospettive future.
  • Definizione del target di mercato: Definizione del pubblico di riferimento per i tuoi prodotti o servizi, inclusi dati demografici, comportamenti d’acquisto e preferenze.
  • Studio della concorrenza: Descrizione dei principali concorrenti, analisi dei loro punti di forza e di debolezza e identificazione delle opportunità.

3. Organizzazione e Gestione

La sezione dedicata all’organizzazione e alla gestione del business plan mette in luce il tuo team e la struttura organizzativa della tua impresa.

Questa sezione dovrebbe dettagliare le competenze e l’esperienza del tuo team di gestione, illustrando perché ciascun membro è indispensabile per il successo dell’impresa.

Se hai un consiglio di amministrazione o un gruppo di consiglieri, includi anche queste informazioni. Ricorda, gli investitori non investono solo in idee, ma anche nelle persone. Assicurati di mostrare che hai un team forte e capace di eseguire la tua visione.

L’organizzazione e la gestione del business plan delineano la struttura organizzativa dell’impresa. Questo include:

  • Struttura Organizzativa: Un organigramma che mostra come è organizzata l’azienda e chi è responsabile di cosa.
  • Team di Gestione: Una descrizione del tuo team di gestione, comprese le loro esperienze, competenze e il valore che portano alla tua impresa.
  • Piano di Assunzione: Se prevedi di assumere personale in futuro, dovresti includere un piano di assunzione che descriva le posizioni che intendi aprire.

4. Piano Finanziario

Infine, il piano finanziario è la parte del business plan che attira la maggior parte dell’attenzione, soprattutto da parte degli investitori. Questa sezione dovrebbe includere previsioni finanziarie, come il flusso di cassa proiettato, il conto economico previsionale e il bilancio di previsione. È importante essere realistico e preciso in queste proiezioni. L’obiettivo è dimostrare che il tuo business è finanziariamente sostenibile e che ha il potenziale per fornire un ritorno sugli investimenti. Ricorda, tuttavia, che le proiezioni finanziarie sono basate su stime e presupposti. È essenziale che tu sia in grado di giustificare queste stime e spiegare come hai sviluppato i tuoi presupposti.

È utile includere anche un’analisi della redditività e del punto di pareggio, per mostrare quando l’impresa diventerà redditizia. Inoltre, se stai cercando di ottenere finanziamenti, dovresti includere una sezione sul tuo piano di utilizzo dei fondi, spiegando come intendi utilizzare qualsiasi capitale ricevuto.

Il piano finanziario fornisce un’overview della situazione economica e finanziaria dell’impresa. Questo comprende:

  • Previsioni di vendita: Le stime di quanto prevedi di vendere nei prossimi 3-5 anni.
  • Proiezioni del conto economico: Un conto economico previsionale che mostra i ricavi, i costi e i profitti attesi.
  • Proiezioni del flusso di cassa: Un’analisi del flusso di cassa previsto, che evidenzia come i soldi entreranno e usciranno dalla tua azienda.
  • Bilancio previsionale: Un bilancio che mostra la posizione finanziaria prevista dell’impresa nel tempo.

Conclusione

Ricorda, un business plan non è un documento statico, ma dovrebbe essere un documento vivente che evolve con la tua impresa. Può essere utile aggiornarlo periodicamente per riflettere i cambiamenti nel mercato o nella tua attività.

Un business plan ben scritto può essere un fattore determinante per il successo della tua impresa, fornendo una visione chiara e un piano di azione. Con una descrizione dell’impresa accurata, un’analisi di mercato approfondita, una struttura organizzativa ben definita e un piano finanziario solido, avrai le basi per costruire e far crescere il tuo business.

TAG: Business Plan Business Plan per avvio nuova attività Business Plan per Imprenditori

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Business plan: definizione e linee guida

Cos'è un business plan, a cosa serve e come si compila di seguito le modalità di composizione, la struttura e le informazioni indispensabili da inserire in un piano di impresa..

Business plan: definizione e linee guida

Il business plan è un documento che serve a dare una definizione ad un determinato progetto d’impresa , individuando linee strategiche e obiettivi, e che permette di effettuare la pianificazione economica e finanziaria del progetto.

Il business plan può essere considerato uno strumento fondamentale per l’impresa , in particolare per la necessità che hanno gli imprenditori di avere sempre una maggiore consapevolezza degli approcci alla gestione e allo di sviluppo dell’impresa, in più il business plan è alla base della pianificazione strategica dell’impresa.

Con il business plan vengono simulate le dinamiche aziendali nel medio-lungo termine, ed è costituito da una serie di documenti atti a rappresentare un’idea imprenditoriale.

Il piano ha una funzione interna , che è quella di informare e guidare il management nei processi decisionali, e una funzione esterna , proponendo un progetto imprenditoriale ai terzi cercando di convincere in particolari gli operatori economici estranei all’impresa, sulla credibilità di un determinato business aziendale.

Il documento contiene un insieme di descrizioni (per esempio è descritto il business) di numeri (Stato patrimoniale, il conto economico ed il prospetto di tesoreria) e di analisi e riscontri tecnici, logici, qualitativi e quantitativi.

In un altro approfondimento ci siamo occupati dei 10 errori classici compiuti dalle imprese italiane quando ci si approccia al tema del business plan .

Cos’è un business plan e come si compila: composizione e struttura

Il business plan è articolato in sezioni che devono essere redatte con rigore ed efficacia comunicativa.

La sua preparazione è un lavoro complesso, e risente molto delle finalità per cui è redatto in quanto dovrà permettere:

  • all’imprenditore di valutare la validità della sua idea;
  • ai finanziatori esterni (rappresentati da istituti di credito, amministrazioni sovranazionali, nazionali e locali) di valutare la validità del progetto;
  • la valutazione del potenziale commerciale ed innovativo del progetto.

Non esiste un modello prestabilito di business plan, ma è possibile individuare dei requisiti minimi di forma e contenuto dai quali non si può prescindere.

Nella parte iniziale sarà necessario effettuare un riassunto per sintetizzare l’iniziativa, gli obiettivi, le strategie, i costi, i finanziamenti richiesti e l’uso che si intende fare degli stessi, e inoltre preferibile riportare in allegato le parti non strettamente attinenti (come informazioni di supporto) ed gli eventuali curricula dei soci.

Nella prima parte del business plan dovrà essere redatta una presentazione dell’impresa nella quale andranno riportate tutte le informazioni relative alla struttura societaria, all’oggetto sociale, all’organizzazione, al campo di attività e alle sue prospettive future.

Se l’impresa è una realtà già operativa è importante introdurre chi legge il documento alla sua storia (costituzione, modifiche dell’assetto societario, situazione economico finanziaria e tutti gli altri elementi che consentono di fornire un quadro complessivo dell’azienda) riportando ad esempio eventualmente eventi significativi del passato, come la realizzazione di precedenti progetti, i risultati conseguiti, ecc.

Per una nuova attività invece è opportuno riportare gli stadi di sviluppo dell’iniziativa in corso, le fasi che sono state completate, quelle ancora da completare o da avviare.

Relativamente al management si dovranno indicare i responsabili della gestione con le rispettive funzioni, i ruoli, le mansioni e le funzioni di controllo da essi svolti (funzione organizzativa), nonché la gestione dei meccanismi di coordinamento (funzione politica) all’interno dell’impresa e nei rapporti con l’esterno.

Il programma di business proposto, va descritto in maniera sintetica evidenziando ciò che si intende realizzare, l’ubicazione, e per grandi linee le spese preventivate.

È necessario indicare le ragioni produttive, commerciali ed economiche che hanno determinato la decisione dell’investimento, e gli effetti produttivi attesi a seguito della realizzazione dell’investimento.

Uno spazio dovrà essere riservato ai prodotti e/o servizio offerti , non limitandosi ad una semplice elencazione, ma l’attenzione deve spostarsi sulle utilità percepite dal consumatore e sull’analisi della capacità dei beni e servizi di soddisfare il bisogno del consumatore.

Business plan: il mercato di riferimento

La validità di qualsiasi progetto (nuovo o in ampliamento), in termini di potenzialità e prospettive, potrà essere compresa solo dopo un’attenta analisi del mercato di riferimento.

All’interno del mercato bisognerà individuare il target di consumatori a cui ci si rivolge, ovvero quel particolare segmento di domanda che individua un gruppo di potenziali acquirenti che possiedono caratteristiche simili.

Con riferimento alla domanda, l’ analisi di mercato dovrà, a seguito della identificazione del gruppo di clienti, concentrarsi sulla descrizione del processo di commercializzazione del prodotto/servizio e sulle modalità di formazione del prezzo, e con riferimento all’offerta si dovrà valutare l’esistenza di concorrenti già presenti o di potenziali nuovi concorrenti e il loro posizionamento sul mercato.

Andrà inoltre verificata l’esistenza delle barriere all’entrata come barriere legali, economiche, o tecnologiche.

Cos’è un business plan: organizzazione dei fattori produttivi e impatto ambientale

Relativamente all’organizzazione dei fattori produttivi, si dovrà descrivere il processo produttivo attuale e/o quello conseguente all’investimento proposto, dovranno essere riportati sia i fattori produttivi disponibili e quelli da acquisire.

Il programma di spesa deve essere dettagliato in maniera completa, riportando (ad esempio) anche le spese non agevolabili.

Altro aspetto riguarda l’impatto ambientale, e in merito andranno forniti tutti gli elementi necessari a identificare gli obblighi in materia, previsti dalle normative vigenti che derivano dall’esercizio dell’attività e dalla realizzazione del programma.

Business plan: le risorse finanziarie

Anche le risorse finanziarie con cui si prevede di sostenere l’attività proposta andranno indicate nel business plan effettuando una distinzione tra le fonti presenti all’interno (capitale sociale, utili e finanziamenti dei soci) e le fonti esterne (finanziamenti commerciali, debiti verso banche e istituti finanziari, mercati azionari ed obbligazionari, leasing, fondi pubblici ed agevolazioni finanziarie e/o fiscali da leggi speciali).

Per una corretta elaborazione del piano finanziario dell’impresa è dunque necessario individuare il giusto mix tra capitale proprio e quello di terzi.

Business plan: le strategie commerciali

Una parte del business plan sarà infine dedicata alla descrizione delle strategie commerciali che dovranno essere intraprese dall’impresa proponente, che dovrà individuare le leve del marketing (posizionamento del prodotto, sistema dei prezzi, canali distributivi, politica finanziaria, organizzazione commerciale, politica commerciale) che permettano all’impresa di conseguire un vantaggio competitivo.

Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Business plan: definizione e linee guida

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business plan descrizione dell'impresa

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    5. Fai un controllo della lunghezza. A volte è possibile lasciarsi trasportare e usare più parole del solito per descrivere l'azienda. Una volta scritta la descrizione, ricontrolla e rimuovi tutte le parole non necessarie e mantienila specifica e breve. 6. Fornisci solo informazioni di alto livello.

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